Ondate di freddo sempre più frequenti?

Meteorologi e climatologi seguono con attenzione due complessi fenomeni, l’amplificazione artica e lo stratwarming. Il nostro approfondimento

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La stratosfera e i cambiamenti climatici al Polo Nord influenzano il tempo alle medie latitudini, incluse le irruzioni di aria fredda.

Lunghi periodi invernali miti e avari di neve e poi, improvvisamente, ecco che irrompono gelo e neve a bassa quota, in pianura o perfino sulle coste del centro sud. È capitato spesso negli ultimi anni, recentemente nel gennaio 2017 e fine febbraio-marzo 2018, più indietro nel febbraio 2012, dicembre 2009, marzo 2005. Cosa sta succedendo e perché? Domande e dubbi legittimi, ma con risposte incerte e cause assai complesse. Analizziamo due delle possibili cause, o meglio concause, delle irruzioni di aria fredda che hanno colpito ultimamente l’Europa e l’Italia.

Lo stratwarming: chiarimenti

Lo stratwarming è un fenomeno che riguarda la stratosfera, una fascia di atmosfera che va dai 10-12 km fino a circa 50-60 km di quota. In questa zona non si verificano fenomeni meteo e non ci sono nubi (ad eccezione di alcuni tipi molto particolari, come le nubi nottilucenti). Quel che avviene lassù però è molto importante perché, con ritardo di diversi giorni, spesso si ripercuote nella troposfera, influenzando i fenomeni meteo.

Stratwarming significa riscaldamento della stratosfera, e più in particolare della zona più alta, a circa 50-60 km di quota. Un major stratwarming si ha quando il riscaldamento stratosferico è rapido ed eccede i 25°C e riguarda le zone subpolari e polari, oltre i 60° di latitudine nord. Il monitoraggio avviene attraverso i palloni sonda e le analisi modellistiche. La conseguenza è l’indebolimento del vortice polare stratosferico, che così può dividersi in due vortici e abbassarsi di latitudine, talvolta coinvolgendo dopo diversi giorni la bassa troposfera, causando irruzioni di aria fredda alle medie latitudini.

Molte irruzioni fredde storiche, come febbraio 1929, gennaio 1985, febbraio 1991, fine febbraio 2018 sono state precedute dal fenomeno dello stratwarming. Non sempre però lo stratwarming ha portato irruzioni fredde in Italia, il processo è molto complesso, e il nesso causa-effetto non chiaro, per questo riteniamo che il tema sia importante per la ricerca, ma poco utile come previsione operativa.

L’amplificazione artica

Meno ghiaccio al polo nord, più irruzioni fredde in USA ed Europa. E’ questa l’ipotesi avanzata da alcuni ricercatori, come la climatologa Jennifer Francis della NOAA. Il processo è piuttosto complesso, ma la causa di innesco potrebbe essere paradossalmente il riscaldamento globale e la conseguente riduzione dei ghiacci marini. Il riscaldamento climatico è molto maggiore nell’artico che ai tropici e sta accelerando a causa ritiro ghiacci marini. In pratica, meno ghiaccio sul mare significa meno riflessione dei raggi solari, ed anche mare più caldo, con minor differenza di temperatura fra polo ed equatore.

A ciò si aggiunge l’effetto dell’acqua di fusione dei ghiacci della Groenlandia che si sta accumulando alla superficie del Nord Atlantico, abbassando la temperatura del mare. La conseguenza della minor differenza di temperatura fra polo e tropici è un rallentamento della corrente a getto (jet stream), una sorta di fiume atmosferico che scorre a circa 10 km di quota attorno alla terra. Rallentando, la corrente a getto si ondula maggiormente, ed ecco appunto che così si possono avere grandi movimenti di aria calda verso l’Artico e di aria fredda verso Usa o Europa centro-meridionale. Secondo questa ipotesi, nell’ambito di un clima comunque più caldo, aumenterebbe la probabilità di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini, ed in particolare in USA orientali ed Europa centro-meridionale.

Ondate di freddo meno fredde

Questi episodi freddi non sono in contraddizione col riscaldamento globale. Anzitutto perché tempo e clima sono due aspetti collegati, ma diversi. Il clima è ciò che ci si aspetta, il tempo ciò che succede. Inoltre il riscaldamento del pianeta non è uniforme, sia geograficamente sia fra un anno e l’altro. Infine, secondo alcuni studi, anche le irruzioni fredde sono meno fredde. Comunque sia, d’inverno può sempre far freddo e nevicare, dunque seguite le nostre previsioni per sapere cosa succederà nei prossimi giorni.