Siccità, incendi e fiumi in secca: il nord Italia spera nella pioggia

Al nord la siccità è sempre più grave e negli ultimi giorni ci sono stati numerosi incendi. Preoccupano i fiumi in secca, con il Po ai minimi. Ora si spera nella pioggia imminente, ma ne servirebbe molta di più per invertire mesi di deficit pluviometrico.

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La mancanza di pioggia degli ultimi mesi ha causato una siccità storica nelle regioni del nord Italia.

La siccità nelle regioni del nord Italia si aggrava settimana dopo settimana. Ne abbiamo parlato più volte negli scorsi mesi su sito e app Meteored: la mancanza di piogge e precipitazioni nevose sulle Alpi ha portato a uno degli inverni più secchi degli ultimi decenni. La primavera, finora, non ha portato grande sollievo, e la situazione di grave carenza idrica nei laghi e nei fiumi del nord è continuata.

Il Fiume Po, principale corso d'acqua italiano sia per lunghezza che per portata, è fortemente al di sotto delle medie storiche e ai minimi degli ultimi 30 anni, secondo quanto ha riportato pochi giorni fa al TGR dell'Emilia Romagna il Segretario Generale dell'Autorità del fiume Po, Meuccio Berselli. Ma sono in forte sofferenza tutti i corsi d'acqua e gli invasi idrici del nord, con conseguenze non solo sull'agricoltura e sulla produzione di energia idroelettrica, ma anche su ambienti ed ecosistemi fluviali e lacustri.

I dati di precipitazione degli ultimi mesi nel nord e i dati idrometrici mostrano una situazione molto grave, come si può capire anche dai grafici pubblicati qui sotto.

Già a fine marzo, il report del Global Drought Observatory della Commissione Europea, parlava di una situazione di "siccità severa" nel nord Italia e nel bacino del Po, a causa di una prolungata mancanza di precipitazioni fin dal dicembre del 2021. Il grave deficit di precipitazioni, si legge nel report, si sta già facendo sentire sulle risorse idriche e ci saranno presto seri problemi per irrigazione e produzione di energia idroelettrica, con i bacini artificiali al di sotto dei valori minimi del periodo 1970-2019.

A peggiorare le cose, la forte carenza di neve su Alpi e Appennini, su cui hanno pesato anche le temperature più alte della media in inverno. La mancanza di neve accumulata alle porte dell'estate è un grave problema, perché sarà ancora minore l'apporto di acqua per i corsi d'acqua man mano che avanza lo scioglimento in quota.

Fiume Po ed affluenti in grave magra, ondata di incendi sulle Alpi

Con una situazione di prolungata siccità, il suolo è particolarmente secco anche in montagna, ed hanno avuto terreno facile anche gli incendi. Ne sono divampati numerosi tra marzo e aprile, nelle aree alpine e prealpine. Negli ultimi giorni una nuova ondata di incendi nel nord dell'Italia ha tenuto al lavoro decine di squadre di Vigili del Fuoco.

Incendi si sono verificati presso il Lago Maggiore, nelle province di Brescia, Lecco, Sondrio, ed anche in Liguria. Decine di persone sono state evacuate, mentre sono intervenuti elicotteri e canadair. Qui sotto, il video dell'incendio ancora in corso a San Bernardino Verbano (VB).

Piogge imminenti, basteranno?

Vista la situazione molto preoccupante, le piogge attese nelle prossime ore sono viste con speranza. Secondo gli ultimi aggiornamenti dovrebbe piovere anche al nord, con piogge che potranno essere localmente anche abbondanti. La domanda che molti si fanno è: basterà? Probabilmente no, perché dopo mesi di deficit idrico, servirebbero piogge abbondanti per un periodo più prolungato. Vi aggiorneremo comunque sull'evoluzione della situazione, non perdetevi gli aggiornamenti meteo sul nostro sito e sulla app "Meteored-14 giorni".