La NAO+ irromperà sul meteo dell'Italia a partire dal 5 ottobre: ecco i suoi effetti tipici
Questo indice teleconnettivo, che misura la differenza di pressione atmosferica tra l'anticiclone delle Azzorre e la depressione islandese, influenza direttamente il tempo sull'Europa e in Italia, con effetti importanti, da regione a regione.

In un autunno 2025 che si annuncia dinamico e pieno di sorprese, l'Oscillazione dell'Atlantico del Nord (NAO) entra in scena con la sua fase positiva, prevista in consolidamento a partire dal 5 ottobre.
Questo indice teleconnettivo, che misura la differenza di pressione atmosferica tra l'anticiclone delle Azzorre e la depressione islandese, non è solo un tecnicismo per meteorologi, ma influenza direttamente il nostro quotidiano, modulando venti, piogge e temperature sull'intera Penisola.
La tendenza di ECMWF sulla nuova fase da NAO+
Secondo le proiezioni stagionali del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF), la NAO+ favorirà un flusso atlantico più lineare e veloce, portando maggiore stabilità al Centro-Sud e instabilità al Nord, con temperature globalmente sopra la media e precipitazioni più irregolari.

Le anomalie positive si riscontreranno maggiormente sulle regioni Meridionali, dove si apriranno delle fasi di tempo più stabile e soleggiato, per l’indugiare dell’anticiclone delle Azzorre sull’area del basso Mediterraneo.
Le influenze sul clima in Italia
La NAO è un indice climatico che descrive le fluttuazioni della pressione sull'Atlantico settentrionale. Nella sua fase positiva (NAO+), la differenza di pressione tra Azzorre e Islanda si accentua: l'anticiclone azzorriano si rafforza e si sposta verso nord-est, mentre la bassa pressione islandese si approfondisce.
Questa configurazione rafforza il flusso della corrente a getto polare, rendendola più veloce e dritta, come un'autostrada senza curve che spinge le perturbazioni atlantiche a sfrecciare verso est senza subire deviazioni significative.
Le simulazioni ECMWF per ottobreindicano una NAO leggermente positiva, influenzata anche dall'emergere di La Niña debole nel Pacifico, che potrebbe amplificare questi pattern con maggiore dinamicità.
Gli impatti attesi sul regime delle precipitazioni
Generalmente uno degli effetti tipici di una configurazione da NAO+ è la ridistribuzione delle piogge, che tende a concentrarsi al Nord Italia mentre il Centro-Sud gode di maggiore stabilità.

Con la corrente a getto accelerata, le perturbazioni atlantiche attraversano l'Europa occidentale in modo rapido, scaricando umidità principalmente sulle Alpi e l'Appennino settentrionale. Questo porta a un aumento del 20-50% delle precipitazioni medie nel Nord-Est e in Lombardia, con episodi di temporali intensi e piogge concentrate in brevi finestre temporali.
Al contrario, il Centro e soprattutto il Sud, rimarranno maggiormente protetti dall'anticiclone azzorriano, con precipitazioni ridotte. Solo i settori tirrenici del Sud potrebbero sperimentare periodi piovosi, anche importanti, per il passaggio di più perturbazioni.
In Sicilia e Sardegna, ad esempio, le Ottobrate, quei periodi di bel tempo caldo e secco, potrebbero caratterizzare, seppur brevemente, la seconda decade di ottobre.