La Zealandia è l'ottavo continente del pianeta? Gli esperti dell'Istituto di Geoscienze del CSIC chiariscono

La Zealandia non è più un mito geologico. I ricercatori dell'Istituto di Geoscienze (CSIC-UCM) confermano che soddisfa tutti i criteri per essere riconosciuta come continente, sebbene sia per la maggior parte sommersa.

Zealandia
Si dice che la Nuova Zelanda sia la montagna più alta del misterioso nuovo continente sommerso scoperto qualche anno fa.

Per secoli, l'esistenza di un continente sommerso nel Pacifico meridionale è stata oggetto di speculazioni tra geologi e geografi. Tuttavia, ricerche recenti hanno confermato che Zealandia, conosciuta in lingua maori come Te Riu-a-Māui, è una vasta massa continentale che si estende per circa 4,9 milioni di chilometri quadrati.

È paragonabile per dimensioni all'Unione Europea, sebbene il 94% della sua superficie sia sommerso. Le porzioni emerse includono la Nuova Zelanda, la Nuova Caledonia e alcune isole australiane, che in realtà sono le montagne più alte di questo continente.

Cosa definisce un continente?

Perché una regione sia classificata come continente, deve soddisfare alcuni criteri geologici fondamentali.

  • Crosta continentale con uno spessore significativamente maggiore rispetto a quella oceanica.

  • Diversità litologica, ossia la presenza di rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie.

  • Elevazione relativa rispetto alla crosta oceanica adiacente.

  • Confini definiti e un'estensione considerevole.

In questo senso, Zealandia soddisfa tutti i requisiti. A differenza della crosta oceanica, che ha uno spessore compreso tra 8 e 10 km, la crosta di Zealandia presenta uno spessore di 20 km, rientrando quindi nel range della crosta continentale, sebbene sia un po' più sottile rispetto alla media globale (35–70 km).

Un passato geologico sorprendente

Zealandia non è sempre stata sommersa. Circa 100 milioni di anni fa, una frattura all'interno di Gondwana, dove l'attuale Zealandia incontra l'Antartide e l'Australia, si separò, causando una grande attività vulcanica.

60 milioni di anni fa, si staccò da Gondwana, il supercontinente che riuniva Sud America, Africa, Australia, Antartide e India. Questa rottura ha fatto parte dei processi tettonici che hanno dato origine alla configurazione attuale del pianeta.

Successivamente, circa 25 milioni di anni fa, l'espansione della sua piattaforma continentale e il successivo raffreddamento provocarono un lento e progressivo sprofondamento. Il risultato: un continente quasi completamente sommerso sotto l'oceano Pacifico e che è rimasto inosservato per molto tempo dagli scienziati.

Il ruolo chiave dell'Istituto di Geoscienze in queste scoperte

L'Istituto di Geoscienze spagnolo (IGEO), che fa capo al Consiglio Superiore delle Ricerche Scientifiche della Spagna (CSIC) e all'Università Complutense di Madrid, ha svolto un ruolo fondamentale nel confermare la natura continentale di Zealandia.

Attraverso studi geofisici avanzati e modelli tettonici, i ricercatori spagnoli hanno fornito prove cruciali che integrano decenni di lavoro di altri scienziati in Nuova Zelanda e Australia.

L'analisi delle anomalie magnetiche, la raccolta di dati di batimetria oceanica e studi sulla composizione del sottosuolo hanno permesso di tracciare con precisione il contorno di Zealandia, dimostrandone così l'unità strutturale.