Ventoso addio alla tempesta Ciaràn: la prossima settimana il tempo in Italia si stabilizza o arriva l'inverno?

Si allontana con una lunga scia di danni in Europa e in Italia la violenta tempesta Ciaràn. Un'altra perturbazione arriva però domenica, ecco i suoi effetti. L'Atlantico la prossima settimana si attenuerà ma solo temporaneamente, sorprese fredde a metà mese?

La Tempesta Ciaràn ha portato venti da uragano in Bretagna: Pointe du Raz: 207 km/h Ile de Batz: 195 km/h Pointe Saint-Mathieu: 193 km/h

Ci sta rapidamente lasciando la lunga perturbazione portata dalla tempesta Ciaràn. Gli impatti sono stati notevoli, anche drammatici in Toscana, come approfondiamo in altri articoli per gli aspetti di cronaca. Riportiamo qui alcuni dati pluviometrici. A Vaiano (PO) il pluviometro della Regione ire ha raccolto 187.6 mm, quasi tutti caduti in 3 ore. 143. Mm a Firenzuola (FI)169 mm a La Ferruccia - Agliana (PT). Piogge intense anche nel livornese, con 167.2 mm a Collesalvetti. La stella cella temporalesca autorigenerante ha messo in crisi i fiumi della Romagna già colpita dall’alluvione di maggio. 189 mm di pioggia ieri a Barco, 172.6 mm a Palazzuolo sul Senio per citare alcuni dati.

Oggi ancora l’Italia sarà spazzata da venti forti, con burrasche e mareggiate sulle coste. Ancora piogge e temporali nell’alta Toscana, fra Lazio e Campania, nevicate oltre i 1700-1800 m in Appennino centrale, seguite attentamente il radar meteo per i dettagli evolutivi. Andiamo invece a vedere come evolverà il tempo nei prossimi giorni nonché la prossima settimana.

Weekend con altra perturbazione atlantica

Sabato mattina variabilità al nord e al centro, temporali al sud settore tirrenico in particolare, con capovolgimento della situazione nel pomeriggio. Arriva infatti di gran carriera un nuovo fronte e la sequenza è quasi una fotocopia delle precedenti perturbazioni. Nuove piogge e rovesci a partire dal nordovest, con neve su tutte le Alpi oltre i 1300-1500 m, le valli si vestono di bianco! Al centro sud appunto instabile, con qualche rovescio ma irregolare e locale, tanto vento da libeccio sul Tirreno e Sardegna. Dopo le piogge del mattino migliora in Sicilia.

Domenica mattina ultime precipitazioni al nord poi pomeriggio di variabilità ventosa. Aria più fresca di origine ma l’ingresso di venti da NW con foehn Alpino porterà le massime anche a 18-20°C. Niente gelate, non si parli di freddo insomma!

Al centro e Sardegna rovesci sempre al mattino, anche organizzati e con temporali, poi vento forte di ponente e in parte maestrale con miglioramento. Anche al sud dopo una mattinata instabile la sventagliata porta anche schiarite ampie. Temperature non certo basse, 20-23°C al centro, 22.24°C in Sardegna e al sud, fino a 25-27°C in Sicilia. Aria relativamente fresca ma non invernale di sera e mattina.

Inizio settimana più stabile

I primi giorni della settimana, da lunedì 6 a mercoledì 8 novembre, risulteranno variabili con ampie schiarite e ventilazione sostenuta. Nevicate sul settore di confine centro occidentale delle Alpi, e qualche pioggia a tratti in alta toscana, Appennino centrale e zone interne del sud. Flessione delle temperature, che però restano in genere sopra la media stagionale.

L’aria fredda entra solo in quota, di tipo polare marittimo, più freddo dunque in montagna ma nei bassi strati avrà scarsa influenza e non vi sono situazioni di reale freddo o di prime brinate.

Nuova perturbazione a metà settimana, dalla mappa ECMWF oltre al consueto copione di precipitazioni in movimento da NW a NE si nota la neve su tutte la Alpi, anche a quote di 1000 m circa.

Nuova perturbazione fra giovedì e venerdì, più freddo

Fra il 9 e 10 novembre nell’ambito del flusso perturbato Atlantico si accentuerà una saccatura con ingresso stavolta di masse d’aria tardo autunnali, calo dello zero termico anche a 1300 m sulle Alpi e 1500 m in Appennino, così nella fase perturbata di giovedì e venerdì oltre alle consuete piogge e temporali anche diffusi al nord le Alpi potrebbero ricevere una bella nevicata anche da 1000 m in su, localmente anche 700-800 m. Probabile anche la prima imbiancata a quote di media montagna in Appennino ligure e Tosco-emiliano. La lunga perturbazione, estesa in longitudine, porterà rovesci temporaleschi anche al centro, al sud, Sardegna e in parte anche Sicilia.

Calo più marcato delle temperature, di fatto l’aria fredda però non farà altro che portarle nella media stagionale o ancora a tratti leggermente al di sopra.

Secondo weekend di novembre: estate di San Martino o primi freddi?

Sabato 11 e domenica 12 novembre permarrà un tempo instabile a tratti perturbato nei versanti Tirrenici e in quelli Adriatici, con rovesci e precipitazioni in esaurimento domenica. Più variabile al nordovest mentre al nordest possibile ritornante da est, che potrebbe portare nevicate in Appennino di est Emilia e Romagna. Neve anche in quello centrale, a quote di 1000-1200 m.

Già le temperature specie al nord, possibili prime brinale al nordovest, e massime spesso a 1 cifra ovvero sotto ai 10°C. Rinfrescata decisa anche al centro sud.

Più freddo a metà mese?

In vista della seconda metà di novembre gradualmente masse d’aria più fredde sembrano prendere il sopravvento, in parte per questione astronomica, con le giornate più corte si raffredda l’intero continente, in parte per la disposizione dei centri barici che sembrano tali, con un promontorio anticiclonico dall’Atlantico verso l’Artico, di portare aria più invernale da quelle latitudini. Vi è l’ipotesi di una perturbazione attorno al 14-15 novembre accompagnata da marcato calo delle temperature, se confermata potrebbe portare neve a quote collinari al nord e sulle montagne del centro. Per ora non sembrano esserci presupposti di neve in pianura, ma non sarebbe una novità, è capitato sovente di avere bianche sorprese a basse quote nel corso di novembre. Seguiteci per aggiornamenti e dettagli.