Novembre: il mese delle bianche sorprese. Quando aspettarsi la prima neve in Italia?

Novembre si avvicina e spesso vi bussa alle porte l’inverno. Ecco quando la neve ha fatto la sua comparsa in anticipo sulle Alpi e anche in pianura. La tendenza per questa settimana vede dominare aria mite. Quando arriveranno le prime vere nevicate a bassa quota?

Prima timida nevicata novembrina in una valle Alpina. Quando arriverà la prima neve?

Si avvicina novembre, un mese che sul calendario è autunnale ma che non di rado ha visto anticipi di inverno con nevicate non solo su Alpi e Appennino, ma anche in pianura al nord. Nel frattempo ottobre si appresta a concludersi con frequenti passaggi perturbati, ma dominati da correnti miti atlantiche o perfino, al sud, calde nord africane.

Ciò nonostante la voglia di neve incalza. La comparsa della prima neve vera, ovvero in grado di formare il manto nevoso nelle valle alpine, è attesa con impazienza dagli amanti degli sport invernali.

La sorpresa della neve in pianura se da un lato crea disagi, è vista come Dama bianca da tanti meteo appassionati e non solo. Proviamo dunque a scrutare la climatologia e le mappe meteo per capire quando potrebbe arrivare la prima neve.

Neve a novembre, cosa dice la climatologia storica?

Nelle Alpi, l'arrivo della neve a novembre e anche a fine ottobre è un evento piuttosto comune. Ad esempio, nel mese di ottobre del 2020, e a inizio novembre 2022. Tuttavia, spesso questa neve precoce è effimera, le vere nevicate con formazione di manto permanente solitamente arrivano solitamente a fine novembre o anche a dicembre.

Ma la vera curiosità sta nell'evento della neve in pianura, specialmente nel nord; in ottobre però le nevicate con accumulo al suolo durante il mese di ottobre sono estremamente rare.

Un'eccezione degna di nota si è verificata a Torino il 27 ottobre 1979, quando una sorprendente nevicata ha imbiancato la città con uno strato di 5 centimetri di neve al suolo. Altra data storica da ricordare è il 3-4 novembre 1980, quando una significativa nevicata ha colpito l'Emilia-Romagna, con fiocchi fugaci al nordovest.

Più recentemente, il 13 novembre 2017, una nevicata precoce in pianura ha sorpreso nuovamente a Bologna, con precipitazioni nevose a quote basse anche in Appennino centrale. Relativamente frequenti invece nevicate precoci in pianura a fine novembre, come dice il detto A San Clemente l'inverno mette il dente. Se ne ricordano nel 1977, 1978, 1988, 1999, 2005, 2008 tanto per fare alcuni esempio.

Settimana perturbata: nevicherà sulle Alpi?

Nei primi giorni di questa settimana le correnti meridionali innalzeranno lo zero termico a 3000-3200 metri nelle Alpi occidentali e anche 3500-3600 m al nordest. Non è una situazione buona per i ghiacciai, tanto che ancora sono in dubbio le prime gare di coppa del Mondo di Sci in programma a Cervinia.

Con la perturbazione attesa martedì-mercoledì non è atteso un vero ingresso di aria fredda. Nella fase perturbata la quota neve si abbasserà, ma difficilmente i fiocchi di neve arriveranno sotto a 2300-2500 m. Nell’Appennino e a maggior ragione in pianura, sarà solo pioggia o temporali.

Anche per il resto della settimana non sussistono condizioni favorevoli a nevicate nelle valli alpine.

Mappa della neve cumulata prevista dal modello ECMWF nei prossimi 10 giorni. Neve si avrà solo a quote alte nella cresta di confine.

Fine ottobre e primi novembre: timide imbiancate dei passi alpini?

Fra il 31 ottobre e il primo novembre, ovvero a cavallo fra Halloween e Ognissanti, una nuova perturbazione transiterà e le temperature sembrano abbassarsi, con isoterma di circa +5°C a 850 hPa che entra nelle Alpi.

Queste condizioni dovrebbero portare nevicate sulle Alpi attorno ai 2000 m, sui passi alpini potrebbe servire l’equipaggiamento invernale e i ghiacciai dovrebbero finalmente essere coperti dalla prima neve stagionale. Qualche fiocco in queste condizioni è ipotizzabile anche nelle valli alpine più alte, ma pare presto per la prima formazione del manto nevoso.

In Appennino eventuali nevicate riguarderanno solo la parte più alta delle montagne dell’Abruzzo. Qualche speranza di abbassamento della quota neve è poi ipotizzabile attorno al 3-4 novembre, ma parliamo di probabilità ancora medio basse e relative sempre a quote di media alta montagna.

Cosa dicono le tendenze substagionali per novembre?

Questi nuovi prodotti ECMWF sono molto migliorati ultimamente, e consentono di inquadrare le varie settimane a venire per oltre un mese. Indicano l’andamento delle correnti in quota e l’anomalia termica e pluviometrica, ma non sono in grado di prevedere i singoli episodi.

Da queste mappe si delinea per la settimana 6-13 novembre un periodo di temperature sopra la media al centro sud, prossime alla media stagionale al nord, incerto il segnale della tendenza delle precipitazioni. Il transito ipotetico di qualche perturbazione lascia sperare qualche nevicata sulle Alpi, ma sempre a quote non basse. Non sembrano presenti condizioni da afflussi importanti di aria fredda.

Fine novembre e primi dicembre invece propendono per condizioni di temperature sopra la media e presenza di anticicloni. Scarse dunque in queste situazioni le speranze di nevicate precoci.

E l’inverno?

Abbiamo consultato le mappe mensili e stagionali, ma ritenendole non idonee a stabilire se una singola perturbazione porti neve magari anche a bassa quota, preferiamo non sbilanciarci.

Meglio tenere la speranza di cambiamenti repentini di circolazione, in un periodo di anomalie climatiche ricorrenti non di rado onde perturbate fredde hanno portato improvvise imbiancate anche a quote basse. Seguiteci e, perché no, gustiamoci la sorpresa di una eventuale copiosa nevicata precoce!