Isolamento termico della casa: come la scienza manterrà il calore senza aumentare la bolletta dell'elettricità e del gas
Inverno tempo di riscaldamenti domestici, come risparmiare sulle bollette? Una casa ben isolata può abbattare i costi e ridurre l’inquinamento atmosferico. Dal cappotto termico agli infissi e fino ai nuovi materiali, ecco come e dove intervenire.

Negli ultimi anni ci siamo accorti tutti dell’aumento vertiginoso dei costi delle bollette energetiche domestiche. Il costo dell’elettricitàe del gas incide pesantemente sui bilanci famigliari.
Inoltre le energie di origine fossile incidono sulle emissioni serra e sull’inquinamento atmosferico. Di primo istinto si cerca rimedio rivolgendosi a gestori più convenienti sul libero mercato, ma la vera strada per ridurre i costi, le emissioni e l’inquinamento è un’altra. Migliorare l’isolamento termico della propria abitazione.
Quanto incide il settore residenziale?
Gli edifici contribuiscono significativamente sulle emissioni. Alcune analisi individuano questo come il primo settore emissivo, non è esattamente così ma poco importa. Il concetto base è che ogni settore deve contribuire all’obiettivo emissioni zero entro il 2050. Inoltre intervenire sull'isolamento ci da vantaggi, sia di confort termico che di risparmio nelle bollette.
Quanto all’inquinamento urbano, gli edifici sono la prima fonte di polveri sottili in Pianura Padana, superando il traffico. Il riscaldamento residenziale poi contribuisce anche agli ossidi di azoto (NOx), soprattutto da vecchie caldaie a gasolio o metano.
Perché una casa disperde calore?
Prima di intervenire sugli impianti quali caldaie e stufe o installare energie rinnovabili, occorre individuare e risolvere le principali fonti di dispersione.
Le dispersioni principali avvengono attraverso il tetto, le pareti, i serramenti e il pavimento. Un aspetto che incide notevolmente sono i ponti termici, ovvero ovvero quei punti della casa dove il calore esce più facilmente: angoli, travi, infissi mal isolati, giunzioni tra tetto e muro. In queste zone possono anche formarsi condensa e muffe.
Diagnosi energetica ed infissi
Il primo passo per valutare le dispersioni di casa propria e di conseguenza come agire è la diagnosi energetica. Occorre rivolgersi a professionisti che attraverso strumenti come le termocamere analizzano in dettaglio la nostra abitazione evidenziando in modo chiaro dove ci sono gli sprechi maggiori. Poi si passa alla progettazione, sempre con la consulenza di professionisti e quindi alle azioni.
Su queste non vi diamo la soluzione, ma una rosa di soluzioni che poi si possono applicare in modo diverso a seconda di ogni singolo edificio. Per molti appartamenti per esempio una grande fonte di dispersione e spifferi sono gli infissi.
Finestre e avvolgibili obsoleti, degli anni 1970/80/90, sono ancora molto diffusi. La loro sostituzione con vetri a doppia o tripla camera e telai ad alta efficienza è piuttosto costosa, ma può far risparmiare anche 300/500 m3 di gas all’anno e oltre 500 euro all'anno!
Il cappotto termico
Uno dei modi più efficaci per non sprecare calore è il cappotto termico esterno, cioè uno strato isolante applicato alle pareti esterne. Anche il tetto è fondamentale, perché da lì può disperdersi fino a un terzo del calore: isolare tetto e sottotetto fa una grande differenza sulla bolletta. Se proprio non è possibile agire esternamente, ci sono anche soluzioni per posare dei cappotti interni.

Per questi interventi si usano vari materiali come lana di roccia, polistirene, fibra di legno o poliuretano, che in modi diversi hanno tutti lo stesso obiettivo: impedire al calore di uscire e al freddo, ed anche al caldo estivo, di entrare.
La scienza entra in casa
I progressi della ricerca scientifica, incluse le missioni spaziali, arrivano anche a casa nostra attraverso materiali innovativi che contribuiscono ai punti di cui sopra.
I Pannelli a vuoto consentono un altissimo isolamento in pochi cm. Non dimentichiamo poi i biomateriali come canapa, cellulosa, paglia che hanno alte prestazioni e bassi impatti ambientali.
Altre tecnologie contribuiscono a rendere la casa smart e confortevole, meriterebbero approfondimenti la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore e la domotica con sensori interni che permette di ottimizzare riscaldamento stanza per stanza.
Isolamento = meno consumi, meno emissioni
Tutti questi interventi certo possono avere costi importanti, ma una buona parte dell’investimento è coperto da varie forme di incentivi e sgravi fiscali. Informatevi dai vostri commercialisti o centri di assistenza fiscale su quali sono le forme in vigore e le più convenienti.
Ci si chiede poi in quanto tempo si rientra dall’investimento. Spesso bastano pochi anni, dai 3-4 a meno di dieci, ma con costi energetici in aumento la convenienza potrebbe essere in futuro molto maggiore. Migliorando l’efficienza energetica poi il valore dell’immobile che aumenta. L’Isolamento termico è il primo pilastro della transizione ecologica domestica.