Incredibile aurora boreale vista dalla Stazione Spaziale! Il fenomeno ha coinciso con l'attracco della Soyuz

L'attracco della Soyuz è fondamentale per l'arrivo di nuovi astronauti e per la fornitura di attrezzature alla stazione. In quel momento si è verificata l'aurora boreale.

Attualmente, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sta vivendo momenti spettacolari non solo per le sue missioni scientifiche, ma anche per le viste privilegiate del cosmo che si possono ammirare dai suoi portelli e che l'equipaggio può condividere con il mondo sui propri social network.

L'astronauta Don Pettit ha recentemente condiviso uno straordinario video dell'aurora boreale dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), mentre la stazione si preparava all'attracco con la navicella spaziale russa Soyuz MS-27 l'8 aprile 2025. Durante la manovra di attracco, la ISS ha effettuato una rotazione di 180 gradi ed è tornata indietro, consentendo a Pettit di catturare una vista unica dell'aurora che splendeva sulla Terra.

L'astronauta ha condiviso il video sui suoi social media, descrivendo il momento come una sorprendente coincidenza tra ingegneria e natura:

Cambiamenti di assetto, cambiamenti di latitudine: ieri abbiamo virato di 180 gradi e siamo tornati indietro per l'attracco della Soyuz. È un po' lungo, ma continuate a vederlo per scoprire la sorpresa a metà video.

Il video mostra i fulmini che illuminano la superficie terrestre, il debole chiarore delle città e la danza luminosa dell'aurora, mentre la stazione si muove in completa sincronia con la navicella spaziale in avvicinamento.

Cosa sono le aurore boreali e perché sono così affascinanti?

Le aurore si verificano quando le particelle cariche del vento solare interagiscono con il campo magnetico terrestre. Queste particelle eccitano gli atomi presenti nell'atmosfera, inducendoli a emettere luce nelle tonalità del verde, del rosso o del viola.

Vista dell'aurora, scattata dalla Stazione Spaziale Internazionale il 17 settembre 2011. Crediti: NASA

Il risultato è un fenomeno visivo così potente che può essere visto anche dall'orbita. L'attività solare nel 2025 è stata particolarmente intensa perché il Sole è vicino al massimo del suo ciclo di 11 anni.

Ciò ha aumentato la frequenza e l'intensità delle aurore, che ora sorprendono sia gli osservatori terrestri sia gli astronauti nello spazio, che condividono i loro video ampiamente diffusi sui social network e sui media, evidenziando la bellezza del fenomeno naturale e la prospettiva unica dallo spazio.

Uno sguardo privilegiato a bordo della ISS

Per gli astronauti, vedere le aurore dallo spazio non è solo un'esperienza estetica: è anche un'opportunità per studiare l'interazione tra il Sole e l'atmosfera terrestre da una prospettiva unica. Inoltre, questi momenti mettono in luce lo stretto rapporto tra l'esplorazione spaziale e i fenomeni naturali del nostro pianeta.

Las partículas que siguen las líneas del campo magnético terrestre forman un “anillo” alrededor de los polos llamado óvalo auroral. Crédito: NASA

Durante la missione Soyuz MS-27, l'equipaggio trasportava a bordo rifornimenti e attrezzature scientifiche, creando senza dubbio una delle immagini più memorabili dell'anno. La coincidenza tra l'accoppiamento e l'aurora boreale è stata così perfetta che il video è diventato virale tra gli appassionati di scienza e astronomia.

Sebbene la ISS sia prima di tutto un laboratorio scientifico, questi momenti dimostrano che è anche un punto di osservazione privilegiato sull'universo. La combinazione tra tecnologia umana e bellezza naturale rafforza l'importanza di continuare a esplorare lo spazio con la stessa curiosità che spinge gli scienziati sulla Terra.

Eventi come quello immortalato da Don Pettit ci ricordano che scienza e arte non sono così separate come a volte crediamo. Bastano una nave, un'aurora e una telecamera ben posizionata per dimostrare che la poesia orbita anche attorno alla Terra.