A poco più di due mesi dalla fine del 2024, l’anno è già il più caldo mai registrato, superando il limite di 1,5°C rispetto alla media preindustriale.
A poco più di due mesi dalla fine del 2024, l’anno è già il più caldo mai registrato, superando il limite di 1,5°C rispetto alla media preindustriale.
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) evidenzia nel suo ultimo rapporto l’urgente necessità di rafforzare i servizi meteorologici poiché il cambiamento climatico intensifica il suo impatto globale.
Scopri quali sono le ultime semine programmabili per questo mese, che secondo la tradizione è in grado di regalare ancora giornate soleggiate e miti con l’Estate di San Martino (11 novembre). Sarà così anche quest’anno?
La 29° Conferenza ONU sul clima si svolgerà nelle prossime due settimane a Baku, in Azerbaijan. Ecco di che cosa si discuterà. Nel frattempo Trump si appresta a salire alla Casa Bianca, sarà l’addio definitivo alle speranze di stare entro gli 1.5°C?
Analizzando gli anelli degli alberi, gli scienziati hanno scoperto che una passata dinastia cinese è crollata a causa di una prolungata megasiccità e non di un’altra come si credeva in precedenza.
Il deserto del Sahara può essere considerato una vasta distesa di sabbia arida, un ambiente estremo che impedisce la vita di piante e animali. Ma in realtà, la crescita della vegetazione nel deserto ha avuto alti e bassi nel corso dei millenni, con periodi di crescita maggiore chiamati “rinverdimento”.
Tra confini contesi e simboli nostalgici, c'è una terra dimenticata che conserva tradizioni e un'identità unica. Scopri il "paese fantasma", un luogo dove il tempo si è fermato e la storia non se n'è mai andata.
In un nuovo esperimento, i ricercatori hanno concluso che i venti solari potrebbero aver contribuito alla formazione dell'acqua sulla Terra.
Il 5 novembre è la Giornata mondiale della consapevolezza sugli tsunami. Cosa sono questi fenomeni, come si formano, dove sono più frequenti e pericolosi nel mondo, e come proteggersi?
La tempesta subtropicale Patty sta interessando le Azzorre e la sua traiettoria prevista include la costa della penisola iberica, mentre la tempesta tropicale Rafael potrebbe svilupparsi nei Caraibi.
All'inizio del mese di novembre del 1966 la città di Firenze e le località vicine vennero colpite da una piena eccezionale del fiume Arno. L'alluvione causò decine di morti ed enormi danni al patrimonio storico ed artistico della città. Nello stesso giorno anche Venezia venne colpita da una storica inondazione.
In un comunicato ufficiale, la principale associazione di comunicatori e meteorologi della Spagna (ACOMET) sottolinea la necessità di rivedere tutti i protocolli affinché disastri come quello accaduto non si ripetano.