Grande massa d’aria fredda verso l’Italia, Alessio Colella indica il giorno del crollo termico: "porterà forte maltempo"

L’alta pressione responsabile dell’ondata di caldo con temperature eccezionalmente superiori alla media, è ormai agli sgoccioli. A prenderne il posto sarà una depressione atlantica che, già nel fine settimana, porterà un deciso peggioramento: attesi forti temporali, specie al Nord, ma stavolta anche al Sud è previsto un sensibile calo termico e condizioni più instabili.
La nona perturbazione del mese di luglio, in arrivo proprio in queste ore sulle regioni settentrionali, potrebbe rappresentare un vero spartiacque per l’estate 2025. Dopo una settimana dominata dal campo di alta pressione di matrice sub-tropicale, che ha spinto le temperature ben oltre le medie stagionali soprattutto al sud, qualcosa sta finalmente per cambiare.
Il nord, invece, ha vissuto una situazione completamente diversa, con un flusso atlantico continuo che ha portato temporali anche violenti, accompagnati da grandinate e fenomeni localmente intensi.
Le temperature, in questo caso, sono rimaste più in linea con la norma climatica del periodo. Ora, però, il cambiamento è destinato a coinvolgere tutta la penisola.
Una saccatura in discesa dall’Atlantico inizierà a interessare le regioni nord-occidentali a partire da domani. Il suo progressivo affondo riuscirà a scalfire la struttura anticiclonica, tanto che tra sabato e domenica il peggioramento riuscirà a propagarsi anche verso il centro e, in parte, verso il sud.
Si passerà quindi da una fase di caldo intenso e opprimente a un contesto meteorologico molto più dinamico, grazie all’arrivo del maestrale che potrà determinare un crollo termico anche di 10-15°C nell’arco di appena 24 ore.
Venerdì primo affondo, ma ancora caldo al sud
Venerdì 25 luglio sarà la giornata del primo cambiamento sensibile, con piogge diffuse e locali temporali al nord, mentre al centro si osserveranno soltanto alcune velature tra pomeriggio e sera, accompagnate da qualche piovasco sparso.
Al sud, invece, continuerà a dominare il caldo africano, con temperature che si manterranno su valori estremi: punte fino a 43°C saranno ancora possibili in molte località meridionali, mentre al centro si toccheranno i 34-35°C. Al nord, invece, si faticherà a superare i 24°C.
Da sabato cambia la circolazione, crollo termico e temporali
Sabato rappresenterà il vero punto di svolta. La saccatura raggiungerà le regioni centrali, determinando un aumento dell’instabilità soprattutto nelle aree interne appenniniche, dove non si escludono temporali intensi e grandinate.
Il nord sarà alle prese con un tempo variabile, tra momenti soleggiati e piogge sparse. Al sud, l’anticiclone comincerà a cedere, e nel pomeriggio non si escludono i primi fenomeni anche su alcune aree interne di Campania, Puglia e Basilicata.
Le temperature caleranno sensibilmente al centro, con massime contenute entro i 28-30°C. Al sud farà ancora caldo, ma la fiammata africana inizierà a retrocedere rapidamente, con valori in discesa e picchi oltre i 40°C solo su Salento, Calabria e Sicilia ionica.
Domenica 27 luglio sarà la giornata che sancirà il cambiamento definitivo anche per le regioni meridionali.

Il nord vivrà una mattinata tranquilla, ma nel corso del pomeriggio si affaccerà una nuova perturbazione, questa volta più intensa, che potrebbe portare un nuovo peggioramento entro l’inizio della prossima settimana.
Al centro e al sud, il tempo sarà ancora in gran parte stabile e soleggiato, salvo locali fenomeni pomeridiani nelle aree interne.
Tuttavia, l’ingresso deciso del maestrale renderà l’atmosfera più ventilata e decisamente meno opprimente, con raffiche anche di 50-60 km/h e temperature in sensibile calo.
Le massime torneranno su valori più contenuti su tutto il territorio nazionale. Al nord si registrerà un lieve rialzo, pur sempre entro limiti moderati, mentre al centro e soprattutto al sud il calo sarà evidente. La colonnina di mercurio, questa volta, non riuscirà a superare i 31-32°C su buona parte della penisola.