Inverno, sorprese dalle mappe stagionali: effetti sui consumi energetici?

Le proiezioni stagionali ridimensiano le possibilità di un inverno mite, avremo irruzioni di aria fredda e nevicate? Rivisti i criteri di accensione degli impianti di riscaldamento, ecco le date di accensione consentite e previste.

Dalla finestra si intravede il bianco della neve, prematuro però sapere ora se sarà un inverno freddo e nevoso. I termosifoni sono comodi, ma talvolta disperdono calore. Il gatto nella foto cerca proprio i punti più caldi, mai lasciare sopra ai termosifoni oggetti, mensole o metterli in nicche del muro.

L’autunno si è preso una pausa, dopo una fine di settembre piuttosto fresca rispetto agli ultimi anni, le temperature sono ora sopra la media e prosegue l'ottobrata. L’aumento dei costi energetici e la scarsa disponibilità fisica di combustibili fossili accresce le preoccupazioni in vista dell’inverno.

L’attenzione alle previsioni a lungo termine e alle tendenze stagionali dunque è alta, vediamo cosa dicono gli ultimi aggiornamenti ECMWF. Prima però, un cenno alla normativa sull'accensione del riscaldamento.

Quando si possono accendere gli impianti?

L’accensione e l’uso degli impianti termici di riscaldamento è regolata fin dagli anni 1990 da un apposito decreto legge, che suddivide l’Italia in varie fasce climatiche. Da allora, peraltro, le temperature medie sono aumentate e i criteri sono superati anche dai cambiamenti climatici.

Il ministero della Transizione Ecologica ha di recente aggiornato le date e i criteri. Viene ridotta a 19°C la temperatura ammessa nei locali residenziali, e a 17°C per gli edifici di attività industriali e artigianali.

La scia climatica F, relativa alle zone più fredde di montagna, resta senza limiti stagionali e di orario. Nella zona E, che include quasi tutte le città del nord e alcune località appenniniche dell’Italia centrale, l’accensione per legge è ammessa dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno.

Nella zona D, che include la maggior parte delle città del centro fra cui Roma, si può accendere il riscaldamento dall’8 novembre al 7 aprile per 11 ore.

Nella zona C, relativa alla maggior parte del sud e Sardegna, l’accensione è consentita dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore. Le città di Sicilia e Calabria sono in genere in zona B, qui solo dall’8 dicembre al 23 marzo si presume necessario il riscaldamento, per massimo 7 ore. Stesso periodo, ma per sole 5 ore, in zona A, fra cui Lampedusa e alcune zone del sud della Sicilia.

Sono previste deroghe, per ospedali e case di cura non vi sono limiti, e in caso di freddo anticipato o tardivo i comuni possono emettere apposite ordinanze per consentire l’accensione.

Fine ottobre mite, con benefici di risparmio

Cerchiamo ora di stimare quando saranno necessarie la accensioni in base alle tendenze a medio termine e stagionali.

Fino al 20-22 ottobre prevale tempo mite e sopra la media, al nord spesso sui 22-24°C, al centro e al sud prosegue l’ottobrata. Non dovrebbe dunque esserci problema ad arrivare alle date previste dalla normativa, al più si starà in casa con la felpa o di notte con una buona coperta.

Anche le tendenze settimanali per l’ultima decade di ottobre sembrano improntate al tepore. Montagna a parte, anche se dal 22 ottobre al nord sarebbe consentita l’accensione, con un piccolo sforzo e buone pratiche di risparmio energetico si dovrebbe anche arrivare a fine mese senza accendere termosifoni o stufe a biomassa.

Novembre: non freddo ma l’autunno incalza

La tendenza per inizio novembre vede poco probabili irruzioni fredde precoci, ma le temperature pur probabilmente sopra la media caleranno, se non altro per motivi astronomici stagionali.

La tendenza mensile indica temperature sopra la media di circa 1°C, con anomalia più accentuata sulle Alpi. In montagna il riscaldamento sarà necessario.

Nelle città del nord, dai primi del mese il ricorso a termosifoni, stufe a biomassa di categoria superiore per ridurre le emissioni inquinanti o meglio per chi può impianti ad alta efficienza come la pompa di calore saranno necessarie. Al centro e al sud fin verso metà mese nella maggior parte dei casi si dovrebbe resistere senza necessità di ricorrere agli impianti termici.

Al nord, è da considerare la possibilità di prime infiltrazioni fredde nella seconda metà del mese con conseguente aumento dei consumi energetici, ma stiamo parlando di climatologia e non di previsione. Un cenno alle precipitazioni, che sembrano nel complesso inferiori alla media climatologica. Non dimentichiamoci però che novembre è statisticamente il mese più piovoso in molte regioni, perciò le piogge potrebbero presentarsi, nel caso, in episodi intensi.

Tendenza delle temperature su base ECMWF per il mese di dicembre, mappa elaborata da METEORED. il sud e alcune zone del nord sembrerebbero poco sopra la media, il resto d'italia nella media. dicembre comunque, complice la stagione, è inverno e il riscaldamento dei locali sarà necessario in quasi tutta Italia.

E l'inverno meteorologico?

Il mese di dicembre segna il passaggio all’inverno meteorologico, che dalle ultime mappe da noi elaborate su base ECMWF sembra sostanzialmente nella media climatica. Vale a dire, il freddo inizierà ovviamente a sentirsi, trovarsi con temperature nella media anzi spesso è considerato freddo, visto quanto siamo abituati ad anomalie positive. Nel dettaglio, alcune zone d’Italia come da mappa qui sopra sembrano in tendenza un po’ sopra la media.

Il mese potrebbe però essere finalmente più perturbato dei precedenti, con precipitazioni anche sopra la media.

Non vi è modo però di sapere ora se a dicembre o gennaio, che sembra simile come tendenza, vedranno nevicate anche a bassa quota.

L'inverno nel complesso sarà probabilmente sopra la media, ma non sembra con una anomalia termica particolarmente accentuata. Le precipitazioni potrebbero invece essere nel complesso sopra la media, specie al centro sud. Va però tenuto conto che queste tendenze non possono dirci, ora, se ci saranno opposti periodi molto miti alternati a irruzioni fredde magari brevi ma intense.

Insomma, in questi mesi il ricorso al riscaldamento dei locali sarà indispensabile, e più che sul caldo fuori stagione sarebbe meglio attrezzarsi migliorando l’isolamento e l’efficienza energetica degli edifici.