Per domani 9 Dicembre previste forti tempeste geomagnetiche ed aurore polari

A seguito di un potente brillamento solare la Terra verrà investita da un getto di plasma coronale durante la mattinata di giorno 9 Dicembre. Si prevede per quella data sulla Terra una forte tempesta geomagnetica.

Solar corona
Il monitoraggio continuo del Sole permette di individuare in tempo reale eventuali brillamenti che possano produrre effetti sulla Terra. Credit: SDO

A seguito di un potente brillamento solare la Terra verrà investita da un getto di plasma coronale durante la mattinata di giorno 9 Dicembre. Si prevede per quella data sulla Terra una forte tempesta geomagnetica. A dirlo è la NOAA, cioè l’americana National Oceanic and Atmospheric Administration.

Questa agenzia nazionale, tra altre sue missioni, si occupa di previsioni meteorologiche spaziali legate all’attività magnetica solare.

La scala di intensità delle tempeste geomagnetiche secondo NOAA

I brillamenti solari, tecnicamente chiamati “solar flares”, che avvengono nell’atmosfera solare sono fenomeni di altissima energia che possono produrre sulla Terra tre diverse tipologie di eventi: 1) tempeste geomagnetiche; 2) tempeste di radiazione solare e 3) blackout radio.

Per misurare l’intensità di questi eventi sono state messe a punto dalla National Oceanic and Atmospheric Administration delle scale di intensità con livelli numerati, in analogia a quelle usate per altri eventi come uragani, tornado e terremoti, che ne indicano la gravità.

Ciascun livello numerato elenca i possibili effetti e fornisce anche indicazione della frequenza con cui tali eventi si verificano e forniscono una misura dell'intensità delle cause fisiche.

Brillamento
Cerchiato in giallo il brillamento solare di giorno 6 Dicembre avvenuto in corrispondenza della regione attiva AR14299. Credit: SDO

Per le tempeste geomagnetiche viene usata la scala G, per le tempeste di radiazione solare la scala S e per i blackout radio la scala R. Ciascuna ha 5 livelli con 5 il più intenso.

Il brillamento di giorno 6 Dicembre

Il più recente brillamento solare è stato registrato sul Sole giorno 6 Dicembre alle 6:39 (tempo universale) ed è stato valutato di classe M8.1. Esso ha generato una tempesta di radiazione solare di scala R2 (livello 2 in una scala di 5) e si prevede genererà per la mattinata del 9 Dicembre una tempesta geomagnetica di classe G3 (livello 2 in una scala di 5) non appena impatterà sulla Terra.

Si attendono in questi giorni potenti tempeste geomagnetiche ma, paradossalmente, la prossima di giorno 9 Dicembre non sarà generata dalle due enormi regioni attive di cui abbiamo parlato nell’articolo di giorno 6 Dicembre, la AR14294 e AR14296, ma da un’altra regione attiva, la AR14299, contemporaneamente presente sul disco solare.

Animazione dell'emissione di massa coronale registrata nell'atmosfera solare il 6 Dicembre 2025.

Questo brillamento, che possiamo pensare come un’enorme esplosione nell’atmosfera del Sole durante la quale energia immagazzinata nel campo magnetico viene convertita in calore, ha generato un’emissione di massa coronale (abbreviata con CME), che si prevede raggiungerà la Terra nella mattinata del 9 Dicembre, generando una tempesta geomagnetica di livello G3 (strong).

Il brillamento solare avvenuto giorno 6 Dicembre genererà una tempesta geomagnetica giorno 9 Dicembre

Secondo la NOAA, National Oceanic and Atmospheric Administration, tempeste geomagnetiche di livello G3 avvengono con una frequenza di 200 volte ogni 11 anni e producono i seguenti effetti:

  • Sistemi di alimentazione: potrebbero essere necessarie correzioni di tensione, potrebbero essere attivati falsi allarmi su alcuni dispositivi di protezione.
  • Operazioni dei veicoli spaziali: potrebbero verificarsi cariche di superficie sui componenti satellitari, potrebbe aumentare la resistenza aerodinamica sui satelliti in orbita terrestre bassa e potrebbero essere necessarie correzioni per problemi di orientamento.
  • Altri sistemi: potrebbero verificarsi problemi intermittenti di navigazione satellitare e radionavigazione a bassa frequenza, la radio HF potrebbe essere intermittente e aurore boreali sono state osservate fino a quote basse in Illinois e Oregon (tipicamente a 50° di latitudine geomagnetica).
Nel modello di sopra la Terra, rappresentata da un pallino giallo, verrà investita dal plasma coronale giorno 9 Dicembre.

La regione attiva AR14299 da cui si è innescato il brillamento è al momento costituita da 10 macchie per un’area totale di circa 600 milioni km quadrati.