Alcune sorprendenti curiosità sul solstizio d'inverno

Sapevi che il solstizio d'inverno è stato sempre celebrato dagli esseri umani, e che il Natale è legato proprio a questo evento astronomico? E cosa accade esattamente nel momento del solstizio? Perché il numero 23 è così importante per l'alternarsi delle stagioni? Scopriamolo insieme.

solstizio inverno
Da millenni gli esseri umani celebrano in modi diversi il solstizio d'inverno, con la fine dell'accorciamento delle giornate. Il Natale affonda le radici in quelle antiche celebrazioni.

Ormai ci siamo, il 21 dicembre 2022 sarà il giorno del solstizio d'inverno. Quel giorno, le ore di luce saranno minime nell'emisfero nord della Terra, avremo la giornata più corta dell'anno ed entreremo a tutti gli effetti nella stagione più fredda dell'anno, l'inverno.

Da millenni questo periodo dell'anno è un momento chiave per l'umanità, e gli esseri umani hanno sempre celebrato in varie forme la fine dell'accorciamento delle giornate ed il ritorno della luce, anche se lento e graduale.

In sostanza, siamo di fronte a una vera e propria festa del Sole, che inizia a prendersi la sua "rivincita" sulla lunga notte invernale.

Solstizio d'inverno, dal Sol Invictus dei Romani al Natale

Non è certo una novità per gli studiosi il fatto che il Natale cristiano che oggi viene celebrato in Europa occidentale e molti altri paesi del mondo affondi le sue radici in celebrazioni ben più antiche che erano legate al Sole.

In particolare, il Natale che si celebra in Italia ed Europa ha origine romane, veniva celebrato nell'antica Roma e veniva chiamato "Sol Invictus", cioè Sole invitto.

Il Natale cristiano che celebriamo oggi in Italia e molti altri paesi del mondo affonda le sue radici in celebrazioni ben più antiche che erano legate al Sole, l'ultima delle quali era il "Sole invitto" degli antichi Romani.

I Romani avevano a loro volta ripreso antiche tradizioni che celebravano la fine dell'accorciamento delle ore di luce e la vittoria della luce sulla notte. Spostandosi in altre aree del mondo, altre civiltà millenarie avevano culti e tradizioni simili legati sempre al solstizio d'inverno.

solstizio
In questi giorni le giornate raggiungono la massima brevità.

Astronomia: cos'è il solstizio?

La parola “solstizio” viene dal latino solstitium, composto da sol (Sole) e da un derivato di sistĕre (fermarsi). Il solstizio, fin dall'antichità, è quindi considerato il momento in cui il Sole “si ferma”.

Oggi, per chi non osserva il moto degli astri, si tratta di un fenomeno che può passare inavvertito, ma effettivamente nel giorno del solstizio d’inverno il Sole, nel suo moto apparente rispetto alla Terra, smette di scendere rispetto all'equatore celeste dando l’impressione di fermarsi.

Si tratta di un fenomeno ben noto agli antichi, che osservavano molto più di noi il moto dei pianeti e degli astri.

Cosa succede nel momento del solstizio d'inverno?

Il 21 dicembre è il giorno del solstizio d'inverno. Quel giorno i raggi solari raggiungeranno l'emisfero settentrionale della Terra per il minor numero di ore e con la maggior inclinazione. Avremo quindi una giornata con il minimo di ore di luce (il giorno più corto che ci sia non è Santa Lucia!), e con raggi di Sole deboli perché più inclinati.

Nei giorni successivi - ma bisognerà aspettare fine dicembre - le giornate inizieranno progressivamente ad allungarsi.

Quando tramonta il Sole? Quante ore di luce in Italia?

Il giorno del solstizio il tramonto avverrà molto presto, ma non sarà questo il giorno del tramonto più anticipato. Può sembrare curioso, ma i pomeriggi si stanno già allungando da qualche giorno (da metà dicembre), di pochi minuti. È l'alba che sta continuando a spostarsi in avanti, facendo accorciare sempre più le giornate.

tramonto solstizio inverno
Nel giorno del solstizio d'inverno la durata del dì è minima.

Il giorno del solstizio comunque il Sole tramonta molto presto, e le ore di luce saranno minime. A Roma il Sole tramonterà alle 16.38 ed avremo 9 ore e 6 minuti di luce solare. A Milano si saluterà il Sole alle 16.41 e si avranno appena 8 ore e 42 minuti di luce. A Napoli invece il tramonto sarà alle 16.36 e avremo 9 ore e 14 di tempo tra alba e tramonto.

Più ore di luce al Sud e meno ore al Nord

A Palermo il tramonto sarà alle 16.48 e la durata del dì sarà di 9 ore e 30 minuti, mentre a Bolzano avremo solo 8 ore e 34 minuti tra alba e tramonto. A Siracusa, avremo 9 ore e 36 minuti di luce solare, mentre ad Aosta 8 ore e 40 minuti.

Le città del Sud Italia godranno fino a un'ora in più di luce rispetto a quelle del Nord, nei giorni intorno al solstizio d'inverno. In estate succede l'opposto.

Abbiamo confrontato le città italiane più a sud con quelle più a nord, e come si può vedere la differenza è di quasi un'ora. Al Sud, al solstizio d'inverno ci sono più ore di luce, mentre al Nord sono di meno. Quanto più ci si sposta verso il nord infatti, più ci spostiamo verso la notte polare del Circolo Polare Artico.

In estate succede l'opposto: nel giorno del solstizio d'estate, nel nostro emisfero, più si va verso sud meno ore di luce ci sono, e ci sono più ore di luce al nord. È quello il periodo in cui vicino al Circolo Polare ci sono le interminabili giornate senza tramonto artiche, con il Sole di mezzanotte.

Un numero riassume l'alternarsi delle stagioni: 23°

Per capire l'origine dell'alternarsi delle stagioni e per capire anche cosa succede il giorno del solstizio, bisogna ricordare due cose. La prima è che la Terra compie un moto di rivoluzione intorno al Sole che ha una durata di 365 giorni. La seconda è che ruota intorno al Sole con una particolare inclinazione.

È proprio questa inclinazione del nostro pianeta, riferita al piano dell'orbita terrestre, a determinare l'alternarsi delle stagioni come le conosciamo, con quattro momenti particolari: due solstizi e due equinozi.

La Terra è inclinata di 23°27' e riceve i raggi del Sole in modo diverso lungo l'anno proprio per via di questa inclinazione.

Se calcoliamo di quanto è inclinata la Terra rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita, troviamo questo valore: 23°27' (si legge "ventitré gradi e ventisette primi"). Questo valore ci permette di spiegare come mai si alternano le stagioni, e altre curiosità, come la posizione dei tropici e del Circolo Polare Artico.

Nel corso dei 365 giorni che compongono un anno (e che equivalgono al tempo necessario per un moto di rivoluzione), la Terra è esposta in modo diverso ai raggi solari proprio per via di questa inclinazione di 23°.

Quando è estate nell'emisfero nord, ad esempio, l'inclinazione della Terra fa sì che le regioni settentrionali del pianeta vengano investite dai raggi solari per più tempo e con una inclinazione maggiore. Le giornate sono lunghe e i raggi sono forti.

Allo stesso tempo nell'emisfero meridionale è inverno, perché i raggi arrivano nelle regioni del sud del pianeta con una forte inclinazione e per meno tempo.

Nell'emisfero meridionale della Terra inizia l'estate

Infine, ricordiamo che nel giorno del solstizio del 21 dicembre, nell'emisfero nord della Terra inizia l'inverno ma in quello sud inizia l'estate!