Perché il Mar Caspio si chiama così se è un lago?

Sebbene il Mar Caspio sia considerato dai geografi il lago più grande del mondo, ancora oggi viene chiamato "mare". Spieghiamo la sua ricca storia e l'origine del suo nome.

Mar Caspio
Si stima che questo "mare" si sia formato circa 30 milioni di anni fa, il che lo rende un antico testimone dell'evoluzione geologica e climatica della Terra.

Il Mar Caspio, noto per la sua estensione, ha lasciato perplessi molti nel corso della storia a causa del suo curioso nome. E nonostante il nome, questo "mare" è a tutti gli effetti un lago gigantesco. Tuttavia, il motivo di questa apparente contraddizione è più complesso di quanto sembri a prima vista. Per capire perché si chiama “mare” è necessario esplorarne sia la geografia e la geologia, sia il contesto storico e culturale. Senza dimenticare le sfide ambientali che deve affrontare.

Origini geografiche e denominazioni

Il Mar Caspio, con una superficie che supera i 371.000 chilometri quadrati, supera in grandezza alcuni mari in termini di superficie. Il suo nome deriva dall'antico popolo del Caspio, una tribù che viveva nella regione sud-occidentale del lago.

Il Caspio occupa la parte occidentale della depressione Uralocaspica, che fa parte del più grande bacino endoreico della Terra, con la sua superficie a 28 metri sotto il livello del mare. È un residuo dell'Oceano Tetide dell'era mesozoica ed è attualmente il più grande specchio d'acqua interno del mondo, coprendo un'area più grande di quella della Germania o del Giappone.

Si estende da nord a sud per circa 1.210 km e da ovest a est tra 210 e 436 km. Inoltre ha una profondità media di circa 170 m, ma le zone più profonde situate nella parte meridionale di questa imponente lunghezza superano i 1000 metri.

Perchè fin dall'antichità è considerato un mare?

Storicamente, il termine "mare" è stato utilizzato per descrivere grandi masse di acqua salata e, sebbene il Mar Caspio sia meno salino degli oceani, la sua ampiezza giustifica questa nomenclatura nel contesto dell'antichità. Sin dai tempi dei Greci e dei Romani, il Mar Caspio è stato un centro di commercio e cultura.

Strabone e altri geografi classici lo chiamavano mare a causa delle sue importanti rotte commerciali e delle sue dimensioni imponenti.

Chi era Strabone? Questo famoso geografo, storico e filosofo greco visse durante il periodo ellenistico, approssimativamente tra il 64 a.C. e il 24 d.C È conosciuto soprattutto per la sua opera "Geografia", un'ampia opera in cui descrive e analizza il mondo conosciuto del suo tempo.

Inoltre, la nomenclatura riflette anche una strategia delle antiche comunità e regni per sottolineare l’importanza di questo specchio d’acqua nella geopolitica regionale. Geograficamente è un colossale lago interno, il più grande del pianeta.

Implicazioni scientifiche e ambientali

Da un punto di vista scientifico, classificare il Mar Caspio come lago ha implicazioni significative, soprattutto in termini di legislazione internazionale e di protezione ambientale.

lago pesci
Lo storione beluga, o ladano (Huso huso) è una specie di pesce molto apprezzata, nota per essere la produttrice del caviale beluga, considerato uno dei caviali più esclusivi e costosi al mondo.

Laghi e mari sono regolati da diverse normative che riguardano la gestione delle risorse naturali, la conservazione degli habitat e la regolazione delle emissioni industriali. L'unicità del Mar Caspio risiede nel suo ecosistema unico, che ospita specie endemiche come lo storione beluga, famoso per le sue pregiate uova di caviale.

I gravi problemi che deve affrontare questo enorme lago

Attualmente, il Mar Caspio si trova ad affrontare numerose e gravi sfide ambientali, tra cui il calo dei livelli delle acque e l’inquinamento. Questi problemi non solo minacciano la biodiversità del lago, ma colpiscono anche le comunità locali che dipendono da esso per il loro sostentamento.

Riconoscere l’importanza del Mar Caspio come “mare” in termini di conservazione può aiutare ad aumentare il profilo di questi problemi a livello internazionale, promuovendo un’azione coordinata verso una risoluzione.