Piogge estreme e gravi alluvioni nella regione del Maule, in Cile: morti, dispersi e migliaia di sfollati

Si parla delle peggiori precipitazioni degli ultimi 30 anni nella regione, associate a un fiume atmosferico intenso. Forte preoccupazione per l'aumento della portata del fiume Maule, raddoppiato nelle ultime ore.

Migliaia di persone sono state evacuate domenica scorsa a causa dell'esondazione del fiume Maule a seguito di piogge intense che hanno colpito il sud del Cile, e che hanno lasciato 2 morti e quasi 10.000 persone isolate.

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Le peggiori precipitazioni degli ultimi 30 anni, secondo le autorità, hanno causato lo straripamento dei due fiumi principali di Santiago, il Mapocho e il Maipo, per poi spostarsi verso sud e causare allagamenti in diverse località.

Nell'ultimo rapporto ufficiale di domenica notte, il Ministero dell'Interno ha confermato 2 morti, 6 dispersi, 9.814 persone isolate, 2.054 rifugiate e 4.077 senzatetto.

La situazione più preoccupante al momento è l'aumento della portata del fiume Maule, raddoppiato nelle ultime ore. A causa dell'innalzamento di questo fiume, è stata ordinata l'evacuazione di 1.800 persone che vivono vicino alle sue sponde.

Cile: da un'estate con gravi incendi ad un inverno con piogge estreme

Il fronte che ha causato le ultime piogge "si sta spostando più a sud, ma sta entrando un nuovo sistema frontale, meno intenso del precedente", ha detto il ministro Tohá dopo aver guidato un ultimo comitato di emergenza. Alcune regioni colpite dalle attuali alluvioni sono state colpite la scorsa estate da grandi incendi boschivi che hanno distrutto 439.000 ettari e provocato la morte di 26 persone.

Le forti piogge, iniziate giovedì, si sono concentrate in poche ore, soprattutto sulle Ande e sulla fascia pedemontana, dove di solito cadono precipitazioni nevose. Ciò ha causato una forte erosione delle colline e un rapido aumento delle portate dei fiumi.