Biodiversità, è in corso la sesta estinzione di massa sul nostro pianeta

Una delle conseguenze dei cambiamenti climatici innescati dall'attività umana è la perdita di biodiversità sul nostro pianeta: stiamo causando la sesta estinzione di massa. E le conseguenze saranno catastrofiche anche per noi.

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La scomparsa degli insetti impollinatori per le attività umane è uno degli aspetti della perdita di biodiversità.

Quando si parla degli effetti dell'attività umana sul pianeta Terra ci si concentra sul riscaldamento globale: innalzamento del livello dei mari per lo scioglimento delle calotte glaciali, desertificazione, eventi meteo estremi. Spesso va in secondo piano (ma non a ragione) un'altra gravissima conseguenze delle attività umane sul nostro pianeta: la perdita di biodiversità. La biodiversità, o diversità biologica, come dice il termine indica l'enorme varietà di specie viventi della Terra. Animali, piante, microrganismi. Le specie conosciute sono quasi 2 milioni ma si stima che sul pianeta ne esistano molte di più.

La sesta estinzione di massa: per colpa delle attività umane

Ormai da decenni gli scienziati mettono in guardia sull'enorme riduzione di biodiversità che si sta vivendo sulla Terra. Ogni anno scompaiono migliaia di specie viventi, a un ritmo sempre più accelerato. Ci troviamo nel pieno della sesta estinzione di massa della storia del pianeta, l'ultima fu quella dei dinosauri (e di tante altre specie), 65 milioni di anni fa. Questa ultima però, sta avvenendo a una rapidità mai registrata prima, ed è causata da noi, dalla nostra attività. Non si tratta solo di un dato preoccupante ma di una vera e propria catastrofe.


Questa enorme riduzione di biodiversità è causata dalle attività umane. Prima di tutto dal riscaldamento globale accelerato, che non lascia tempo alle specie di adattarsi a un clima in rapidissima trasformazione. Ma a causare questa estinzione di massa sono anche i pesticidi, largamente utilizzati nell'agricoltura intensiva (stanno causando per esempio la scomparsa degli insetti impollinatori), la trasformazione massiccia degli ambienti, basti pensare all'enorme stravolgimento causato da nuove infrastrutture, dighe, industrie, centri urbani.

Le conseguenze della perdita di biodiversità

La perdita di biodiversità ha conseguenze enormi. Una maggior biodiversità garantisce la funzionalità degli ecosistemi e rende meno probabile l'estinzione di altre specie in casi di eventi ambientali critici. Dal punto di vista nostro (dell'essere umano) garantisce un'elevata disponibilità di prodotti alimentari e la presenza di ambienti variegati. Non è un caso se la FAO, L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ha lanciato poche settimane fa l'allarme sulle conseguenze della perdita di biodiversità per l'alimentazione. L'estinzione di migliaia di specie vegetali porterà ad una drastica riduzione della disponibilità di cibo per gli umani, oltre a esporci a enormi rischi. In sintesi, il sistema alimentare è a rischio collasso.

In generale, perdendo la biodiversità, andiamo verso un mondo con molte meno specie, con ecosistemi fragili. Un pianeta più povero. Ci vorranno decine di migliaia di anni per tornare alla ricchezza di diversità biologica che avevamo fino a pochi decenni fa. Per salvare il pianeta quindi, non basta ridurre le emissioni di gas serra in modo drastico: bisogna anche fermare la distruzione degli ambienti, porre un limite all'espansione continua delle città, alla realizzazione di nuove infrastrutture laddove basterebbe potenziare quelle esistenti.