Il nord Italia si prepara a nuovi temporali violenti mentre al sud ancora caldo estremo: quando cambia il tempo?

Temporali violenti al nord, caldo estremo al sud: dal rischio grandine di grosse dimensione ai 44-46°C della Sicilia, tutti i dettagli in diretta meteo. Quanto durerà questa situazione estrema?

forte temporale con chiari segni di downburst e grandine

Temperature straordinariamente alte ieri in Sicilia, Sigonella la stazione meteo più calda d’Italia con ben 44°C, ma a Paternò il termometro è arrivato addirittura a 46.4°C. In Calabria e Sardegna punte di 42°C nelle stazioni sinottiche, prossima ai 40°C la Puglia. Molto caldo anche al centro e perfino al nord, dove nonostante i temporali intensi di sabato i termometri sono già tornati a 34-36°C in molte zone.

Nelle prossime ore avremo una situazione anomala ed estrema per motivi opposti. Al nord irromperà aria fredda, con isoterma di -15°C a 500 hPa fin quasi al centro Italia. Questo potrà provocare temporali molto intensi martedì sulle Alpi e in pianura padana, soprattutto a nord del Po ma a tratti anche nelle zone a sud del grande fiume.

Nuovamente alto il rischio di grandine di grosse dimensione e downburst. Qualche temporale potrebbe formarsi anche al centro, specie fra bassa Toscana e nord del Lazio. In Sardegna compare del maestrale che inizierà a far diminuire le temperature. Mercoledì sulle Alpi si avrà anche una scenografica comparsa di neve sulla parte alta dei ghiacciai, fatto normale in estate che non deve indurre a sminuire l’emergenza climatica.

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Al sud momentaneamente in Sicilia si avrà una accentuazione del caldo martedì, con temperature di 44-46°C non solo le zone interne ma anche le città di mare, a seconda degli effetti orografici dei venti da SW o da scirocco.

Finalmente poi a metà settimana avremo una relativa rinfrescata al nord e parzialmente anche al centro, come potete vedere consultando le temperature resta piena estate, ma su valori più consoni alla stagione.

Per qualche giorno il tempo sarà stabile e soleggiato anche sulle Alpi, poi qualcosa potrebbe cambiare ai primi di agosto, ma è ancora troppo incerto per parlarne.