Cambio dell'ora ad ottobre: quando? Non doveva essere abolito? Tutti i dettagli

Torna l'ora solare nel mese di ottobre 2023: quando? Non doveva essere abolito il cambio d'ora? Ecco un po' di informazioni.

cambio ora
Il passaggio all'ora solare nel mese di ottobre 2023 avverrà, come sempre, l'ultima domenica del mese.

Ormai manca poco al cambio d'ora dell'ottobre 2023. Come sappiamo, in autunno si accorciano le giornate, ma c'è anche un altro evento, che è stato deciso da noi umani per sfruttare meglio le ore di luce e risparmiare energia elettrica: nei mesi invernali si torna all'ora solare, dopo aver usato per mesi, nel corso dell'estate, l'ora legale.

Il passaggio dall'ora legale all'ora solare, quando?

Il passaggio tra due orari diversi avviene nell'ultima domenica di marzo e nell'ultima di ottobre. Nel 2023 il cambio dell'orario, con il passaggio dall'ora legale all'ora solare, avverrà nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre.

La mattina di domenica 29 ottobre passeremo quindi dall'ora legale, usata nei mesi estivi a quella solare. Dovremo spostare gli orologi un'ora indietro. Questo avrà come conseguenza il fatto che il tramonto, così come l'alba, avverrà un'ora prima. Per tornare all'ora legale usata nei mesi estivi, dovremo aspettare fino alla fine del mese di marzo 2024: il cambio d'ora avverrà nell'ultima domenica di quel mese.

Il cambio d'ora nell'autunno del 2023 avverrà domenica 29 ottobre. Passeremo dall'orario estivo (ora legale) a quello invernale (ora solare) alle 2 di notte. L'orologio andrà indietro di un'ora.

Ormai i dispositivi elettronici che usiamo quotidianamente cambiano automaticamente l'orario (a meno che non abbiamo disattivato questa sincronizzazione automatica) e non è più necessario come un tempo spostare le lancette dell'orologio, come si faceva fino a non molti anni fa. Gli effetti del cambio d'ora si fanno però sentire a lungo, perché portano a uno scombussolamento del nostro orologio interno.

Pro e contro del cambio d'ora

L'uso sistematico di due orari diversi ogni anno è stato adottato in Europa dagli anni '70 del XX secolo, a seguito della grande crisi energetica esplosa nel 1973. Il principio era semplice: si faceva coincidere l'ora ufficiale il più possibile con la luce naturale, ed in questo modo ridurre la necessità di illuminazione artificiale la sera (ora legale) e la mattina (ora invernale).

Questo cambiamento di orario permette di risparmiare energia e riduce anche le emissioni di CO2 legate alla produzione di elettricità. Negli anni ’70 e ’80 il cambio d'ora portava ad un risparmio energetico sostanziale, poi l’emergere di nuove tecnologie (ad esempio l'uso delle lampadine a LED più efficienti dal punto di vista energetico, o l'avvento dei condizionatori) hanno cambiato le cose.

Oggi il risparmio derivante dal cambio orario non è più così marcato come un tempo, anche se alcuni studi mostrano comunque un discreto risparmio sui consumi elettrici. Altri studi suggeriscono che i benefici energetici derivanti dal cambiamento dell’ora sono ora minimi, o addirittura insignificanti. Vengono inoltre sempre più presi in considerazione gli effetti negativi sulla salute.

Non doveva essere abolito?

Negli ultimi anni si è sollevato un dibattito in Europa sull'utilità del cambio orario. I paesi del Nord sono infatti meno beneficiati da questo cambio orario rispetto a quelli del Sud, come l'Italia. Al momento però, i due cambi orari annuali sono stati conservati ed è stata rinviata al futuro una eventuale abolizione. Quindi anche questo ottobre, prepariamoci a cambiare ora.