Cosa c'entra l'imperatore Augusto con agosto? Ecco perché questo mese si chiama così

Perché il mese di agosto si chiama così? In questo articolo scopriremo che il nome di questo mese venne attribuito nell'antica Roma, e che non è sempre stato l'ottavo dell'anno nel calendario.

mausoleo augusto roma
Il mausoleo di Augusto a Roma.

È arrivato agosto, l'ottavo mese dell'anno nel calendario gregoriano, un mese di piena estate nel quale molte persone staccano dal lavoro concentrando in questo periodo le proprie vacanze. Forse non tutti sanno che questo mese era il sesto dell'anno nell'antico calendario romano, più di duemila anni fa, e che il suo nome è dovuto all'imperatore romano Augusto.

Agosto era il sesto mese dell'anno nell'antico calendario romano

Facciamo un salto indietro nel tempo, fino al 46 a.C., quando nell'antica Roma era in uso un calendario diverso da quello che usiamo oggi, il calendario romano. Era un calendario che durava solo dieci mesi, basato principalmente sui cicli lunari.

Con quell'antico calendario l'anno iniziava a marzo e terminava a dicembre. I segni si possono vedere ancora oggi nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, che erano rispettivamente il settimo, l'ottavo, il nono ed il decimo mese dell'anno.

L'antico calendario romano faceva iniziare l'anno a marzo e lo faceva concludere a dicembre. I segni si possono vedere ancora oggi nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, che erano rispettivamente il settimo, l'ottavo, il nono ed il decimo mese dell'anno.

Luglio e agosto si chiamavano in latino “quintilis” (quinto mese) e “sextilis” (sesto mese). Fino al 46 a.C. il mese di luglio era quindi il quinto dell'anno, ed agosto il sesto. La riforma introdotta da Giulio Cesare cambiò le cose, ma l'impronta di quel passato si vede ancora oggi nei nostri calendari.

La riforma di Giulio Cesare

La riforma del calendario fu promossa da Giulio Cesare nel 46 a.C., anche se il calendario venne realizzato dall'astronomo greco Sosigene di Alessandria, che era stato presentato a Cesare dalla celebre regina egizia Cleopatra. La riforma giuliana fu davvero importante, e portò a grandi linee al calendario che usiamo ancora oggi.

Venne eliminato il mese intercalare (mercedonio) e la durata dell'anno si allineò a quella dell'anno solare: 365 giorni. Per rimediare al fatto che in realtà l'anno solare dura un po' di più, per l'esattezza 365 giorni, 5 ore e 48 minuti, la riforma giuliana introdusse anche gli anni bisestili di 366 giorni, uno ogni quattro anni, per recuperare quell'errore ed evitare grossi errori nel lungo periodo.

A partire da questa riforma del calendario marzo non fu più il mese che apriva l'anno, che veniva aperto a gennaio. Luglio, che fino ad allora era stato il quinto mese, passò ad essere il settimo, ed in onore a Giulio Cesare venne chiamato "Iulius", mentre il mese di agosto passò ad essere l'ottavo.

Anni dopo la riforma, nell'anno 8 a.C., in onore al primo imperatore romano, Augusto, questo ottavo mese dell'anno passo a chiamarsi augustus, da cui l'attuale nome usato in tutte le lingue neolatine, e non solo.

In onore ad Augusto anche le feriae Augusti

Nel mese di agosto anche le feriae Augusti vennero dedicate a questo imperatore romano: ancora oggi in Italia, il 15 agosto è Ferragosto, una festa di origine romana antica che porta ancora nel suo nome il riferimento all'imperatore.

Brevi curiosità sul calendario che usiamo oggi

Il calendario che usiamo oggi è quello gregoriano, così chiamato per le modifiche che vennero introdotte nel 1582 da papa Gregorio XIII. La riforma gregoriana del calendario ha introdotto nuove modifiche, senza però alterare l'ordine dei mesi e la presenza degli anni bisestili decisa da Giulio Cesare. I nomi, nonostante le riforme, sono rimasti uguali, e continuano a parlarci dal nostro passato.