Meteo: domenica il getto polare si intensificherà sull’Italia, attese ripercussioni importanti: ecco dove pioverà di più

Quello in arrivo sarà un cambiamento strutturale nella circolazione atmosferica, con ripercussioni significative sul tempo atteso nelle diverse regioni italiane, da Nord a Sud.

Come confermato dagli ultimissimi aggiornamenti dei modelli matematici, nel fine settimana l’anticiclone di blocco, che ha caratterizzato il tempo in Europa e sull’Italia negli ultimi giorni, verrà definitivamente eroso da un rinforzo della corrente a getto polare, che dal Nord America esce verso l’Atlantico, spingendosi sino all’Europa.

Si tratterà di un cambiamento strutturale nella circolazione atmosferica, con ripercussioni significative che avverrà quasi di concerto con un nuovo minimo depressionario che nel weekend investirà l’estremo Sud Italia, portando forte maltempo.

Cos’è il getto polare e perché si intensifica ora?

Per comprendere l’impatto, partiamo dalle basi. Il getto polare, o corrente a getto, è un nastro di venti forti, fino a 300-400 km/h, che soffia da ovest verso est alle quote superiori dell’atmosfera, intorno ai 10-12 km di altitudine.

Esso si origina in seguito al forte gradiente termico tra l’aria fredda delle regioni polari e quella più calda delle latitudini subtropicali. Più forte sarà questo gradiente, più vigorosa diventa la corrente.

In periodi di transizione stagionale come l’autunno, fluttuazioni nella temperatura artica e tropicale possono accelerarla, rendendola più “zonale”, ovvero lineare e diretta, anziché ondulata e meandriforme.

Getto polare.
Ecco la corrente a getto polare raggiungere l'Europa occidentale a grande velocità, fino ad entrare sull'area del Mediterraneo ad inizio della prossima settimana.

Sostanzialmente l’intensificazione del getto polare sull’area euro-atlantica è prodotta dal forte gradiente termico orizzontale che si originerà fra l’area artica, dove avremo anomalie termiche negative, marcate sulla Groenlandia, con l’aria molto più calda in circolazione sul Nord Africa, dove invece si riscontrano valori sui +3°C rispetto le medie.

Di conseguenza, già domenica, il getto polare si spingerà più a sud sull’Europa occidentale, raggiungendo latitudini intorno ai 45-50°N, proprio sopra l’Italia.

Quali ripercussioni si vedranno in Italia?

L’intensificazione del flusso zonale avrà effetti a cascata sul tempo italiano, rompendo la monotonia di questi ultimi giorni, soprattutto sulle regioni del Centro-Nord.

Un getto più forte e diretto agisce come un “autostrada” per le perturbazioni atlantiche, spingendole rapidamente verso est senza deviazioni. Questo favorisce l’ingresso di aria umida e instabile dal Nord Atlantico.

In sintesi, il flusso zonale intensificato sblocca il pattern bloccato delle ultime settimane, passando da un’alta pressione statica a una circolazione dinamica e umida, con l’ingresso delle prime perturbazioni atlantiche verso il Nord.

Dove pioverà di più? Le regioni più colpite

Questa nuova situazione privilegerà le aree settentrionali e tirreniche, dove i fronti atlantici scaricheranno la maggior parte dell’umidità, sotto forma di piogge. Al Centro, regioni come la Toscana, Lazio e Umbria, vedranno delle nuove fasi piovose, con fenomeni più marcati sui rilievi appenninici e il versante tirrenico.

Sulle regioni meridionali, invece, l’irrompere delle correnti zonali potrebbe portare ad un calo della piovosità, con maggiori periodi miti e soleggiati. Ciò non vuol dire che mancheranno gli episodi di maltempo anche al Sud.

Anzi, in certi contesti, un getto polare molto intenso può amplificare le saccature verso latitudini più meridionali, trasportando vorticità e favorendo la formazione di ciclogenesi sui mari dell’Italia meridionale, capaci di apportare anche qui severe fasi di maltempo, con piogge, temporali e venti forti.