Inverno, quando il solstizio nel 2020? Cosa succede quel giorno?

Il solstizio d'inverno segnerà anche in questo 2020 l'inizio dell'inverno astronomico, le ore di luce toccano il minimo, ed i raggi del Sole arriveranno sull'emisfero settentrionale della Terra con la massima inclinazione.

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Cagliari al tramonto - foto: Stefania Loriga

Il solstizio d’inverno segnerà anche in questo 2020 l'inizio dell'inverno astronomico. Quando si verificherà e cosa accadrà quel giorno? Lo vediamo a seguire.

Il solstizio d'inverno 2020

Il solstizio d'inverno è il giorno in cui la durata delle ore diurne è minima, quindi abbiamo il minimo di luce solare, mentre la durata delle ore notturne raggiunge il suo massimo. Questo è dovuto all'inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano di rivoluzione della Terra (che come sappiamo è di circa 23,5°).

Nel giorno del solstizio d’inverno, che in questo 2020 cadrà il 21 dicembre, l’inclinazione della Terra rispetto al Sole fa sì che i raggi arrivino all'emisfero nord con il massimo dell’inclinazione, indeboliti e per un minor tempo. Il sole sorge "tardi" e tramonta "presto", e le ore di luce raggiungono il minimo. A partire dal giorno del solstizio d'inverno le giornate torneranno ad allungarsi, fino all'equinozio di primavera (il 20 marzo 2021).

Solstizio d'inverno: il 21 dicembre 2020

Quest'anno il solstizio d'inverno sarà il 21 dicembre. Il solstizio è in realtà un istante, che varia ogni anno. In questo 2020 il solstizio si verificherà alle 10.02 (ora UTC) del 21 dicembre. Nel momento del solstizio d’inverno, il Sole, nel suo moto apparente lungo l’eclittica (cioè il percorso che apparentemente, visto dalla Terra, sembra percorrere intorno al nostro pianeta), tocca il punto più basso rispetto all'orizzonte terrestre.

Per chi osserva ogni anno il movimento apparente del Sole rispetto all'orizzonte, la giornata del solstizio è quella in cui l’arco descritto dal Sole è più basso.

Solstizio: "il Sole che si ferma"

La parola “solstizio” viene dal latino solstitium, composto da 'sol' (Sole) e da un derivato di 'sistĕre' (fermarsi). Il solstizio è quindi, fin dall'antichità, il momento in cui il Sole “si ferma”. Nel giorno del solstizio d’inverno infatti il Sole, nel suo moto apparente rispetto alla Terra, smette di "scendere" rispetto all'equatore celeste dando l’impressione di fermarsi.

Si tratta di un fenomeno ben noto agli antichi, che osservavano molto più di noi il cielo, con il moto dei pianeti e degli astri. Oggi, si tratta di un fenomeno che può passare inavvertito per la maggior parte di noi.

A partire da questo momento il moto del Sole, (più correttamente si deve parlare di “moto apparente”, perché come sappiamo è la Terra a muoversi rispetto a questo astro), torna a cambiare, con relativo allungamento delle giornate.

Feste, cerimonie e tradizioni legate al solstizio d'inverno

Da millenni gli esseri umani celebrano i giorni intorno al solstizio d’inverno con importanti feste e celebrazioni. Del resto il solstizio ha sempre significato la vittoria della luce sulle tenebre. Il Natale cristiano, solo per fare l'esempio più noto in Italia, ha ricalcato le antiche abitudini e tradizioni, come quella del Sol Invictus, diffusa nei popoli dell’Oriente e poi nella Roma antica.

Le ore di luce nelle città italiane

Nei giorni intorno al solstizio avremo in Italia il minor numero di ore di luce. Andando a guardare le ore di luce solare, quindi fra alba e tramonto, a Roma si registreranno 9 ore e 7 minuti di luce. Stessa cosa in tutte le altre città e località d’Italia: a Milano il minimo, sempre fra 19 e 23 dicembre, con 8 ore e 42 minuti, a Napoli con 9 ore e 14 minuti, a Torino con 8 ore e 45 minuti, ed a Palermo con 9 ore e 30 minuti. Insomma, in tutte le località italiane i giorni con meno ore di luce sono quelli a cavallo del solstizio d’inverno.