Meteo: prove d’autunno al nord, ricordi d’estate al sud

Sono tornati temporali al nord e non sono mancati i danni, mentre al sud assistiamo a una breve ondata di caldo tardivo. Ora andiamo verso l’autunno astronomico, vediamo se si porterà dietro anche le cosiddette tempeste equinoziali. Come sarà ottobre?

Un aereo in preparazione per il decollo (foto di repertorio). Si nota un forte temporale. Si osserva il fulmine, il muro di pioggia e la traccia di un downburst. Queste condizioni possono innsercare il pericoloso fenomeno del wind shear, un repentino cambio di direzione del vento insidioso in decollo e atterraggio. Condizioni simili si sono avute ieri a Milano Malpensa.

Puntuali sono arrivati i previsti temporali, ma al solito i fenomeni si sono presentati intensi o forse perfino estremi. Notevole il nubifragio che ha colpito l’aeroporto di Milano Malpensa giovedì pomeriggio. L’apposito messaggio METAR alle ore 16:20Z (18:20 locali) segnalava velocità del vento a 78 km/h, con raffiche fino a 98 km/h, cumulonembi con base a 500 piedi, visibilità in pista 450 m e soprattutto presenza del pericoloso fenomeno del wind shear.

Il maltempo ha colpito un po’ tutta la Lombardia e il crinale Appenninico fra Liguria, Toscana ed Emilia, dove si sono scaricate piogge fino a 180 mm in 24 ore. Sono i segni dell’autunno che tenta di entrare, ma ancora non fa freddo autunnale ed anzi al sud è ancora piena estate, con massime ieri fino a 34-36°C.

Situazione sinottica

Nelle mappe in superficie osserviamo un massimo di alta pressione di 1030 hPa sulla Finlandia, dove ci sono i primi assaggi di inverno, e l’anticiclone delle Azzorre esteso dal Labrador alle coste europee Atlantiche. Fra i due sistemi, trovano spazio onde perturbate atlantiche più definibili in base alla topografia in quota. A 500 hPa si nota infatti il susseguirsi di saccature ad onda corta, intervallate da promontori o selle. Un’onda piuttosto marcata transiterà nelle prossime 48-72 ore. Fra domenica e lunedì irrompe l’isoterma -15°C a 500 hPA, e una goccia fredda di -20°C passerà sulle Alpi.

Fra domenica e lunedì irrompe l’isoterma -15°C a 500 hPA, e una goccia fredda di -20°C passerà sulle Alpi.

Per opposto le correnti da SW portano aria anche molto calda per la stagione al sud, dove si riscontra l’isoterma +20C° a 850 hPa sulla Sicilia e regioni più meridionali.

Sabato altri rovesci a nordovest

Tempo instabile al nord, con nubi più addensate al nordovest interessato da rovesci irregolari. Piogge e temporali si concentreranno principalmente sulla Liguria di levante, Emilia occidentale e zone alpine fra Piemonte e Lombardia. Tempo variabile al nordest, con rovesci nel pomeriggio in Veneto e lungo l’Appennino e occasionalmente limitrofa pianura emiliana.

Al centro variabilità e qualche piovasco su zone interne della Toscana con piogge a tratti più forti in alta Versilia. Qualche pioggia anche fra Umbria e Marche, per il resto, inclusa Sardegna, sereno variabile. Temperature massime al centro e in molte zone del nord sui 26-28°C, insomma ancora non fa freddo. Al sud addirittura ondata di caldo tardiva, con 32-34°C fra Calabria e Puglia nonché in Sicilia; nel catanese anche 36-38°C.

Domenica perturbata al nord

Domenica di maltempo di fine estate al nord, con piogge e temporali che transito da ovest ad est. Ancora una volta si rischiano nubifragi. Le zone più a rischio sono al solito la Liguria, alta Lombardia, Appennino tosco Emiliano e dal pomeriggio sera anche il nordest. Sulle Alpi si abbassa il limite delle nevicate e la neve potrebbe depositarsi oltre i 2200-2400 m.

Sulle Alpi si abbassa il limite delle nevicate e la neve potrebbe depositarsi oltre i 2200-2400 m.

Al centro forti temporali al mattino sull’alta Toscana e quindi in spostamento all’interno e verso l’Umbria, rovesci arrivano anche nel Lazio e nel nord Sardegna. Al sud qualche scroscio a sera sulla Campania, per il resto ancora giornata estiva, ma con cielo più nuvoloso, sia per nubi alte che per polvere sahariana.

Da lunedì variabile e fresco

Tempo molto variabile da lunedì, sembrerà più tarda primavera che autunno. Fasi e zone di sole si alterneranno a nubi, piovaschi e temporali. Lunedì qualche piovasco si potrà avere lungo la dorsale appenninica settentrionale e le prealpi. Martedì più instabile al nordovest, qualche pioggia anche in Emilia Romagna, nonché temporali in Sardegna.

Mercoledì i rovesci temporaleschi sembrano più probabili su ponente ligure, Toscana meridionale, Lazio e sud della Sardegna, ed anche in Abruzzo, precedentemente spesso in ombra pluviometrica. Sostanzialmente asciutto al sud, con temperature ancora estive, sui 28-30°C. Al nord invece inizia a rinfrescarsi, con massime sui 25-26°C lunedì e poi in calo a 23-24°C.

Nuova perturbazione il 24-26 settembre

Dopo una tregua giovedì, l’ultimo fine settimana di settembre sarà probabilmente interessato da una forte perturbazione al nord e anche al centro, meno interessato invece il sud, anche se qualche temporale potrà transitare. Per ora non riusciamo a dare dettaglio, stante anche le incertezze modellistiche. Non è chiaro in particolare se irromperà anche aria fredda sulle Alpi, quasi da anticipo di inverno, ipotesi che si alterna fra i modelli ma che vede ancora ampio margine di incertezza.

E ottobre?

Le tendenze substagionali ECMWF indicano nel periodo 27 settembre – 4 ottobre temperature sopra la media col passaggio di veloci onde perturbate al nord e al centro, con piogge nel complesso nella media. Sebbene non individuali ora, questa situazione potrebbe però portare anche episodi intensi. Piogge inferiori alla media invece sembrano caratterizzare le regioni meridionali.

Azzardando oltre, simile la situazione anche fin verso metà ottobre, con temperature in genere sopra la media, ma dato l’avanzare della stagione, l’aria se non altro per ragioni astronomiche sarà sempre più autunnale.