Dopo ben 700.000 anni questo misterioso vulcano da i primi segnali di risveglio, scatta l’allerta eruzione in Iran
Attraverso le immagini satellitari è stato possibile notare un importante rigonfiamento del terreno proprio vicino alla caldera del vulcano. Questo vulcano era considerato dormiente da ben 700.000 anni.

Dopo ben 700.000 anni il vulcano Taftan sta dando segni di vita, ed in Iran scatta l’allerta eruzione. Questo antico stratovulcano, posizionato in un’area molto impervia, sta registrando importanti deformazioni nel terreno.
Il terreno si è gonfiato di circa 9 centimetri, tra luglio 2023 e maggio 2024. Secondo i vulcanologi questo sarebbe dovuto a un accumulo di pressione magmatica sotto la superficie. Sebbene non si parli ancora di un'eruzione imminente, il caso del Taftan accende i riflettori sulla vulnerabilità geologica dell'area e sull'importanza di un monitoraggio avanzato.
I dati delle immagini satellitari
La scoperta è frutto della tecnologia satellitare più sofisticata: l'InSAR (Interferometric Synthetic Aperture Radar), un metodo che permette di misurare deformazioni del suolo con precisione millimetrica, anche in zone remote, nuvolose o inaccessibili a piedi.
JUST IN Volcano long considered dormant for hundreds of thousands of years may be showing signs of reawakening. New research suggests that Mount Taftan, located in eastern Iran near the Afghanistan border, could be gearing up for a major eruption despite remaining inactive pic.twitter.com/PxPmWhnq8f
— Insider Paper (@TheInsiderPaper) October 25, 2025
I dati provengono dai satelliti Sentinel-1 dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), che orbitano intorno alla Terra catturando immagini radar ad alta risoluzione. Analizzando le interferenze tra più passaggi satellitari, gli scienziati hanno mappato il rigonfiamento con una accuratezza senza precedenti.
Il sollevamento del suolo
Il gonfiore è concentrato proprio vicino alla caldera del vulcano, il cratere formato da antiche eruzioni. Questo indica un possibile flusso di magma o gas che premono dal basso, causando l'espansione del suolo.
Un simile rigonfiamento è spesso un precursore di attività vulcanica, come visto in casi storici altrove, e rappresenta un campanello d'allarme per potenziali sviluppi futuri su tutta l’area, ma non solo.
Il contesto geologico del Taftan
Il Taftan è uno stratovulcano imponente, con coni ripidi e una storia geologica che risale a ere remote. Situato al confine tra placche tettoniche, è caratterizzato da persistenti attività fumaroliche, come emissioni di vapore e gas, e da odori solforosi che ne testimoniano la vitalità sotterranea.

Nonostante ciò, non ha mai eruttato in epoca storica registrata, rendendolo un "dormiente" per eccellenza. Questo vulcano, posizionato in un’area estremamente remota dell’Iran, non è stato mai studiato in modo accurato. Solo con l’arrivo dei satelliti è stato possibile osservarlo e monitorarlo con una maggiore attenzione, rispetto al passato.
Quali rischi si corrono in caso di eruzione?
Se il Taftan dovesse erompere, gli impatti sarebbero prevalentemente locali ma significativi, con imponenti nubi di cenere, flussi piroclastici e lahars che potrebbero colpire le comunità rurali sparse nei dintorni.
Non si tratta di una minaccia su scala nazionale, ma di un rischio concreto per la popolazione locale, priva di infrastrutture di evacuazione, in un territorio già molto complesso sul piano morfologico.
Inoltre, in caso di eruzione, l’enorme nuvola di cenere si disperderebbe verso i Paesi confinanti, causando notevoli problemi al traffico aereo nell’area, con probabili chiusure di un’ampia porzione dello spazio aereo iraniano.