Il potente super tifone Goni spazza le Filippine: video

Venti violentissimi oltre i 300 km/h e onde alte più di 15 metri si sono abbattute nell’area, nelle 6 ore successive del landfall sulle zone costiere.

Con venti medi sostenuti, che poche ore prima del “landfall” sulle Filippine hanno raggiunto i 310 km/h, e una pressione centrale che ha toccato i 875 hPa, il super tifone “Goni” passerà alla storia come uno dei cicloni tropicali più potenti degli ultimi decenni. Di sicuro il più potente finora osservato in questo 2020. Lo scorso fine settimana questo violentissimo tifone ha toccato terra sulle coste a sud dell’isola principale di Luzon, con il suo occhio transitato sopra l'isola di Caramoran.

Venti violentissimi oltre i 300 km/h e onde alte più di 15 metri, con una imponente storm surge, si sono abbattute nell’area, nelle 6 ore successive al “landfall”. Il super tifone, come visto pure dalle ultime moviole, subito dopo aver raggiunto le coste filippine si è gradualmente indebolito alla 4^ categoria della Saffir-Simpson, a seguito di un processo di sostituzione dell'occhio. I venti violentissimi hanno strappato gran parte della vegetazione che caratterizza questi piccoli arcipelaghi filippini.

I venti distruttivi durante la fase del “landfall” hanno soffiato fino a 240 km/h, prima di indebolirsi rapidamente, durante il passaggio del nucleo del super tifone sopra l’entroterra montuoso delle Filippine centrali. L’attrito esercitato da queste montagne ha difatti contribuito a tagliare in parte la circolazione ciclonica, provocandone un veloce indebolimento, fino alla 1^ categoria della Saffir-Simpson, con venti non oltre i 130-140 km/h.

Ma nonostante questo indebolimento il tifone presenta al proprio interno un enorme quantitativo di umidità tropicale, risucchiata precedentemente durante il suo passaggio sopra le caldissime acque superficiali del mar delle Filippine, considerato la principale “fabbrica dei super tifoni”. Tutta questa gran quantità di umidità tropicale rischia di originare piogge torrenziali in molte aree delle Filippine, con il rischio concreto di gravi alluvioni e colate di fango sulle aree montuose.

Secondo le autorità locali ci sarebbero 4 vittime causate da frane ma è ancora troppo presto per fare un bilancio. Le persone evacuate dalle zone considerate a rischio sono più di un milione. Il tifone “Goni”, come categoria 1, ora si spingerà nel mar Cinese Meridionale, per poi colpire entro mercoledì le zone costiere del Vietnam centrale, già in stato di allerta.