L’isola segreta della Toscana con acque turchesi e zero auto: sembra un paradiso perduto
Natura selvaggia, un borgo in collina e il porto: lungo la costa della Toscana si trova una piccola isola verde e tranquilla che il turismo di massa non ha ancora scoperto.

A metà strada tra la costa della Sardegna e quella della Toscana, c’è una piccola isola abitata da poche persone, che può ospitare altrettanti visitatori.
È lunga solo otto chilometri, e per lo più è montuosa. Le sue acque limpide sono piene di vita e da qualche tempo sono tornate a nuotare in esse anche le foche monache.
Chi visita questo piccolo paradiso non troverà molte spiagge, in quanto la costa è per lo più rocciosa, ma avrà l’opportunità di fare trekking ed escursioni in una natura rigogliosa, tra importanti tracce della storia passata.
L’isola ferma nel tempo
Su quest’isola vulcanica, che sembra così distante dalla vita moderna, hanno abitato etruschi e greci, tra piccole cale e scogliere impervie. Ad uno di questi due popoli si deve il nome dell’isola stessa, la cui etimologia è ancora incerta.
Di certo rimane il fascino di questo luogo al tempo stesso vicino e remoto. I traghetti che partono dalla costa della Toscana, ad esempio da Livorno, devono fare un viaggio abbastanza lungo per raggiungere l’isola, che però costituisce un buon scalo per chi vuole raggiungere la Corsica con la propria imbarcazione.
Non ci sono sorgenti d’acqua sull’isola, per cui ogni escursione va pianificata bene. I centri abitati sono solo due, collegati da un bus, ma comunque a breve distanza l’uno dall’altro: il borgo e il porto. Viste le dimensioni ridotte, comunque, muoversi a piedi sull’isola è piacevole e assolutamente fattibile.
Il borgo, il porticciolo e gli altri luoghi da visitare
Il borgo che si trova sull’isola è un piccolo e affascinante centro abitato che conta poche case tra cui serpeggiano vicoletti coperti da ciottoli.
Cuore del borgo è la chiesa di Sant’Antonio, dove si trovano anche alcuni reperti archeologici rinvenuti sull’isola, con ogni probabilità provenienti dalla Gallia. La ragione per cui questi reperti sono giunti dalla Francia fino ad una piccola isola dell’Arcipelago Toscano è che si tratta di oggetti appartenenti ad un soldato morto durante la battaglia di Corsica del 456 d.C.
Dal piccolo e vicino porto, invece, tramite un sentiero si può arrivare ad un’altra importante testimonianza storica presente sull’isola, una ex colonia penale dismessa nel 1980.

Oggi parte di questa struttura è un agriturismo dove si producono anche miele e liquori con le erbe dell’isola. Inoltre è uno splendido punto panoramico da cui si possono ammirare i colori spettacolari del mare che circonda questo piccolo gioiello: l’isola di Capraia.
Insieme alle più grandi e frequentate isola del Giglio e isola d'Elba, Capraia è parte delll’Arcipelago Toscano.
Le escursioni più belle
Pur essendo un’isola dalle dimensioni ridotte, Capraia offre comunque l’opportunità per bellissime passeggiate nella natura, che qui sono tra le maggiori attrazioni per i visitatori.
Con un itinerario di media difficoltà e percorribile in circa sei o sette ore, si può raggiungere la Torre dello Zenobito, che si trova su Cala Rossa, un antico cratere vulcanico. La costruzione è cinquecentesca, costruita dall’allora repubblica marinara di Genova, e si affaccia su ripide falesie e rocce vulcaniche dal colore rossastro. È un luogo di grande bellezza e suggestione, tuttavia bisogna tenere presente che non è molto facile da raggiungere poichè lungo il sentiero si trovano alcuni passaggi faticosi.
Un po’ più breve, ma non meno affascinante, l’escursione che porta alla scoperta dell’unico lago dell’isola e l’unico naturale di tutto l’Arcipelago Toscano. Con cinque ore di cammino si può raggiungere il piccolo ma splendido lago circondato dalle rocce, dove vivono diverse specie animali e vegetali.
Un terzo sentiero inizia proprio dal lago, detto Stagnone, e porta al Monte delle Penne, dalla cui sommità il panorama sulle altre isole è veramente straordinario.