Meteo Dicembre: previsioni aggiornate per il ponte dell'Immacolata e la linea di tendenza per l'intero mese

Ecco gli ultimi aggiornamenti forniti dal centro di calcolo europeo sulla linea di tendenza per il mese di dicembre, che potrebbe riservare più di qualche sorpresa, soprattutto durante il periodo natalizio.
Con l’arrivo del mese di dicembre inizia, ufficialmente, l’inverno meteorologico, la stagione più amata da tutti gli appassionati meteo di freddo e neve. Prima di addentrarci sul mese di dicembre bisogna specificare che le previsioni stagionali (da non confondere con le normali previsioni a breve scadenza che valgono fino e non oltre a 72 ore), conosciute come “linee di tendenza”, sono sperimentali e presentano una importante incertezza, accentuata dalle discrepanze tra i modelli di riferimento.
In questo articolo, come di consueto qui su Meteored, cercheremo di analizzare gli scenari proposti dai vari centri di calcolo internazionali, riguardo le linee di tendenza attese per questo dicembre 2024.
Che succederà nella prima decade?
In questi giorni si sta parlando tanto, forse anche abusando, della debolezza del vortice polare. In realtà quello che al momento sta avvenendo nella stratosfera artica non sposta di un millimetro il vortice polare troposferico e i forcing in troposfera, quelli che davvero decidono se avremo blocco scandinavo, un flusso atlantico in rimonta o una zonalità intensa.

Al momento, basandoci sui dati forniti dal modello ECMWF, punto di riferimento di Meteored, la prima parte del mese di dicembre si aprirà all’insegna di una anomalia positiva di pressione e di geopotenziale sul medio Atlantico, mentre forti anomalie di pressione negative sono attese sul Nord Atlantico.
Insomma un quadro che vede un rinforzo del flusso zonale atlantico, che presenterà delle ondulazioni, che si muoveranno velocemente, verso l’Europa occidentale.
Le regioni settentrionali vedranno spesso un tempo uggioso, con nebbie e foschie frequenti lungo il Catino Padano. Non mancheranno gelate e brinate diffuse su pianure e vallate interne. Le temperature, almeno per la prima decade, si manterranno un po’ sopra le medie, e più in linea con i valori stagionali al Nord.
Cosa ci aspetta nella seconda decade?
Dagli aggiornamenti del centro di calcolo europeo, ECMWF, la seconda decade del mese vedrebbe sempre delle anomalie negative di geopotenziale e di pressione sul comparto settentrionale e orientale del vecchio continente, dove circolerà aria molto fredda per il periodo. Mentre anomalie di pressione positive sono attese sul settore più occidentale, dove si disporrà la radice calda dell’anticiclone delle Azzorre.
Questa particolare disposizione barica esporrebbe l’Italia a frequenti flussi d’aria fredda, da Nord-Ovest, che manterranno le temperature su valori vicino le medie o poco al di sotto di esse. In particolar modo sulle regioni meridionali.

Inoltre il transito di diversi sistemi frontali, provenienti dal Nord Atlantico, provocherebbe fasi di maltempo, in particolare sui settori tirrenici, ma anche sulle regioni del centro-sud e lungo le coste adriatiche. Il Nord, invece, si troverebbe più riparato dall’arco alpino.
Possibili ondate fredde per il periodo di Natale?
Il quadro è ancora molto incerto, tutto dipende dalla durata di quell’anomalia positiva di pressione sul Nord Europa, che potrebbe alimentare diverse colate fredde, di origine continentale, verso l’Europa centrale e buona parte del nostro Paese.
In questo caso delle ondate di freddo, molto veloci, in arrivo dai vicini Balcani, potrebbero favorire le regioni del versante adriatico e il meridione.
Secondo ECMWF, durante il periodo natalizio, si potrebbe vedere un aumento della pressione fra Balcani e Europa orientale, che potrebbe incentivare maggiori precipitazioni sui settori ionici, con flussi orientali. Ma l’affidabilità di questa tendenza, per l’ultima parte di dicembre, rimane molto bassa.