Il borgo medievale dell’Umbria protetto dall’UNESCO che conserva ancora l’anima del Trecento
L’Umbria, tra le più piccole regioni d’Italia, è incredibilmente ricca di fascino e storia, con i suoi antichi borghi e gli inestimabili tesori d’arte. Proprio qui, ai piedi del monte Subasio, si trova una piccola città che è tra le più preziose gemme del patrimonio culturale mondiale

La verde campagna umbra, con le colline e le basse montagne che la circondano, fa da sfondo ad un borgo dove sono state scritte alcune delle pagine di storia dell’arte più importanti di sempre.
Per questo motivo nel 2000 il centro storico del borgo, insieme a quasi tutto il territorio del comune, sono stati dichiarati patrimonio mondiale UNESCO.
Una storia millenaria tra arte e natura
Il borgo, che si trova in provincia di Perugia, sorge su un’area abitata fin dall’antichità. I primi insediamenti umani infatti risalgono a quasi tremila anni fa, ma è stata la presenza dei romani a dare inizio alla storia illustre di questi luoghi dove persino gli alberi sono monumenti.
Il borgo infatti ospita un tasso sempreverde nel centro storico e una quercia roverella, entrambi inseriti nell'Elenco degli alberi di rilevante e peculiare interesse della regione Umbria, sia per le dimensioni che per l’età.
Siamo nella magica città di Assisi, dove il celebre scrittore tedesco Goethe ebbe inoltre modo di vedere per la prima volta nella sua vita un tempio romano quasi del tutto intatto, quello di Minerva, la cui facciata è perfettamente conservata anche se la struttura del tempio è stata convertita in chiesa già da molti secoli.
Le più belle architetture civili
Passeggiando per il centro e i suoi dintorni, in questa piccola cittadina dell’Umbria si possono vedere alcune tracce dell’età romana, come l’anfiteatro del I secolo d.C di cui si può indovinare la forma ellittica osservando la posizione delle case medievali costruite sullo stesso sito. La piazza principale del borgo, invece, Piazza del Comune, si trova su quello che un tempo era il foro.
Sicuramente merita una visita anche palazzo Vallemani che al suo interno è interamente affrescato da pittori locali e toscani e ospita la Pinacoteca Comunale, dove ammirare diversi capolavori tra cui una Maestà di Giotto e i dipinti del Perugino.
Da non perdere in fine la Rocca Maggiore, costruita per volere di Federico Barbarossa in Alto Medioevo in cima alla collina che domina Assisi e la valle circostante. Nonostante diversi ampliamenti nel corso dei secoli, questo è un luogo che ha conservato intatto tutto il suo fascino e una passeggiata lungo le mura offre anche spettacolari panorami.
Le architetture religiose
Nonostante l’importanza e la bellezza di tutti i suoi monumenti, questo borgo si distingue perché è anche uno dei maggiori centri della spiritualità del mondo cristiano. Qui sono nati San Francesco, patrono d'Italia e Santa Chiara, fondatrice dell’ordine delle Clarisse e dove sorgono chiese da visitare assolutamente, anche al di là del credo religioso.
La bellissima chiesa di Santa Chiara in stile gotico umbro, si nota per la facciata in marmo a fasce bicolori. All’interno è custodito il Crocifisso che secondo la tradizione parlò a San Francesco, cambiando per sempre la sua vita. La chiesa inoltre ospita una cripta dove è sepolta la santa.
Diversamente da quanto molti pensano, il Duomo del borgo non è la celebre basilica di San Francesco, ma bensì la chiesa più antica di Assisi, quella di San Rufino, costruita sulle rovine di un antico tempio romano. Questa chiesa è anche uno dei più begli esempi del gotico umbro con la massiccia facciata a tre portali sormontati da tre rosoni. All’interno della cripta c’è una sorta di piccola chiesa dove si trova un museo.
La Basilica di San Francesco
Fiore all’occhiello di Assisi è sicuramente la splendida Basilica di San Francesco, costruita in meno di quattro anni dopo la morte del santo, su una bassa collina. Massiccia e imponente, la chiesa è divisa in due parti.
La Basilica Superiore ospita un ciclo di affreschi di inestimabile valore, realizzati da Giotto. I ventotto riquadri che raccontano la vita di San Franceso costituiscono un monumento di enorme importanza anche perché sono considerati tra le opere che hanno segnato la fine dell’arte medievale e l’inizio di quella moderna.
La Basilica Superiore è nota anche per i soffitti dove sono dipinte volte stellate, sempre per mano di Giotto, una delle quali crollata in un episodio tristemente famoso in seguito ad un terremoto nel 1997.

Nella Basilica Inferiore si trova il sepolcro di San Francesco con alcune reliquie. È un luogo dall'atmosfera solenne e di grande suggestione perché custodisce un’urna di pietra dove fu ritrovato il corpo del santo, protetta da massicce sbarre di ferro. Al di sopra dell’urna si trova una lampada che brucia l’olio offerto ogni anno da una regione diversa.
La chiesa, dalle volte basse e larghe e dagli imponenti pilastri destinati a sostenere tutto il peso della Basilica Superiore, è arricchita da un ciclo di decorazioni e costituisce quasi una enciclopedia di arte medievale poiché qui hanno lavorato i maggiori artisti del tempo, tra cui Simone Martini, Cimabue e lo stesso Giotto.