Daniele Ingemi avverte: "questa settimana un fiume atmosferico aumenterà la possibilità di nuove forti piogge in Italia"

Un fiume atmosferico dall'Atlantico dopo metà settimana potrebbe contribuire a causare precipitazioni abbondanti in queste aree del nostro Paese. Non si escludono locali nubifragi.
Ormai l’autunno sta entrando nel vivo. Già dalle prossime ore un sistema frontale atlantico raggiungerà il Centro-Nord, portando le prime piogge e i primi rovesci, con temporali anche intensi fra Liguria e alta Toscana.
Ma nei prossimi giorni, in particolare giovedì, altre perturbazioni potrebbero raggiungere l’Italia, causando instabilità e ondate di maltempo. Solo che stavolta la perturbazione sarà alimentata da un fiume atmosferico proveniente dall’Atlantico.
Quest’ultimo potrà aumenterà la possibilità di forti piogge in Italia, con rischi concreti di nubifragi e dissesto idrogeologico. Parliamo di un fenomeno meteorologico capace di trasformare il cielo in un serbatoio di umidità, pronto a scaricare sulla Penisola precipitazioni anche abbondanti.
Cos'è un fiume atmosferico?
Un fiume atmosferico, noto in gergo tecnico come “Atmospheric River”, è una stretta fascia di aria satura di vapore acqueo che si estende per migliaia di chilometri attraverso l'atmosfera.
Qui l'aria calda e umida viene "risucchiata" da una depressione in approfondimento sul Nord Atlantico, che si sposterà in direzione delle Isole Britanniche fra mercoledì e giovedì.

Questa umidità, una volta intercettata dai rilievi appenninici, si condensa rapidamente, generando piogge persistenti e temporali violenti. Non è un fenomeno nuovo, basti pensare alle alluvioni in Emilia-Romagna nel 2023 o ai nubifragi in Sicilia negli ultimi inverni, ma la sua frequenza è in aumento, con un incremento del 25% negli ultimi decenni secondo studi del CNR.
Fra domani e mercoledì rovesci al Centro-Sud
Il fronte che in giornata transiterà sul Nord Italia domani, martedì 21 ottobre 2025, traslerà verso le regioni del Centro-Sud, portando piogge, rovesci e anche dei locali temporali lungo le coste tirreniche di Lazio e Campania.
In queste aree non si escludono forti precipitazioni, con accumuli complessivi fino a 30-50 mm in poche ore. Il basso Tirreno diventerà un focolaio di instabilità, con tanti temporali che si svilupperanno in mare, davanti la linea di costa.

Nel corso della giornata di mercoledì 22 ottobre l’instabilità si estenderà verso l’estremo Sud, interessando più da vicino la Calabria e la Sicilia, dove arriveranno delle piogge, ma anche dei rovesci.
Attenzione al peggioramento di giovedì 23 ottobre
L’attenzione è rivolta all’intensa perturbazione atlantica che nella seconda parte di giovedì 23 raggiungerà le regioni Settentrionali, in particolare il Nord-Ovest, dispensando piogge e rovesci.
Il fronte d’origine atlantica stavolta sarà supportato da un imponente “fiume atmosferico” che supporterà lo sviluppo di sistemi temporaleschi, specialmente attorno il Golfo di Genova, che potranno causare forti temporali e nubifragi, specialmente fra il Genovesato e lo Spezzino.
Verso sera e durante la notte, fra giovedì 23 e venerdì 24 ottobre, questa fascia di rovesci e temporali si sposterà verso le coste della Toscana, dove non si escluderanno dei fenomeni intensi.
Le mappe del modello di riferimento di Meteored, sulle acque precipitabili, evidenziano un'anomalia di acqua precipitabile (PWAT) superiore del 20-30% alla media stagionale sull'Italia Settentrionale, proprio grazie al contributo di questo fiume atmosferico.