Arriva una intensa perturbazione, rischio piogge abbondanti fino a 100 mm; avvisa il meteorologo Alessio Colella

Da domani la perturbazione entrerà nel vivo, portando piogge diffuse e localmente abbondanti su diverse regioni italiane. In alcune aree non si escludono accumuli fino a 100 millimetri nell’arco di 36–48 ore, con un sensibile calo delle temperature.
Da diversi giorni tiene banco la perturbazione destinata a scacciare il campo di alta pressione che ormai persiste sulla nostra Penisola da troppo tempo. Un dominio anticiclonico che ha portato con sé temperature ben al di sopra delle medie stagionali, con valori diffusamente superiori anche di 6–7°C rispetto al riferimento climatologico 1991–2020.
Non solo anomalie termiche marcate, ma anche assenza quasi totale di precipitazioni e di ventilazione, una combinazione che ha favorito il ristagno dell’aria nei bassi strati.
Nebbie e foschie sono diventate una costante nelle ore più fredde della giornata, confermando come l’alta pressione, in questa fase dell’anno, possa tradursi in condizioni tutt’altro che favorevoli.
Tuttavia, come già anticipato nei giorni scorsi, l’anticiclone ha ormai le ore contate. Già oggi si osserva un primo, seppur graduale, indebolimento sul suo bordo occidentale, causato dall’ingresso di una perturbazione che nella notte tra ieri e oggi è riuscita a farsi strada sul Mediterraneo occidentale. Un segnale chiaro di un cambiamento ormai avviato.
Perturbazione in azione tra oggi e soprattutto domani
La nuvolosità è infatti aumentata in modo sensibile tra Sardegna e Sicilia, dove si sono già manifestati i primi fenomeni, preludio di una fase più instabile. Il peggioramento diventerà più evidente nelle prossime ore, coinvolgendo inizialmente la Sardegna e successivamente anche Piemonte e Liguria entro la serata.
Proprio la Liguria sarà probabilmente la regione più esposta al maltempo. Tra la notte e la giornata di domani sono attese piogge abbondanti e locali temporali, con accumuli che potranno superare i 70–80 millimetri, soprattutto sul Genovese e sul Levante ligure. .

Le precipitazioni si estenderanno anche a Toscana, Piemonte e Lombardia, mentre la neve tornerà a imbiancare le Alpi a quote intorno ai 900–1000 metri.
Nel corso di domani la perturbazione interesserà anche Sicilia, Campania e Lazio, mentre il medio-basso versante adriatico resterà in parte ai margini. Anche il Triveneto dovrebbe risultare in gran parte asciutto, con fenomeni solo locali e generalmente deboli, più probabili sul Veneto.
Cosa accadrà dopo metà settimana?
A partire dal pomeriggio di mercoledì 17, però, le condizioni meteo tenderanno gradualmente a migliorare su buona parte d’Italia, con gli ultimi rovesci destinati ad attenuarsi entro sera. Seguirà una fase più stabile di due-tre giorni, almeno fino a sabato 20.
Proprio nel weekend che precede il Natale, tuttavia, si profila l’arrivo di una nuova perturbazione, potenzialmente in grado di riportare condizioni di instabilità su gran parte del territorio nazionale, confermando un periodo meteo più dinamico e finalmente in linea con la stagione.