In settimana un fiume atmosferico punterà l'Italia, rischio di piogge intense su queste 3 regioni

Nella prima settimana di Dicembre una serie di perturbazioni raggiungeranno l'Italia, portando piogge e nevicate sui monti. Dopo metà settimana gli occhi sono puntati sull'intenso maltempo che potrebbe colpire in modo pesante queste regioni.

Con l'arrivo di lunedì 1 dicembre, l'Italia saluta ufficialmente l'autunno e dà il benvenuto all'inverno meteorologico, secondo la convenzione internazionale che definisce le stagioni in base ai mesi del calendario (dicembre, gennaio e febbraio).

Non si tratta dell'inverno astronomico, che inizierà più tardi il 21 dicembre, giorno del Solstizio d’inverno, ma è comunque un momento simbolico che invita a prepararsi a un clima più fresco e variabile.

Un inizio settimana piuttosto dinamico

L’intensificazione delle umide ma temperate correnti zonali, fra Nord America e Europa, condizionerà questa prima settimana di dicembre, che vedrà il passaggio di diverse perturbazioni, di origine oceanica.

Pertanto, sotto il profilo termico, si prevede un quadro climatico piuttosto mite, con temperature di circa +1°C +2°C superiori alle medie del periodo. Mentre le precipitazioni saranno superiori alla media su Nord-Ovest, Isole Maggiori, Puglia e settori ionici di Basilicata e Calabria.

In sostanza, sotto il profilo barico, la situazione meteorologica sarà dominata da una vasta e profonda depressione fredda sul Nord Atlantico, capace di convogliare vari impulsi di aria mite e umida, oltre che instabile, dall’Atlantico al Mediterraneo, causando instabilità e precipitazioni sopra media in diversi settori del Bel Paese.

Fra lunedì e martedì piogge sul Nord-Ovest e settori tirrenici

Lunedì 1 dicembre un primo sistema frontale atlantico raggiungerà il Nord Italia e la Sardegna, causando un sensibile aumento della nuvolosità, seguito da piogge di debole e moderata intensità, a partire dalla Liguria, settori tirrenici e Sardegna.

Piogge.
L'area depressionaria che in settimana porterà piogge e temporali sulle regioni del Sud, con accumuli molto abbondanti sui settori ionici.

Possibili rovesci, con accumuli fino a 20-30 mm, sono attesi in Liguria. Al Nord-Est, invece, i fenomeni si concentreranno con piogge e prime nevicate sotto i 1000 metri sulle Alpi orientali. Temperature in lieve calo sulle tirreniche, stazionarie altrove, con minime notturne tra +2°C +6°C al Nord.

Martedì 2 dicembre qualche pioggia resisterà ancora al Nord e sulle coste tirreniche, andando ad attenuarsi nel corso della giornata. Sul resto dell’Italia persisteranno delle nubi irregolari, alternate a schiarite, anche ampie, ma senza fenomeni particolari.

Attenzione alla serata di martedì 2, quando l’affondo di una saccatura dal Regno Unito verso la regione dei Pirenei, andrà ad isolare un nuovo minimo, a ridosso delle Baleari, per la rottura della parte più meridionale di questa ondulazione ciclonica. Tale minimo nei giorni successivi condizionerà negativamente il tempo sulle Isole e al Sud.

Mercoledì 3 nuovo peggioramento fra Isole e Sud

Come anticipato prima, nella giornata di mercoledì 3 dicembre il maltempo andrà ad interessare più direttamente la Sardegna, la Sicilia ed in seguito pure il resto del Sud Peninsulare, con piogge e rovesci, più frequenti e intensi sulla Sardegna.

Maltempo.
Questa depressione, blanda al suolo, sarà supportata da un modesto fiume atmosferico, che dal Nord Africa salirà verso il Canale di Sicilia e lo Ionio, alimentato un warm conveyor belt che porterà piogge, a tratti anche abbondanti, specialmente sui settori ionici della Penisola.

Ancora grigiori, con qualche residua pioggia sui settori tirrenici e al Nord, con le tradizionali nebbie d’irraggiamento sulla Val Padana, pronte a dominare lo scenario. Clima ancora mite, specialmente al Centro-Sud, dove le massime potranno superare i +16°C, anche +17°C +18°C in Sicilia.

Maltempo al Sud e sulla Sicilia fra giovedì 4 e venerdì 5

Il minimo depressionario dalla Sardegna evolverà verso la Sicilia, inasprendo l’instabilità, anche in maniera sensibile, fra il basso Tirreno e l’area ionica. Questa volta saranno le regioni più meridionali, in particolare la Sicilia, e i settori ionici di Calabria e Puglia meridionale, ad essere maggiormente colpite dalle piogge.

Su queste 3 regioni gli accumuli pluviometrici potrebbero essere anche abbondanti.

Questa depressione, blanda al suolo, sarà supportata da un modesto fiume atmosferico, che dal Nord Africa salirà verso il Canale di Sicilia e lo Ionio, alimentato un warm conveyor belt che porterà piogge, a tratti anche abbondanti, specialmente sui settori ionici della Penisola, con successivo coinvolgimento anche delle coste del basso Adriatico, fino al Molise probabilmente.

Sulle regioni Settentrionali il tempo andrà a migliorare grazie a un temporaneo rialzo del geopotenziale, anche se nella Val Padana questo spesso si tradurrà in nebbie e nubi basse persistenti, anche durante il giorno.

Cosa ci aspetta nel Ponte dell’Immacolata?

Per quanto riguarda il Ponte dell’Immacolata ancora ci sono notevoli incertezze fra i vari modelli, che vedono una possibile, ma temporanea, rimonta anticiclonica, alternata al passaggio di nuove perturbazioni dall’Atlantico.

Con molta probabilità prevarrà una certa variabilità, con pause asciutte e soleggiate, interrotte da nuovi peggioramenti, che porteranno di nuovo piogge e nevicate, fino a bassa quota fra Alpi e Appennino Settentrionale.