Meteo, il modello europeo: attenzione dopo il 12 ottobre, possibile vortice in arrivo la prossima settimana

Dopo il 12 ottobre la formazione di un anticiclone di blocco sul Nord Europa potrebbe esporre alcune aree dell'Italia ad intensi episodi di maltempo.
In questi giorni l’Italia si appresta a vivere un periodo relativamente tranquillo, con bel tempo e prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi, salvo il passaggio di qualche nube sparsa all’estremo Sud. Il clima diverrà molto mite, con valori anche prossimi ai +23°C, localmente +25°C.
Ma dalle ultime previsioni elaborate dal Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF), dal prossimo weekend si assisterà ad un radicale cambiamento, con la formazione di una depressione sui mari ad ovest della Penisola, che potrebbe influenzare negativamente il tempo della prossima settimana in gran parte del Paese.
Un’ottobrata classica sulle regioni del Centro-Nord
Fino al 12 ottobre, l'Italia vivrà un regime di alta pressione, che ripropone il classico schema dell'"ottobrata", quel clima caldo e quelle giornate soleggiate che fanno rimpiangere l'estate.
Questa fase è supportata da un flusso di aria mite e secca che scorre da sud-ovest, inibendo lo sviluppo di nubi cumuliformi. I più fortunati ne potranno approfittare per gli ultimi bagni al mare.

Ma come già anticipato prima, questa fase mite e soleggiata proseguirà almeno fino a venerdì 10 ottobre, quando dalla Sardegna e dalla Sicilia occidentale avanzeranno le prime nubi. Segno di un peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Attenzione alla data del 12 ottobre, si forma il blocco
Dalle ultime analisi del centro di calcolo europeo, ECMWF, da domenica 12 ottobre si assisterà a un importante cambiamento di scenario, con la formazione sul Nord Europa di un imponente anticiclone di blocco, alimentato da una grande quantità di calore proveniente dalle basse latitudini atlantiche.
Tale anticiclone di blocco agirà come uno scudo invalicabile per le perturbazioni atlantiche, deviate verso sud-est. I fronti atlantici, carichi di umidità e instabilità, non riusciranno a sfondare verso nord e si incuneeranno invece sul Mediterraneo centrale.

Secondo i modelli ECMWF questa deviazione favorirà la formazione di depressioni, incastrate fra Baleari, Algeria e Italia meridionale. Ciò rischia di apportare forti episodi di maltempo, concentrati su aree vulnerabili come Sardegna, Sicilia e i settori ionici peninsulari (Calabria, Basilicata e Puglia).
Perché si tratta di una configurazione pericolosa?
Quando vengono a crearsi queste situazioni la topografia gioca un ruolo chiave. I venti umidi da est-sudest, canalizzati dalla depressione dal basso Tirreno e dallo Ionio, si sollevano contro le catene montuose sarde e siciliane, generando precipitazioni orografiche estreme.
In questi casi, specie a ottobre, con i mari ancora caldi in superficie, il rischio di allagamenti, frane e isolamenti stradali è elevato, specialmente se il blocco persiste per 3-5 giorni. Ricordiamo eventi passati come l'alluvione in Sicilia del 2021.

Scenari simili potrebbero ripetersi la prossima settimana, con accumuli pluviometrici oltre i 200 mm in 48 ore. Al Nord e Centro-Tirrenico, invece, la coperta anticiclonica garantirà stabilità relativa, con temperature ancora miti.
Cosa ci aspetta per fine ottobre?
Dalle ultime tendenze di ECMWF, nella parte finale di ottobre, potrebbe persistere questo pattern, con blocchi anticiclonici verso la Scandinavia, favorendo aria fredda sull'Europa orientale e precipitazioni concentrate sull’Italia meridionale.
Complessivamente, il mese chiuderà con anomalie termiche neutre o leggermente positive al Nord, ma deficit idrico al Centro, esacerbato da un Atlantico meno ondulato, probabile effetto della Niña che limita i fronti classici.
Fine ottobre potrebbe vedere un rinforzo delle piogge ioniche, con rischio di ulteriori ondate, mentre il Nord potrebbe vedere ancora giornate più stabili e soleggiate.