L'Emilia Romagna torna a tremare dieci anni dopo il terremoto del 2012

Il 9 febbraio 2022 due scosse di terremoto in Emilia Romagna hanno creato apprensione nella popolazione riportando alla memoria il sisma di dieci anni fa, che causò gravi danni e decine di vittime nel maggio del 2012. Il lavoro dell'INGV per creare una cultura geologica e sismica nella popolazione.

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Gli effetti del terremoto del maggio 2012 in Emilia Romagna.

Il 9 febbraio del 2022 due terremoti di magnitudo Ml 4.0 e Ml 4.3 sono stati registrati dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 19:55 italiane e alle 21:00, secondo quanto riportato dall'INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I due eventi hanno avuto gli epicentri tra i comuni di Bagnolo in Piano e Correggio, in provincia di Reggio Emilia, con ipocentri a profondità di circa 6-7 km. La città di Reggio Emilia dista solo 11 km dall'epicentro del primo terremoto. Altri comuni vicini sono Novellara, Rio Saliceto e San Martino in Rio, tutti a meno di dieci chilometri dall'epicentro.

I due terremoti, avvertiti in molte aree del Nord

Le due scosse delle 19:55 e delle 21:00 sono state avvertite nitidamente dalla popolazione in una vasta area della Pianura Padana, dall’Emilia Romagna al Veneto fino alla Lombardia. Le due scosse sono avvertite in modo particolare nelle province di Reggio Emilia e Modena. In queste ultime aree, secondo quanto informa l'INGV, per il secondo terremoto di ieri sera (Ml 4.3), la mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al V-VI grado MCS. Anche i questionari pervenuti al sito "Hai sentito il Terremoto?" mostrano intensità massime intorno al V grado della scala MCS.

L'intensità di un terremoto, lo ricordiamo, è espressa in gradi e ci dà una indicazione sul risentimento del sisma sul territorio, cioè di come è stato avvertito in una determinata area. Varia da zona a zona, diminuendo in generale quanto più ci si allontana dall'epicentro, anche se ci possono essere fenomeni di amplificazione locale a distanze maggiori. L'intensità non va confusa con la magnitudo, che esprime invece l'energia sprigionata dal sisma, e che rimane sempre la stessa.

I terremoti del passato

Secondo quanto emerge consultando il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, un enorme archivio che custodisce la memoria storica dei terremoti che hanno colpito l'Italia nei secoli passati, frutto di un lavoro molto importante di geologia storica, ci sono stati numerosi eventi sismici di magnitudo superiore a 5.0 tra i 20 e i 30 chilometri dagli epicentri di ieri sera. L'INGV segnala in particolare il terremoto del 5 giugno 1501, di magnitudo Mw 6.0, con epicentro nel modenese e il terremoto del 29 maggio 2012 di magnitudo Mw 5.5, uno degli eventi più importanti della sequenza del maggio-giugno 2012 in Pianura Padana Emiliana. E ancora, gli eventi del 13 marzo 1832 e dell’11 settembre 1831 di magnitudo stimata Mw 5.5 o l'evento del 15 ottobre 1996 di magnitudo Mw 5.4.

La sequenza sismica del maggio-giugno 2012

Era il 20 maggio del 2012 quando, alle ore 4:03 italiane, un terremoto di magnitudo Mw 5.8 provocava gravi danni in una vasta area tra le province di Modena, Mantova, Ferrara e zone adiacenti. Da quel giorno sarebbe iniziata una sequenza sismica molto lunga, con oltre 3000 repliche (aftershocks). La più forte si verificò il 29 maggio 2012 alle ore 9:00 italiane, con magnitudo Mw 5.6. Questo nuovo terremoto causò ulteriori crolli e vittime. In tutto ci furono 27 vittime e pesanti danni. Il sisma generò sorpresa tra i "non addetti ai lavori", perché in generale non si ricordavano eventi sismici con questa magnitudo in aree di pianura ed era diffusa l'idea che solo in montagna potessero verificarsi forti terremoti.

I geologi dell'INGV aprirono in quell'occasione il blog "ingvterremoti.wordpress.com" proprio per aumentare la conoscenza geologica della popolazione, ed informare sulla storia sismica del nostro paese, che ci può dire molto sui luoghi pericolosi da un punto di vista sismico. Molte aree dell'Italia sono soggette a una elevata probabilità di terremoti, e solo con questa consapevolezza e attraverso la prevenzione, si può evitare che in futuro ci siano gravi danni e conseguenze drammatiche.