Clima, allarme WMO: la CO₂ cresce come mai in passato. La COP30 rimedierà al fallimento di 30 anni di vertici sul clima?
L’Organizzazione Mondiale della Meteorologia pubblica il consueto bollettino ufficiale dei gas serra in atmosfera, in vista della Conferenza di Belem sul clima. L’incremento record di biossido di carbonio, metano e altri gas serra preoccupa, quali sono le cause?

Si avvicina l’appuntamento con la COP 30; dal 10 al 14 novembre a Belem in Brasile si svolgerà infatti la 30° conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici. In vista di questo appuntamento come tutti gli anni l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (WMO) pubblica il bollettino ufficiale sulla concentrazione dei gas serra in atmosfera.
Come facile attendersi, la concentrazione di CO2 in atmosfera è in aumento, la novità preoccupante è che l’aumento relativo del 2024 è da record. Non buona anche la situazione degli altri gas serra, metano in primis.
Viene dunque da chiedersi perché nonostante 30 conferenze mondiali sul clima con gli accordi di Kyoto nel 1997 e Parigi nel 2015 le concentrazioni, ma anche le emissioni, continuano ad aumentare?
Brutte notizie dal comunicato WMO: CO₂ in aumento storico
Secondo il comunicato stampa dell’Organizzazione mondiale delle meteorologia del 15 ottobre, i livelli di biossido di carbonio (CO₂) nell’atmosfera sono aumentati nel 2024 di una quantità record, raggiungendo nuovi record storici e spingendo il pianeta a un ulteriore aumento delle temperature a lungo termine.
Il tasso di crescita della CO₂ è triplicato dagli anni ’60, passando da un aumento medio annuo di 0,8 ppm/anno a 2,4 ppm/anno nel decennio 2011–2020. Nel 2024 la concentrazione media globale di CO₂ è aumentata di 3,5 ppm, la crescita più ampia mai registrata da quando iniziarono le misurazioni strumentali nel 1957. Nel dettaglio, nel 2024 la CO₂ in atmosfera ha raggiunto 423,9 ppm. Fino all’era preindustriale non è mai andata, nei 2.5 milioni di anni precedenti, oltre 290 ppm.
“Il calore intrappolato dalla CO₂ e dagli altri gas serra sta potenziando il nostro clima e causando eventi meteorologici sempre più estremi. Ridurre le emissioni è essenziale non solo per il clima, ma anche per la nostra sicurezza economica e il benessere delle comunità,” ha dichiarato Ko Barrett, Vice Segretaria Generale dell’OMM.
Gli altri gas serra
Il principale gas serra in atmosfera sarebbe il vapor acqueo, ma questo particolare gas non si comporta da forzante ma da feedback, e non è influenzato significativamente dalle attività umane. Il maggior contributo dei gas serra all’aumento del forzante radiativo globale dal periodo preindustriale al 2024 viene quindi dal biossido di carbonio per il 66%, seguono però altri importanti gas serra, metano per il 16%, protossido d’azoto per il 9%, CFC per il 6% e altri gas in traccia.
Anche le concentrazioni di metano (CH₄) e di protossido di azoto (N₂O) gas meno abbondanti in atmosfera ma con potere riscaldante da 32 a 300 volte superiore alla CO2, hanno raggiunto nuovi record. Il metano nel 2024 è arrivato a 1942 parti per miliardo (ppb), pari a un aumento del 166% rispetto ai livelli preindustriali, il protossido d’azoto a 338,0 ppb nel 2024, un incremento del 25% rispetto al livello preindustriale.
Quali sono le cause dell’incremento record?
L’Organizzazione mondiale della meteorologia ricorda che circa la metà della CO₂ emessa ogni anno rimane in atmosfera, mentre l’altra metà è assorbita da oceani e foreste. Tuttavia, questo effetto spugna sta riducendosi per varie ragioni. Con il riscaldamento globale, gli oceani assorbono meno CO₂ a causa della minore solubilità dell’anidride carbonica a temperature elevate. Quando le foreste sono colpite da siccità e altri eventi climatici, cala l’effetto pozzo che assorbe l’anidride carbonica.
Carbon dioxide (CO) levels in the atmosphere soared by a record amount to new highs in 2024, according to WMOs latest Greenhouse Gas Bulletin.
— World Meteorological Organization (@WMO) October 15, 2025
Find out more: https://t.co/KiPG25GFGz pic.twitter.com/4dhKC5WNSW
La probabile causa del record di crescita del 2024 potrebbe risiedere in massicce emissioni dovute agli incendi e una diminuzione dell’assorbimento terrestre e oceanico a causa dell’evento di El Niño dello scorso anno con conseguente aumento record delle temperature.
“Esiste la preoccupazione che i pozzi di CO₂ terrestri e oceanici stiano diventando meno efficaci, aumentando così la quantità di anidride carbonica che rimane in atmosfera e accelerando il riscaldamento globale. Un monitoraggio costante e rafforzato dei gas serra è fondamentale per comprendere questi meccanismi di retroazione,” ha aggiunto Oksana Tarasova, scienziata del WMO, che conclude ricordando che le emissioni di CO₂ odierne influenzano il clima non solo nel presente, ma anche per centinaia di anni, a causa della lunga permanenza di questo gas nell’atmosfera.
Perché nonostante 30 vertici sul clima concentrazioni e emissioni aumentano?
Dal Vertice di Rio de Janerio del 1991 dove fu stipulata la Convenzione ONU sul clima (UNFCCC) le emissioni sono aumentate del 68% e le concentrazioni sono passate da 345 a 424 ppm. L’obiettivo di “stabilizzare le concentrazioni a un livello che non interferisca con il sistema climatico” pare miseramente fallito.
Le cause sono tante, politiche, sociali, economiche, e meriteranno senz’altro approfondimenti dettagliati. Il futuro dell’umanità non è investire in armi ma in energie rinnovabili, ora più che mai serve una svolta. Saprà darla COP30?