Dalla Polonia al Veneto, l'incredibile migrazione di un merlo seguita via Gps

Il progetto scientifico Icarius, nato qualche anno fa in Germania, ha permesso di controllare, mediante un piccolo dispositivo Gps, la singolare migrazione di un merlo che dalla Polonia si è mosso fino a Piazzola sul Brenta.

Merlo
Lo studio dei corridoi migratori dei piccoli animali, utilizzando trasmettitori gps, sta iniziando a dare i primi importanti risultati.

Ormai divenuto un frequentatore abituale di parchi, giardini e aree urbane, con il suo inconfondibile canto melodioso, il merlo è un uccello passeriforme della famiglia dei Turdidi. E’ costituito da una livrea completamente nera e un becco giallo, mentre la femmina è più bruno-nerastra.

Generalmente vive in coppie isolate, anche se in determinati periodi dell’anno tende a diventare più sociale, radunandosi in stormi più numerosi durante il periodo della migrazione. Questa specie si ciba prevalentemente di insetti e loro larve, piccole lumache, vermi, mentre bacche, olive e frutta sono preferite in autunno e in inverno, quando cala la popolazione di insetti.

Alcuni esemplari di merli possono migrare, percorrendo grandissime distanze, anche dell’ordine dei 800/2000 chilometri. Durante la migrazione preferisce volare di notte, con una serie di rapidi battiti d'ala, interrotti da movimenti orizzontali o discendenti e differisce dal volo normale, veloce e agile, talvolta diritto e talvolta a sfreccianti zig-zag.

L’incredibile storia del merlo che ha percorso 1500 km

Il progetto scientifico Icarius, nato qualche anno fa in Germania, ha permesso di controllare, mediante un piccolo dispositivo Gps, la singolare migrazione di un merlo che dalla Polonia si è mosso fino a Piazzola sul Brenta, nell’alta padovana.

In pratica questo merlo ha attraversato cinque Stati, prima di raggiungere il territorio del Veneto, lungo le rive del fiume Brenta. Lo studio dei corridoi migratori dei piccoli animali, utilizzando trasmettitori Gps, sta iniziando a dare i primi importanti risultati.

Merlo
Il progetto scientifico Icarius, nato qualche anno fa in Germania, ha permesso di controllare, mediante un piccolo dispositivo gps, la singolare migrazione di un merlo che dalla Polonia si è mosso fino a Piazzola sul Brenta, nell’alta padovana.

«Dopo i recenti cinque ibis eremita», spiega Dino Pianezzola, volontario Lipu, «il nostro territorio può vantare un’altra importante presenza scientifica. Lo studio ha come obiettivo quello di tracciare i corridoi migratori di piccoli animali utilizzando trasmettitori gps».

Il progetto della Lipu

Il progetto è iniziato nel 2002 e il sistema di localizzazione «è stato installato sulla Stazione Spaziale Internazionale nell’agosto del 2018 e attivato circa un anno dopo, nel luglio 2019. Dopo un prima progetto pilota», continua Dino Pianezzola, «è entrato in funzione nel 2020. E grazie alla progettazione di una strumentazione gps sempre più piccola, è ora possibile monitorare anche queste specie».

Il progetto Cooperation For Animal ha lo scopo di raccontare ai ricercatori ed esperti come stanno cambiando gli ecosistemi in tempo reale e come gli animali si adattano a tali cambiamenti.

Un lavoro di studio e ricerca, «dove sono stati equipaggiati diversi animali di diverse specie con minuscoli zainetti di soli 5 grammi contenenti sensori in grado di trasmettere le informazioni sulla posizione gps dell’animale, sul loro movimento e sull’ambiente circostante. Pochi grammi dove sporgono le due anteninne per la trasmissione dati».

Progetti per il futuro

Ma qual è il senso di tutto ciò? La missione a lungo termine è costruire un gruppo di circa 100 mila animali appartenenti a 500 specie diverse di uccelli, mammiferi e rettili in grado di fornire i dati in tempo reale. Nel frattempo c’è ancora tanto da scoprire.

Nel frattempo, grazie anche al progresso tecnologico, si continueranno a fare nuove interessanti scoperte, pronte a rivoluzionare il mondo dell’ornitologia, e non solo.