Novembre porta la svolta con pioggia, freddo e neve: è solo una parentesi?

La perturbazione in arrivo sarà seguita da aria più fredda, di origine polare marittima, che oltre a determinare un brusco calo delle temperature porterà le prime nevicate a bassa quota fra Alpi e Appennini.

Sulle Alpi tornerà la neve fresca fin dai 1500 metri di altezza nei prossimi giorni

Con l’arrivo di novembre finalmente si torna a un periodo di normalità climatica, dopo la grande anomalia che ha caratterizzato buona parte del mese di ottobre. Come confermato dai principali modelli matematici nei prossimi giorni assisteremo a un importante cambio di circolazione, con l’arrivo di masse d’aria decisamente più fresche e umide, dal nord Atlantico, in grado di far abbassare le temperature un po’ su tutte le nostre regioni.

Una parte di quest’aria fredda, di origine polare marittima, attraverso la valle del Rodano, raggiungerà il bacino del Mediterraneo, evolvendo in una circolazione depressionaria che nel prossimo weekend apporterà condizioni di maltempo su buona parte delle nostre regioni, a suon di piogge, ma anche rovesci e temporali. In montagna, invece, tornerà a cadere la neve fresca, con imbiancate anche al di sotto dei 1500 metri sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale. Insomma, piccoli segnali di normalità, per la stagione autunnale.

Il 2 novembre un primo peggioramento al nord

Già domani, mercoledì 2 novembre 2022, un primo peggioramento andrà a coinvolgere le regioni più settentrionali, dove sopraggiungerà dell’aria più fresca, ma soprattutto umida, che oltre a determinare un aumento della nuvolosità, produrrà pure delle deboli piogge sparse sulle regioni del centro-nord.

Soprattutto fra Liguria e alta Toscana ci sarà il rischio di vedere qualche pioggia un po’ più intensa, a ridosso dell’area costiera. Sul resto del Paese, a parte un aumento della nuvolosità alta e stratificata e una graduale diminuzione delle temperature, non sono previsti cambiamenti di rilievo.

Attenzione al peggioramento di giovedì 3

Nella giornata di giovedì 3 novembre si farà strada un peggioramento più importante, per il transito del ramo freddo di un sistema frontale oceanico che porterà piogge e rovesci, da sparsi a diffusi, con successiva intensificazione dei fenomeni dalla sera. Non si potranno escludere pure dei temporali, inizialmente fra il nord-ovest, la Liguria e in seguito le coste del medio-alto Tirreno, con coinvolgimento anche della Sardegna e dell’Emilia-Romagna.

Questo fronte, già venerdì 4 novembre, scivolerà velocemente verso il basso Tirreno e il centro-sud, portando anche qui delle piogge e dei rovesci, anche di stampo temporalesco, con fenomeni temporaleschi, anche di moderata e di forte intensità, lungo le coste del basso Tirreno.

I fenomeni, inoltre, saranno accompagnati anche da forti raffiche di vento e da una intensa attività elettrica. Non si potranno escludere anche brevi e locali grandinate, nelle zone direttamente investite dai temporali.

Sabato 5 novembre rimarrà ancora un po' di residua instabilità sulle coste del basso Tirreno e al sud, con qualche locale rovescio. Sul resto del Paese il ritorno dell'alta pressione ripristinerà condizioni di tempo stabile e soleggiato un po' ovunque.

Sabato 5 novembre rimarrà ancora un po' di residua instabilità sulle coste del basso Tirreno e al sud, con qualche locale rovescio. Sul resto del Paese il ritorno dell'alta pressione ripristinerà condizioni di tempo stabile e soleggiato un po' ovunque.

Torna la neve sui monti

L’elemento saliente di questo peggioramento sarà rappresentato non solo dal calo termico, reso ancora più sensibile dall’intensa anomalia termica positiva che ha caratterizzato le ultime settimane, ma anche dal ritorno della neve fresca sui nostri monti, anche al di sotto dei 1500 metri sulle Alpi. Localmente, come sulle Alpi centro-occidentali, qualche spruzzata di neve si potrà vedere pure più in basso, fino a 1300-1400 metri.

Ma un po’ di neve si vedrà pure sulle vette più importanti dell’Appennino centro-settentrionale, tuttora completamente spoglio di neve, fin dalle altissime quote. Qualche fiocco di neve si potrà vedere fin dai 1500-1600 metri, come sull’Appennino Emiliano. Anche questo un timidissimo segnale di normalità.

Sensibile rinforzo dei venti

Fra giovedì 3 e venerdì 4 novembre assisteremo pure ad un sensibile rinforzo dei venti sui mari che circondano la Penisola, per l’isolamento di un minimo depressionario che produrrà un sensibile rinforzo dei venti su tutti i mari.

Sostenuti, a tratti forti, venti di libeccio spireranno fra il mar Ligure e l’alto Tirreno, con raffiche capaci di sfondare la soglia dei 70-80 km/h. Nella seconda parte di venerdì 4 novembre, con l’allontanamento della depressione sull’Adriatico, subentreranno intensi e più freschi venti di maestrale che sferzeranno la Sardegna e il bacino tirrenico, fino all’estremo sud. Sull’alto Adriatico tornerà di scena la bora, con raffiche anche intense.

I mari di conseguenza passeranno da mossi a molto mossi, fino a localmente agitato venerdì il mar Ligure a largo e il basso Tirreno a largo fra venerdì sera e la mattinata di sabato 5. Molto mosso, con intense risacche sui litorali di Veneto, Romagna e Marche, pure l’alto Adriatico.