Ecocidio in Ucraina: disastro ambientale per incendi e sversamenti

Le riserve naturali dell'Ucraina sono in pericolo. La guerra tra paesi vicini ha provocato un impatto ancora sconosciuto su centinaia di specie. Parliamo di ecocidio. Ecco cosa sappiamo, quando si compiono 100 giorni dall'inizio del conflitto.

Ecocidio Ucraina
L'Ucraina sta affrontando il peggior ecocidio degli ultimi anni. Ci vorranno più di due decenni per recuperare lo spazio naturale danneggiato. Nell'immagine, raffineria di petrolio bombardata.

Fino a pochi mesi fa il sud dell'Ucraina era un vero rifugio naturale. Le sue zone umide, paludi e foreste ospitavano migliaia di specie, un vasto ecosistema alla foce del fiume Dnepr. Oggi è tutto molto diverso: è passato dall'essere un enorme centro ecologico a una zona di offensiva russa catastrofica.

Decine di anni per tornare alla normalità

Secondo Yevheniia Zasiadko, ecologista ucraina di Ecoaction, ci vorranno almeno 20 anni per recuperare lo spazio naturale danneggiato. Prima ci sono stati i bombardamenti di depositi di carburante e fabbriche, che hanno fatto salire alle stelle l'inquinamento dell'aria, del suolo e dell'acqua. Adesso si parla anche di incendi irreversibili e di milioni di persone in fuga.

Cos'è un ecocidio?
È il danneggiamento su larga scala degli ecosistemi, cioè la distruzione diffusa e a lungo termine della natura.

Si può parlare di ecocidio, di fronte ad almeno 200 evidenze di questo crimine ecologico. Secondo l'Ucraina, non resta che affidarsi alla Commissione di compensazione delle Nazioni Unite, che sta valutando questa situazione e con la quale si potrebbero compensare le perdite di risorse naturali. Ma tutto questo dipenderebbe dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, dove la Russia ha il potere di veto.

Le zone industriali nel mirino

Secondo gli ambientalisti, la principale minaccia per l'ambiente è l'impatto dei combattimenti sugli impianti industriali. Ad esempio, il lungo bombardamento di Azovstal, uno dei più grandi centri militari d'Europa, ha rilasciato nell'atmosfera, nel suolo e nell'acqua una quantità incalcolabile di sostanze tossiche.

Gli incendi sono in corso dal 24 febbraio (data di inizio della guerra) e non solo, la difficoltà nel calcolare l'impatto dell'inquinamento è sempre più grande, per molte ragioni. Gli ambientalisti affermano che questo livello di distruzione non si vedeva da molto tempo.

Inquinamento ambientale, del cibo e deforestazione

L'Ucraina è uno dei paesi esportatori di grano più importanti al mondo. Ora, il sud del Paese sta affrontando l'infiltrazione delle sostanze tossiche lasciate dagli attacchi. Inoltre i bombardamenti hanno lasciato 1,4 milioni di persone senza acqua e 4,6 milioni con accesso limitato. La competizione per le risorse è sempre più grande e l'accesso ad esse è piuttosto difficile.

La guerra ha causato lo sfollamento di otto milioni di persone verso ovest. Un'azione che favorisce l'uso massiccio del legno nelle foreste come metodo di riscaldamento. Insomma, spazi naturali, culturali e spirituali che, nemmeno a lungo termine, potrebbero tornare ad essere come prima.