Vento fortissimo sul nord Italia, cos'è successo oggi a Milano?

La forte differenza di pressione fra la Spagna e l'Italia ha dato origine a questi venti impetuosi che hanno sferzato l'Italia, con raffiche fino a 100 km/h.

Una bella immagine di repertorio di Milano, con sullo sfondo le principali vette alpine coperte di neve

In queste ore l’Italia è spazzata da forti venti, dai quadranti settentrionali, in particolare da raffiche di “fohn” al nord-ovest, e venti di maestrale e tramontana burrascosi sulle altre regioni, che hanno raggiunto picchi di oltre 90-100 km/h.

Tanto vento oggi sull’Italia, ecco le cause

Nella giornata di oggi l’Italia è divenuta terra di confine fra il robusto promontorio anticiclonico delle Azzorre, che presentava massimi di oltre 1036 hPa sull’Atlantico francese, ed una vasta e articolata circolazione depressionaria a carattere freddo, che presenta diversi minimi al suolo, fra cui uno in sviluppo sul Golfo di Genova.

L’avanzata dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Europa centrale ha fatto scendere di latitudine la circolazione depressionaria sull’Europa orientale, la quale sotto la pressione della spinta dell’anticiclone oceanico ha cominciato ad estendere una saccatura in direzione del Mediterraneo centro-orientale, determinando una discesa di aria più fredda dalle Isole Britanniche fino al Mediterraneo centrale.

Questa discesa di aria fredda, soprattutto in quota, è stata accompagnata da un Jet Streak (massimi di velocità della “corrente a getto polare”), in scivolamento sul bordo orientale del promontorio oceanico, che dalla Francia si spinge con le proprie propaggini più orientali fin verso il Mediterraneo centrale, convogliando su questo un fortissimo flusso di correnti nord-occidentali, nei medi e bassi strati, che sono state ulteriormente rafforzate dal temporaneo ispessimento del “gradiente barico orizzontale”, ossia della differenza di pressione, fra la Spagna e l’Italia.

Come mai raffiche così violente su Milano?

Con lo sviluppo di un minimo (per effetto sottovento) sul Golfo di Genova, tale divario barico si è approfondito ulteriormente fra gli opposti versanti delle Alpi, agevolando l’attivazione di intensi venti di “fohn” che dalle creste alpine, incanalandosi lungo le strette vallate alpine, si sono versati sopra le pianure del Piemonte e della Lombardia, sotto forma di raffiche da NO, N-NO e Nord, che nelle zone pedemontane dell’alto Piemonte hanno superato i 70-80 km/h.

Localmente anche di più lungo l’uscita delle principali vallate di Piemonte e Lombardia, tanto che in alcune di queste, come la Val di Susa, le forti raffiche di caduta amplificandosi per l’effetto venturi o channelling, hanno lambito punte di ben oltre gli 90-100 km/h. Mentre sulle Alpi le raffiche, in alta quota, hanno superato pure i 150 km/h.

Nei dintorni di Milano le forti raffiche hanno lambito i 100 km/h, causando danni in città. Questi venti di caduta, comprimendo l’aria verso bassi strati e deumidificandosi sensibilmente durante la discesa, hanno pulito il cielo, regalando un’atmosfera limpida e tersa, con aria secca e visibilità ottima. Purtroppo, a causa delle violente raffiche, bisogna registrare dei feriti, oltre che diversi danni. Un uomo di 64 anni e una donna di 66, sono rimaste gravemente ferite a causa di un albero caduto a Rho, nel Milanese.

A Cornaredo un operaio di 35 anni è caduto da un ponteggio. Un agricoltore di 76 anni, impegnato in lavori di potatura a Settala, ha riportato una brutta frattura a un piede oltre a un trauma cranico e al volto. Ferite meno gravi per una 67enne colpita da una lastra staccatasi da un tetto a Cesano Boscone. Le raffiche, davvero molto forti, hanno fatto saltare anche una parte del tetto della stazione Centrale di Milano, mentre non si contano gli alberi e i cartelloni pubblicitari letteralmente divelti dalla furia del vento.

La considerevole differenza barica fra Francia e Italia

Questa considerevole contrapposizione barica, ulteriormente acuita dalla spinta del promontorio anticiclonico azzorriano in direzione della Francia, già dalla prima mattinata ha generato l’attivazione di rafficati venti di maestrale che dopo aver attraversato la Francia centrale si sono canalizzati dentro la valle del Rodano, la famosa porta del "mistral", per poi versarsi con forza sul Golfo del Leone, propagandosi molto velocemente al mar delle Baleari, mar di Corsica e mar di Sardegna, con burrasche da NO che hanno superato forza 8/9 della scala Beaufort.

Nelle prossime ore i forti venti settentrionali investiranno le regioni del centro-sud, ed in particolare l’area ionica, con raffiche di maestrale e tramontana che potranno raggiungere e superare picchi di ben 70-80 km/h, localmente anche punte di 90 km/h, come fra Salento e coste ioniche della Calabria.