La Meridiana di Santa Maria degli Angeli a Roma

A Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, si trova una Meridiana costruita all’inizio del 1700 dall’astronomo Bianchini su incarico del papa Clemente XI: fino al 1846 è stato l'orologio solare dei romani.

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La meridiana di Santa Maria degli Angeli a Roma.

Entrando nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri situata in Piazza della Repubblica a Roma, sul pavimento del transetto destro si trova la Meridiana costruita all’inizio del 1700 dall’astronomo e matematico F. Bianchini su incarico del papa Clemente XI. Lo scopo della meridiana era quello di verificare e eventualmente perfezionare la Riforma gregoriana al calendario di Giulio Cesare.

Tale riforma si era resa necessaria per eliminare l’anticipo dell’equinozio di primavera che nel XVI secolo ammontava a dieci giorni. Era il 1582 e nel mese di ottobre in seguito alla riforma furono soppressi dieci giorni.

L’importanza dell’equinozio di primavera, fissato al 21 marzo dal Concilio di Nicea del 325, per la Chiesa cattolica è legato alla determinazione della data della Pasqua.

La meridiana

La Meridiana è una linea di bronzo di circa circa 45 m incastonata in una fascia di marmo. Ricalca un breve tratto di uno degli infiniti meridiani che uniscono idealmente i poli Nord e Sud.

A destra della linea sono rappresentati con intarsi marmorei i segni zodiacali delle costellazioni estive e autunnali; a sinistra quelli delle costellazioni invernali e primaverili.

La luce del Sole penetra per il foro al centro dello stemma araldico di papa Clemente XI posto a 23,34 m di altezza e durante l’anno, al mezzogiorno solare, percorre tutta la linea partendo dal Cancro (solstizio d’estate) per arrivare al Capricorno (solstizio d’inverno) per poi tornare indietro.

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L'ingresso della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, dove si trova la meridiana.

Solstizi ed equinozi

In un anno ogni punto della Meridiana è illuminato due volte. In questo percorso la macchia solare ellittica non è sempre uguale ma varia, nel suo asse maggiore, dai 21 cm al Solstizio estivo ai 111 cm di quello invernale, passando per i 34 cm dei due equinozi.

La meridiana permette anche di evidenziare fenomeni che avvengono nell’arco dei secoli come la variazione dell’obliquità dell’Eclittica, cioè la variazione dell’angolo tra il piano nel quale apparentemente si muove il Sole e l’Equatore celeste, proiezione dell’Equatore terrestre sulla volta celeste.

Tale angolo ha una variazione periodica fra 22°06’ e 24°30’ in circa 41 mila anni. Ciò significa che la distanza fra la macchia di luce nel Solstizio d’estate e quella nel Solstizio d’inverno non è costante. Grazie alla Meridiana è stato possibile evidenziare che in tre secoli c’è stato un accorciamento del percorso del Sole di circa 10 cm.

Fino al 1846, l'orologio di Roma

Una targa posizionata nella Basilica ricorda che fino al 1846, quando è stato deciso di introdurre l'uso del cannone del Gianicolo per annunciare il mezzodì, la Meridiana è stata l'orologio solare di Roma: serviva a regolare gli orologi della città.