Candelora: torna l’inverno o arriva la primavera?

La tradizione popolare dice che la giornata del 2 febbraio ha la capacità di prevedere il tempo. Ecco cosa cosa succederà nella prima metà di febbraio. Le previsioni meteo.

L'inverno vero di fatto non è mai arrivato e le temperature miti potrebbero favorire fioriture precoci. Se avviene anche nelle colture, aumenta il rischio di danni in caso di gelate tardive

« Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora; ma se l'è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno »

Questa è una delle versioni più note del proverbio della “Candelora”. Se nevica, in realtà andremmo rapidamente fuori dall’inverno, mentre se c’è il sole, significa che l’inverno non è affatto finito. Esistono altre versioni della Candelora, una simpatica è «Se per la Candelora il tempo è bello molto più vino avremo che vinello.».

Nessuna di queste versioni trova riscontro dalle statistiche, il meteorologo professionista non si affida certo ai proverbi ma dall’analisi sinottica basata sui modelli numerici.

Anticiclone africano poi fronte freddo

Da giorni c’è attesa per una possibile irruzione fredda già nella prima metà di febbraio. La vera notizia e anomalia però è la situazione attuale, che vede l’anomala espansione di un anticiclone subtropicale. Fra lunedì e martedì raggiungerà il suo culmine, con isoterme in quota da tarda primavera. A 850 hPa, circa 1500 m, si troverà l’isolinea +10°C fin quasi sulle Alpi.

La quota dello zero termico si porterà a 3500 m su quasi tutta Italia. Sulle Alpi, le cime di 3000 m potrebbero vedere il termometro oltre 0°C.

In seguito l’anticiclone si attenuerà espandendosi a nord, innescando la discesa di correnti fredde di origine polare marittima. Un veloce e dinamico fronte freddo transiterà mercoledì lungo la penisola, interessando maggiormente i settori Adriatici e orientali.

Inizio settimana primaverile

La prima settimana di febbraio vedrà sbalzi termici notevoli. Già domenica, e ancor più lunedì e parte di martedì sembrerà decisamente primavera. Domenica il cielo, complici correnti umide che filtrano in quota, sarà in quasi tutta la penisola irregolarmente nuvoloso, nella prima parte della giornata anche con qualche debole piovasco fra Liguria di levante e alta toscana. Nonostante la nuvolosità. le temperature massime arriveranno già a 15-16°C al nord, 16-18°C al centro, localmente 20°C al sud.

Lunedì 3 febbraio la giornata più mite

Lunedì 3 sarà la giornata più mite, complice anche la prevalenza di sole quasi ovunque. Stimiamo 17-8°C a Milano e Torino in Emilia localmente 20°C, 18-20°C a Firenze e Roma. 20-22°C a Cagliari e in Sardegna. Mite anche nel sud, sui 18-20°C, a parte città costiere e ventilate come Napoli che potrebbero fermarsi a 16-18°C.

Per quanto gradevole, queste temperature non sono normali per la stagione, e si scostano di 5-8°C al nord, 3-5°C al centro sud. In proporzione, se fosse estate faremmo i conti coi fatidici 40°C.

Fronte freddo: nevicherà?

Martedì ancora inizialmente molto sole e mite, ma sulle Alpi inizia ad adagiarsi il fronte, con nevicate e vento forte lungo la cresta di confine. Il fronte transiterà mercoledì, molto veloce. In queste situazioni, in estate si innescherebbero forti temporali.

Stante la stagione, i suoi effetti saranno improvvisi annuvolamenti e molto vento in movimento da nord a sud. Le precipitazioni salteranno o quasi il nordovest, mentre a nordest, fra triveneto, Emilia orientale e Romagna, avremo qualche acquazzone e una breve nevicate su Alpi orientali e Appennino tosco emiliano e romagnolo a quote collinari. Non è prevista neve in pianura.

Nel corso della giornata, rovesci e neve oltre i 600-800 m si sposteranno fra Marche, Abruzzo, parte di Umbria e Molise. Tramontana fredda e pungente nel settore tirrenico. In serata vento freddo e instabilità raggiungono il sud, principalmente le precipitazioni riguarderanno solo la Puglia.

Brusco calo delle temperature, i valori massimi diminuiranno di 6-8°C, ovvero torneranno nella media stagionale o poco al di sotto. Insomma, non è gran gelo, anche se da giovedì torneranno le gelate nelle pianure del centro nord, con minime di -2,-4°C. Il freddo sarà pungente, ma è normale, nella valli Alpine.

È una svolta?

Francamente, spiace deludere gli amanti dell’inverno, il cambiamento non è né radicale né definitivo. Da giovedì torna rapidamente il sole quasi ovunque, solo sul Appennino centrale si attarderà qualche nevicata a bassa quota.

Le temperature massime, con aria molto secca, torneranno in fretta sopra la media, specie da venerdì, con 10-12°C al nord, 12-14°C al centro sud. Le tendenze a medio lungo termine, fin quasi a metà febbraio, vedono prevalere correnti miti zonali atlantiche. L’inverno è dato per disperso.