Dove andare quando la Terra non ci sarà più? Su Europa, la luna di Giove: ecco il perché

Dopo la fine della Terra, quando il nostro Sole da gigante rossa l’avrà distrutta, la luna di Giove Europa sarà l’unico posto nel Sistema Solare idoneo a sostenere forme di vita. E’ questo quanto scoperto in un recentissimo studio.

Europa moon
Immagine della luna galileiana Europa ripresa dalla missione Galileo. Le striature sulla superficie ghiacciata svelano la presenza di oceani sotterranei di acqua liquida. Credit: NASA/JPL-Caltech/SETI Institute

E' sicuramente prematuro pensare al dopo, visto che dovranno passare ancora 5 miliardi di anni circa. Tuttavia, conforta sapere che potrebbe esistere un piano o ancor meglio un luogo idoneo alla vita quando la Terra non lo sarà più.

Le lune di Giove

Sono 95 le lune di Giove, secondo quanto ufficialmente riconosciuto dall’Unione Astronomica Internazionale (IAU). Tuttavia, se si considerano anche asteroidi ed anelli, la popolazione di corpi che orbitano attorno al gigante gassoso arriva a diverse migliaia.

Delle 95 lune, ce ne sono tre particolarmente interessanti: Europa, Io e Ganimede. Sono tra le più grandi e, insieme a Callisto, sono chiamate lune galileiane in quanto scoperte da Galileo Galilei nel lontano 1610.

Ma delle tre citate lune la nostra attenzione è tutta per Europa, da quando si è scoperto non solo che la sua superficie ghiacciata è prevalentemente costituita di ghiaccio d’acqua, ma sotto questa crosta ghiacciata si trova addirittura un oceano di acqua liquida salata.

A partire dagli anni ‘70 dello scorso secolo, Europa è stata visitata più volte (sempre dallo spazio) prima dalle sonde Pioneer 10 e 11, successivamente dai Voyager 1 e 2 e per ultimo dalla sonda Galileo.

I prossimi incontri ravvicinati con la luna Europa avverranno grazie alla sonda Europa Clipper che, lanciata lo scorso anno, entrerà in orbita attorno ad Europa nel 2030.

Scopo principale della missione Europa Clipper è determinare se Europa ha le condizioni adatte a sostenere la vita.

Vita extraterrestre più vicina

Secondo la comunità scientifica, se esistono forme di vita extraterrestre (sulla base di considerazioni statistiche ne esistono) le più vicine a noi verranno trovate proprio su Europa, o meglio nei suoi oceani sotto la crosta ghiacciata.

Infatti, così come avvenuto per la Terra nella sua preistoria, l’acqua è l’ambiente che meglio facilità la motilità e quindi l’incontro di elementi e molecole nella formazione di strutture sempre più complesse, quali quelle biologiche.

E’ quindi alto il livello di interesse per Europa da parte di tutta la comunità scientifica essendo il luogo più idoneo (dopo la Terra) alla nascita di forme di vita.

Europa Clipper
Rappresentazione artistica della sonda Europa Clipper che andrà a studiare se Europa ha le condizioni adatte a sostenere la vita. Credit: NASA/JPL-Caltech

Ma Europa diventa molto interessante anche sotto un altro profilo, che è stato oggetto di studio da parte di un team di ricercatori dell’Istituto Carl Sagan della Cornell University negli Stati Uniti.

I risultati del loro studio sono stati pubblicato lo scorso mese sulla prestigiosa rivista internazionale Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Nel loro studio, la luna Europa non viene tanto vista come possibile attuale sede di forme di vita, ma addirittura come “rifugio” per la vita quando il Sole avrà distrutto la Terra.

Secondo i modelli di evoluzione delle stelle, il Sole è destinato a diventare una stella gigante rossa quando tra circa 5 miliardi di anni avrà esaurito il suo combustibile nucleare. Da nana che attualmente è inizierà ad aumentare il suo volume inglobando i pianeti più interni, Mercurio e Venere, ed incenerendo la Terra.

Questo aumento delle sue dimensioni comporterà che l’attuale fascia di abitabilità del Sole (cioè la regione in cui la temperatura è tale da mantenere l'acqua allo stato liquido), coincidente attualmente con l’orbita della Terra, si sposterà verso l’esterno fino a raggiungere Giove.

Europa, seconda casa

E qui Europa diventa protagonista. Una volta che questa luna si troverà all’interno della nuova fascia di abitabilità la sua crosta ghiacciata sublimerà formando anche una tenue atmosfera al di sopra di oceani d’acqua. Proprio in questa nuova situazione si creeranno condizioni molto favorevoli al sostenimento della vita.

sun engulfing Earth
Rappresentazione artistica di come il Sole, una volta diventato una gigante rossa, potrebbe inglobare la Terra distruggendola. Credit: International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA/M. Garlick/M. Zamani

Ma questo studio suggerisce anche altro. In altre stelle in fase di gigante rossa attorno alle quali esistono pianeti gassosi corredati dalla loro coorte di lune ghiacciate si potrebbero già essere verificate le condizioni che prevediamo per Europa tra miliardi di anni. Pertanto, potrebbe essere estremamente interessante iniziare a cercare forme di vita non solo sugli esopianeti rocciosi, ma anche su esolune attorno a pianeti gassosi che orbitano giganti rosse.

Così come la nostra Luna ha periodi di rotazione e orbitale coincidenti, per cui mostra alla Terra sempre la stessa faccia, anche le lune galileiane di Giove sono sincronizzare con Giove.

Sulla base di questo studio, la faccia di Europa sempre rivolta a Giove sarà più calda (divenendo Giove più caldo) per cui tutto il ghiaccio di quella faccia sublimerà. Nella faccia opposta (quella nascosta a Giove e quindi meno calda) ci saranno le condizioni per la formazione di una tenue atmosfera al di sopra di un oceano di acqua liquida.

Secondo i calcoli, questa situazione favorevole durerà non più di 200 milioni di anni, dopo di ché....qualcos'altro ci saremo inventati.

Riferimento allo studio

"Life after death: Europa in the evolving habitable zone of a Red Sun" Elijah Mullens, Britney Schmidt, Lisa Kaltenegger, Nikole K Lewis, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Volume 540, Issue 1, June 2025, Pages 1329–1344, https://doi.org/10.1093/mnras/staf794