Meteo, l'esperto Daniele Ingemi conferma: "fino a 1 metro di neve in arrivo sulle Alpi", ecco dove e quando

Il passaggio dell'intensa perturbazione atlantica causerà nevicate, anche abbondanti, sulle Alpi, con accumuli che potrebbero raggiungere o superare il metro di altezza in alcuni settori.

L’intensa perturbazione atlantica che sta per raggiungere l’Italia non causerà solo venti forti, piogge abbondanti, rovesci e temporali. Difatti, sulle Alpi, già dalle prossime ore sono previste nevicate, anche abbondanti, fino a quote relativamente basse.

Per le Alpi si tratterà del primo importante evento nevoso della stagione autunnale, tanto che in alcune aree delle Alpi occidentali, vicino i confini con Francia e Svizzera, si potranno registrare fino a oltre 1 metro di neve fresca, oltre i 2000 metri di altezza.

Le prime intense nevicate attese sulle Alpi occidentali

L’arrivo del fronte caldo di questo sistema frontale oceanico causerà le prime nevicate sulle Alpi occidentali, già dalle prossime ore. I primi fiocchi si vedranno in Valle d’Aosta e sulle Alpi Piemontesi in serata, con un progressivo calo della quota neve, fin dai 1300-1500 metri entro sera.

Fra la prossima notte e la giornata di domani, con l’evoluzione verso levante del sistema frontale, e la sua intensificazione, le precipitazioni nevose si estenderanno anche alle Alpi lombarde, sui rilievi del Trentino Alto Adige e fra Carnia e Cadore.

Nevicate Alpi.
L'intensa perturbazione atlantica attesa in Italia porterà anche forti nevicate sulle Alpi, con accumuli anche di oltre il metro di altezza su alcuni settori delle Alpi occidentali.

Qui inizialmente la quota neve sarà un po’ altina, fin dai 1800-2000 metri, anche se dalla seconda parte di giovedì 23 ottobre la quota neve potrebbe scendere in Lombardia.

Atteso fino a 1 metro di neve fresca

Ma gli accumuli più abbondanti si vedranno in quota, al di sopra dei 2000-2500 metri, dove la neve sarà persistente, almeno fino a venerdì 24 ottobre.

Entro la serata di venerdì in alcune aree delle Alpi occidentali, fra Ossola e Valle d’Aosta occidentale, vicino il confine francese, l’accumulo complessivo potrebbe raggiungere il metro di altezza.

I modelli matematici, da ECMWF a GFS, concordano su accumuli che potrebbero superare il metro di altezza, con picchi fino a 150 centimetri nelle conche più riparate e ventose. Ma tanta neve è attesa pure sui rilievi del Trentino, dell’Alto Adige, e fra Cadore e Carnia.

Da sottolineare pure come le nevicate saranno accompagnate da venti molto forti, dai quadranti occidentali, pronti a sferzare i crinali alpini con forza, creando autentiche tormente che renderanno il clima particolarmente ostile.

Effetti di queste nevicate

Se da un lato queste abbondanti precipitazioni nevose potrebbero accrescere i pericoli di slavine, dall’altro il manto nevoso fresco potrebbe consentire l’apertura anticipata di molti impianti sciistici invernali, rigenerando l'economia montana.

Generalmente per vedere l’apertura dei primi impianti invernali si deve aspettare fino alla parte finale di novembre. Ma queste nevicate abbondanti, previste nei prossimi giorni, potrebbero anticipare i tempi per molte piste.

Soprattutto quelle delle Alpi occidentali, fra Piemonte e Valle d’Aosta, dove sono attesi gli accumuli più consistenti, per la gioia di tutti gli appassionati della neve e degli sport invernali.