Caldo estremo e salute: i ripetuti avvisi di alte temperature creano confusione nella popolazione, il caso della Spagna
Le temperature estreme aumentano la mortalità. Per informare la popolazione di questo rischio, vengono emessi avvisi meteorologici e sanitari, utilizzando gli stessi codici colore ma criteri diversi, creando confusione.

Sia il caldo che il freddo estremo possono uccidere; aumentano i tassi di mortalità e causano ogni anno la morte di migliaia di persone in tutto il mondo. Sebbene il freddo continui a provocare più vittime del caldo, il riscaldamento globale sta causando un aumento significativo e crescente delle vittime. Le ondate di calore stanno avendo un impatto sempre più forte sulla popolazione, in particolare su quella più vulnerabile.
Il principale impatto del cambiamento climatico sulla salute della popolazione spagnola (e non solo) è legato alle alte temperature, il che giustifica l’attivazione di sistemi di allerta per questo tipo di rischio. Gli effetti del caldo causano un aumento dei ricoveri ospedalieri (fino al 10% in più nei reparti di emergenza durante le ondate di calore). Non sono i colpi di calore a far salire i numeri (solo il 3% del totale dei decessi attribuibili al caldo), bensì il peggioramento di malattie croniche e patologie preesistenti.
Sovramortalità nella prima ondata di calore del 2025
L’ondata di calore che ha colpito la Spagna e altri Paesi europei tra la fine di giugno e l’inizio di luglio ha evidenziato la vulnerabilità alle alte temperature, provocando una sovramortalità che non sarebbe stata così elevata in uno scenario senza cambiamento climatico. Pochi giorni dopo l’evento, i ricercatori del World Weather Attribution hanno realizzato uno studio di attribuzione, che ha puntato l’attenzione proprio su questo eccesso di morti.

Lo studio si è concentrato sul caldo registrato in dodici città europee tra il 23 giugno e il 2 luglio. Il primo passo è stato analizzare i dati meteorologici storici per stimare come sarebbero state le temperature in un mondo che non si fosse riscaldato di 1,3 ºC. Il cambiamento climatico ha reso l’ondata di calore da 1 a 4 °C più calda.
Si stima che circa 2.300 persone siano morte a causa del caldo estremo nelle città analizzate. In assenza di riscaldamento globale, l’eccesso di mortalità sarebbe stato di 800 persone: ovvero, 1.500 in meno. Madrid e Barcellona sono due delle città europee di cui sono stati analizzati i dati. A Madrid, il surplus di caldo attribuito al cambiamento climatico ha causato 108 decessi, mentre a Barcellona il bilancio è salito a 286.
Mappe di allerta di Meteoalerta e Meteosalud
Le mappe di allerta meteorologica elaborate dall'agenzia meteo spagnola AEMET, nell’ambito del suo piano Meteoalerta (Piano Nazionale di Previsione e Sorveglianza dei Fenomeni Meteorologici Avversi), sono integrate nel sistema europeo di allerta Meteoalarm, attivo dal 2007, che unifica il codice cromatico utilizzato in ciascuno Stato membro.
La diffusione di queste allerte attraverso i media è ampia e sono conosciute da una parte significativa della popolazione. Se ci concentriamo sulle alte temperature, il livello dell’allerta (giallo, arancione o rosso) varia in funzione della soglia prevista, diversa in ognuna delle circa 200 aree geografiche considerate.

Parallelamente a questa mappa di allerte, ogni giorno viene pubblicata anche una mappa di rischio per la salute legata al caldo. Questo sistema si chiama Meteosalud ed è disponibile sul sito web del Ministero della Sanità. Si concentra sulle alte temperature e utilizza anch’esso un codice a tre colori per indicare i livelli di rischio. Le soglie considerate si basano su un’analisi statistica che ha messo in relazione la temperatura con gli impatti sulla salute (soprattutto la mortalità) nelle diverse regioni analizzate.
Sia l’utilità che la necessità di disporre di entrambi i sistemi di allerta alla popolazione sono indiscutibili, ma la riproduzione delle rispettive mappe nei media può generare confusione, e ciò andrebbe corretto. Lo possiamo verificare confrontando le due mappe qui riportate, entrambe riferite a mercoledì 16 luglio 2025.

Mentre nella mappa di allerte AEMET non si rilevano zone con livello rosso, che corrisponderebbe a un pericolo straordinario, con impatti molto gravi o catastrofici previsti, nella mappa di Meteosalud si osservano diverse zone in rosso, dove il rischio per la salute legato alle alte temperature è elevato.
Le informazioni fornite da entrambe le mappe sono complementari, ma questa duplicazione con colori non coincidenti genera confusione. In futuro sarebbe opportuno integrare tutto in un unico prodotto grafico, il cui principale obiettivo dovrebbe essere quello di informare chiaramente ogni cittadino sul potenziale pericolo o rischio a cui sarà esposto.