Qualità dell'aria, città italiane bocciate: troppo inquinamento

L'Organizzazione mondiale della Sanità ha abbassato drasticamente la soglia considerata tollerabile degli inquinanti atmosferici. Molte città italiane ed europee sono però ben oltre i limiti, anche quelli meno restrittivi imposti dall'Unione europea.

smog torino
Torino avvolta da una cappa di inquinanti in un giorno invernale di alta pressione.

L'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente rivisto al ribasso le soglie di inquinamento atmosferico oltre le quali si parla di "rischio significativo per la salute". Le nuove linee guida per la qualità dell'aria (AQGs, Global Air Quality Guidelines), aggiornate l'ultima volta nel 2005, sono state riviste e molti centri urbani italiani ed europei si trovano ben oltre questa soglia considerata pericolosa per la salute.

Sono anni ormai che ci sono evidenze scientifiche dei danni causati dall'inquinamento atmosferico alla salute umana. In passato però, si consideravano soglie di rischio più alte, ora si è visto che anche con concentrazioni di inquinamento dell'aria inferiori ci sono importanti problemi per la salute.

Le nuove linee guide della OMS raccomandano quindi alle amministrazioni nuovi livelli di qualità dell'aria per proteggere la salute delle popolazioni. La riduzione degli inquinanti atmosferici, inoltre, oltre a ridurre questa emergenza sanitaria contribuisce anche a limitare gli impatti sul cambiamento climatico. Alcuni degli inquinanti sono infatti anche causa della crisi climatica in atto.

Inquinamento atmosferico, gravi problemi per la salute

Negli ultimi quindici anni sono aumentate con forza le prove che mostrano come l'inquinamento atmosferico influenzi diversi aspetti della salute. Ogni anno l'esposizione all'inquinamento atmosferico causerebbe, secondo le stime dell'OMS, 7 milioni di morti premature. Nel 2019, oltre il 90% della popolazione mondiale viveva in regioni del mondo in cui venivano superati i parametri di riferimento fissati dall'OMS nel 2005.

Proprio per questo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiustato verso il basso quasi tutti i livelli di AQG. Il superamento dei nuovi livelli delle linee guida sulla qualità dell'aria, ha avvertito la OMS, è associato a rischi significativi per la salute. Aderire a queste nuove linee guida potrebbe salvare milioni di vite.

Le città europee ed italiane

Nella maggior parti degli stati membri dell'Unione Europea le concentrazioni di inquinanti atmosferici restano al di sopra delle soglie considerate di rischio stabilite dall'Unione, e quindi di gran lunga superiori alle nuove soglie stabilite dall'OMS, che sono più restrittive.


In Italia la situazione non è buona. Secondo i dati sulla qualità dell'aria raccolti da Legambiente sulla base dei dati ARPA (Agenzia regionali per la protezione dell'ambiente) e pubblicati nel rapporto Mal'aria 2021, nel 2020 – nonostante le restrizioni dovute alla pandemia – ben 60 città italiane hanno fatto registrare una media di PM10 annuale superiore rispetto a quanto indicato dall’OMS. Torino è la città con il maggior numero di sforamenti registrati (ben 98 in un anno), seguita da Milano, ma si trovano in questa situazione molte città della Pianura Padana. Grave l'inquinamento anche in altre città dell'Italia situate in aree geografiche diverse, da Roma a Napoli, fino a Catania.