Dove si trovano le acque balneabili più pulite d'Europa? L'AEA svela la mappa di quest'anno, con diverse sorprese
L'Agenzia europea dell'ambiente ha aggiornato la mappa della qualità delle acque nelle zone di balneazione europee, con sorprese sia positive che preoccupanti.

Con l’arrivo dell’estate, uno dei rituali più diffusi in Europa è tuffarsi in acqua, che sia su una spiaggia del Mediterraneo, in un lago alpino o in un fiume del nord. Ma sappiamo davvero se quelle acque sono pulite e prive di rischi? A questo serve il rapporto annuale dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), che analizza migliaia di punti balneabili e ci offre una visione chiara dello stato delle acque nel continente.
Lo studio più recente, con dati relativi alla stagione 2024, rivela che oltre l’85% dei luoghi monitorati presentava una qualità dell’acqua eccellente. Sebbene si tratti di un dato positivo, ci sono anche alcuni segnali d’allarme: in diversi Paesi, la percentuale di aree problematiche resta significativa. E in gioco non c’è solo un bagno piacevole, ma la salute pubblica.
Come si misura la qualità dell’acqua nelle aree balneabili?
Non basta che l’acqua sembri limpida. L’analisi della qualità si basa su criteri molto precisi. In particolare, il monitoraggio si concentra su due indicatori batteriologici fondamentali: Escherichia coli (E. coli) ed enterococchi intestinali. Entrambi sono segnali di possibile contaminazione fecale, con rischi associati come infezioni gastrointestinali o problemi cutanei.
Crystal clear and officially top of Europe!
— VisitCyprus (@visitcyprus) June 23, 2025
Once again, Cyprus ranks #1 in the EU for bathing water quality, with over 95% of its beaches rated excellent by the European Environment Agency. ️️
More info: https://t.co/JB6ZrqET9R
@lutajuci_putnik & @EUEnvironment pic.twitter.com/TBP85Hadq9
Vengono inoltre monitorati altri fenomeni, come le fioriture di cianobatteri (alghe tossiche), che non sempre sono quantificate ma possono comportare restrizioni al bagno. Si aggiunge anche il controllo di alcuni composti chimici, sebbene la loro rilevazione sia più complessa e non sia applicata sistematicamente in tutti i Paesi europei.
Inoltre, l’ambiente naturale gioca un ruolo: i fiumi e i piccoli laghi, soprattutto nell’Europa centrale, sono più vulnerabili a contaminazioni localizzate, come quelle provocate da piogge intense o siccità, fattori che il cambiamento climatico sta accentuando.
I Paesi con le migliori acque balneabili nel 2025
Se cerchi un bagno in tutta tranquillità, stendi l’asciugamano in una di queste destinazioni europee. Cipro torna a guidare la classifica europea, con un impressionante 99,2% delle sue aree balneabili classificate come eccellenti. Seguono Bulgaria (97,9%) e Grecia (97%), confermando il primato del sud-est europeo in questo campo.

Anche Austria e Croazia si distinguono, con oltre il 95% delle loro acque in condizioni ottimali. Un risultato ancor più significativo per l’Austria, dove la maggior parte delle aree balneabili si trova in laghi e fiumi interni. Danimarca, Malta e Germania completano il gruppo di testa, tutte sopra il 90%.
L'Italia si colloca in nona posizione nella classifica, davanti a Portogallo, Francia e Spagna. Tuttavia, c’è ancora margine di miglioramento in alcune aree interne.
I voti peggiori: i Paesi con acque problematiche
Non sono tutte buone notizie. Ci sono Paesi europei dove fare il bagno in sicurezza non è garantito. L’Albania chiude la lista con solo il 16% di acque balneabili eccellenti. Seguono Polonia (58,1%), Estonia (61,5%) e Ungheria (67%), ben al di sotto della media europea.
In Paesi come Belgio, Svezia e Paesi Bassi sono state rilevate numerose zone classificate come scarse. In particolare, la Francia ha segnalato 115 aree balneabili di bassa qualità, mentre i Paesi Bassi e la Svezia ne hanno segnalate rispettivamente 29 e 19. In questi casi, la raccomandazione è chiara: se l’acqua è classificata come scarsa, è bene evitare il bagno o addirittura vietarlo.
Cyprus where the water is as clear as it gets, & officially the cleanest in Europe! ️ According to the European Environment Agency, our island ranks #1 in the EU for bathing water quality in 2024, with 99.2% of sites rated excellent. Lets dive in! IG max_in_travel pic.twitter.com/0JoMbNUBHh
VisitCyprus (@visitcyprus) July 7, 2025
La Direttiva europea stabilisce che, se una zona riceve una valutazione negativa per cinque anni consecutivi, deve essere chiusa o mantenuta con un avviso permanente. Nel 2024, oltre 200 luoghi rientravano ancora in questa categoria, senza segni di miglioramento.
Cosa sta facendo l’Europa per migliorare la qualità delle acque?
Sebbene i dati generali siano positivi, le sfide restano. L’obiettivo fissato per il 2025 era che tutte le acque balneabili avessero almeno una qualità “sufficiente”. A pochi mesi dalla scadenza, il 96% ha raggiunto l’obiettivo, il che rappresenta un successo a livello globale, anche se non per singolo Paese.
¡Anímate, el agua está genial! ️
— Parlamento Europeo en España (@Europarl_ES) July 5, 2025
Más del 85 % de las zonas de baño vigiladas en la UE han sido calificadas como excelentes, según la Agencia Europea de Medio Ambiente.
Consulta la infografía y descubre cómo está el agua en las diferentes zonas de la UE
Il problema più frequente resta la gestione delle acque reflue. Molti impianti di trattamento non sono in grado di gestire l’aumento del flusso causato da piogge intense.
In questi casi, parte dell’acqua viene scaricata senza essere depurata, contaminando fiumi, laghi e coste. C’è poi una minaccia più silenziosa: il cambiamento climatico. Con episodi sempre più frequenti di siccità o piogge torrenziali, i sistemi attuali devono adattarsi per proteggere l’ambiente e anche i bagnanti.
La buona notizia è che il numero di zone di bassa qualità è diminuito rispetto a dieci anni fa. Tra il 2009 e il 2024, le percentuali si sono stabilizzate tra l’81% e l’89% nelle zone costiere e tra il 60% e l’82% nelle acque interne.