Pausa anticiclonica, torna l'allarme inquinamento: livelli allarmanti

Torna l'inquinamento in Italia dopo una pausa concessa dall'ultima perturbazione. Livelli allarmanti mercoledì 11 e giovedì 11 gennaio 2023 nella Pianura Padana ed in altre aree urbane del paese.

Il 2023 è iniziato in Italia con tempo stabile, con condizioni di alta pressione che hanno favorito l'accumulo di inquinamenti nelle aree urbane, nelle pianure intermontane e nella Pianura Padana. Poi, la parentesi di piogge che abbiamo appena vissuto, subito dopo l'Epifania, ha migliorato le cose riportando i livelli di qualità dell'aria su valori accettabili.

Da ieri però, la perturbazione che ha interessato l'Italia, portando piogge e anche la neve su Alpi e Appennini (neve molto attesa, perché quest'inverno sta mancando in modo allarmante in montagna), è scivolata verso sud abbandonando il paese.

Con il ritorno del tempo stabile è tornato l'allarme smog. Oggi, mercoledì 11 gennaio, i valori previsti di polveri sottili e biossido di azoto (NO2) sono molto elevati nella Pianura Padana, come si può vedere nel visore navigabile di Meteored (bisogna selezionare, sulla destra, il layer "qualità dell'aria" e scegliere quale parametro consultare, dalle polveri sottili al NO2).

Anche domani, giovedì 12 gennaio, in attesa di una nuova perturbazione che potrebbe nuovamente migliorare i livelli di smog, la previsione è di un grave inquinamento nella Pianura Padana.

L'inquinamento dell'aria è il principale rischio ambientale per la salute in Europa, riporta l'Agenzia Europea per l'Ambiente, ed è associato a malattie cardiache, ictus, malattie polmonari e cancro ai polmoni. Si stima che l'esposizione all'inquinamento dell'aria determini ogni anno oltre 400 000 decessi prematuri nell'Unione Europea.

Consigli e raccomandazioni in caso di qualità dell'aria sfavorevole

La popolazione più vulnerabile deve evitare di fare attività fisica all'aperto o attività che richiedono uno sforzo, soprattutto nel tardo pomeriggio, quando le concentrazioni di inquinanti sono più elevate. Dobbiamo anche limitare l'esposizione prolungata all'aperto.

È inoltre sconsigliato essere troppo attivi all'aperto, scegliendo, ad esempio, di camminare invece di correre, e se possibile evitare zone con un traffico intenso. Nel caso in cui si verifichino anche alte concentrazioni di PM2.5 è consigliabile l'utilizzo di mascherine FFP2.