Oggi la neve a Roma, quando arriverà un nuovo impulso di aria fredda?

La neve a Roma resta un evento piuttosto raro e quando si verifica fa sempre parlare di se. La scorsa notte una configurazione piuttosto particolare ha favorito la formazione di rovesci nevosi che hanno imbiancato molte aree del Lazio compresa la quasi totalità dei quartieri della capitale ed il centro storico. A quando la prossima irruzione fredda in Italia?

Fontana di Trevi a Roma, uno dei monumenti più visitati
La neve nella notte imbianca Roma

La circolazione depressionaria che nella notte si è formata sul Tirreno, al largo delle coste laziali, portando la neve su Roma, si è spostata verso sud e continua in queste ore ad influenzare il tempo in Sardegna, su medio versante adriatico e al Sud con piogge in atto su versanti tirrenici di Sicilia e Calabria, Appennino Calabro-Lucano, Salento e medio versante Adriatico, mentre la neve per l'intera giornata ha interessato in maniera intermittente le zone interne Appenniniche del Centro-Sud.

Meteo, quando la prossima irruzione di aria fredda?

Martedì 18 gennaio un impulso di aria fredda proveniente dei Balcani determinerà un deciso rinforzo della ventilazione con Bora su alto Adriatico e Grecale prevalente sui mari che circondano la nostra Penisola, mentre le nostre due isole maggiori vedranno un peggioramento delle condizioni del tempo con possibili piogge e temperature in diminuzione. Un marcato calo termico è previsto anche sulle zone di montagna, sia sulle Alpi che in Appennino.


La tendenza per la giornata di mercoledì 19 gennaio vedrà un ulteriore abbassamento delle temperature, in particolare quelle diurne, mentre la neve potrebbe tornare fino a bassa quota su medio versante adriatico e al Sud.

Nei giorni successivi la caratteristica principale saranno questi impulsi di aria fredda ed instabile proveniente da est che determineranno una copertura nuvolosa piuttosto compatta su regioni adriatiche, isole maggiori e al Sud con frequenti piogge e nevicate a quote via via sempre più basse.

Meteo, le previsioni per i prossimi giorni

Le previsioni per i prossimi giorni vedono il ritorno dell’alta pressione che riporterà il bel tempo su gran parte del nostro Paese, in particolare il cielo si presenterà sereno con ampio soleggiamento su zone alpine e appenniniche, mentre in pianura non saranno rari banchi di nebbia che ridurranno la visibilità a poche decine di metri.

La giornata di domani giovedì 13 gennaio sarà caratterizzata da tempo stabile in prevalenza soleggiato su gran parte del Paese, le uniche nubi le ritroveremo su Abruzzo e Molise e sui versanti orientali dell’Appennino Calabro-Lucano, queste zone saranno ancora spazzate da fresche correnti di Grecale che raggiungeranno anche la Sicilia con il rischio di brevi piovaschi su Palermitano, Trapanese e settori tirrenici dell’isola.

Venerdì 14 gennaio la la situazione cambierà di poco, gli ampi rasserenamenti favoriranno un sensibile abbassamento delle temperature minime sulle pianure del Nord e le vallate interne del centro Italia con valori notturni al di sotto dello zero, mentre durante il giorno a partire da ovest le temperature inizieranno a salire, mentre Adriatico e Ionio saranno spazzate dal Maestrale che accentuerà la sensazione di freddo percepita.

Meteo, quando la prossima irruzione di aria fredda?

Le previsioni meteo per sabato 15 gennaio vedono protagonista l’alta pressione mentre saranno ancora attive le correnti fresche di Tramontana su basso Adriatico, Ionio e canale di Sicilia. Il cielo si presenterà sereno poco nuvoloso da Nord a Sud, con locali addensamenti sul versante tirrenico della Sicilia e in parte su settori meridionali della Calabria, calma piatta al Nord dove banchi di nebbia potrebbero formarsi dopo il tramonto sulla Pianura Padana.

Domenica 16 gennaio avremo un ulteriore attenuazione dei venti al Sud, mentre nubi basse, foschie e banchi di nebbia ridurranno la visibilità su Pianura Padana e conche interne del Centro, in particolare durante le ore più fredde della giornata. Sarà una domenica soleggiata sull’Appennino centro-meridionale mentre velature del cielo interesseranno le Alpi senza apportare fenomeni significativi.