Un super anticiclone domina l'Italia: si fermano le piogge, peggiora la qualità dell'aria in queste 6 regioni

L’alta pressione si è ormai consolidata sul Mediterraneo, portando stabilità e cieli più tranquilli. Una fase destinata a durare, con il possibile peggioramento della qualità dell’aria su molte regioni italiane nei prossimi giorni.
Eccola, dunque, la protagonista di cui parlavamo da giorni. L’alta pressione ha conquistato il Mediterraneo e si è imposta sulla nostra Penisola, spingendo via l’ultima perturbazione che aveva portato maltempo soprattutto al Centro-Sud.
I modelli, infatti, parlano chiaro: l’anticiclone resterà saldo per tutta la settimana, e potrebbe persino prolungare la sua presenza oltre il weekend.
Un’evoluzione che fino a poco tempo fa non era così scontata, soprattutto perché inizialmente per Santa Lucia (13 dicembre) si intravedeva la possibilità di un impulso perturbato capace di “rompere” la cupola anticiclonica almeno al Nord. Ma oggi questa ipotesi appare sempre più remota.
Ed è qui che nasce la preoccupazione. L’autunno aveva retto bene, regalandoci piogge importanti e diffuse; ma ora, a stagione invernale iniziata (1° dicembre dal punto di vista meteorologico), dell’inverno non c’è ancora traccia. E cresce il timore di assistere all’ennesimo “inverno senza inverno”.
Temperature in aumento, impenna lo zero termico
Un timore giustificato anche dal quadro termico: le temperature saranno insolitamente elevate per il periodo, con valori massimi al Nord che supereranno i 10°C, segnando un’anomalia di +5°C rispetto alla media climatica 1991-2020. Un eccesso termico che amplifica la portata di questo episodio anticiclonico.
Situazione critica anche in montagna: lo zero termico volerà fino a 3000-3500 metri, quando in questo periodo dovrebbe oscillare attorno ai 1000-1500 metri. Un dato che, da solo, descrive perfettamente la portata di questa fase anomala.
Pessima qualità dell'aria su sei regioni
Sul fronte del tempo quotidiano, c’è poco da dire: settimana stabile, soleggiata e senza fenomeni per tutta l’Italia, con ventilazione debole o assente. Proprio l’assenza di vento favorirà nebbie, foschie e ristagno di inquinanti, specie nelle ore più fredde.

E l’impatto sulla qualità dell’aria sarà pesante. La Pianura Padana vivrà un intenso peggioramento dello smog, con valori elevati di particolato fine. Milano potrà raggiungere i 105 µg/m³, Verona 99 µg/m³, Venezia 82 µg/m³.
Anche il Centro-Sud non sarà immune: Napoli e Roma potranno toccare valori attorno ai 62 µg/m³.
Insomma, l'anticiclone porterà con sé parecchi effetti tutt’altro che trascurabili: assenza di piogge, anomalie termiche, inquinamento in aumento e un inverno che, per ora, resta solo sulla carta.