L'altezza che è capace di raggiungere questo uccello durante la migrazione vi sorprenderà

Questo uccello per superare le montagne più alte del pianeta è capace di raggiungere altezze impressionanti durante la migrazione. E' stato osservato vicino la vetta dell'Everest.

Esemplare di oca indiana.
L’oca indiana nidifica nelle regioni dell’Asia centrale, come il Tibet e la Mongolia, e sverna nelle pianure dell’India settentrionale e del Myanmar.

Il mondo degli animali, come sappiamo, non smette mai di sorprenderci. In questo caso parliamo dell’oca indiana, un uccello che durante la migrazione è capace di raggiungere altezze incredibili.

Da alcune osservazioni l’oca indiana è considerato l’uccello che vola più in alto di tutti, arrivando a raggiungere altezze di oltre 7000/8000 metri. Questo la rende uno degli uccelli che raggiungono le altitudini più elevate al mondo.

Il suo viaggio sopra l’Himalaya

L’oca indiana nidifica nelle regioni dell’Asia centrale, come il Tibet e la Mongolia, e sverna nelle pianure dell’India settentrionale e del Myanmar. Il suo viaggio migratorio la porta ad attraversare la catena dell’Himalaya, dove sono presenti le vette più alte del pianeta, come l’Everest (8.848 metri).

Per oltrepassare questi ostacoli, l’oca non si limita a cercare passi montani più bassi, ma si innalza a quote incredibili, affrontando condizioni estreme, come temperature gelide, fortissimi venti e scarsità di ossigeno.

Studi scientifici, tra cui quelli condotti con l’ausilio di trasmettitori satellitari, hanno confermato che questi uccelli possono volare a un’altitudine media di 5.500-6.000 metri, con picchi registrati fino a 7.290 metri.

Come riesce l’oca indiana a volare ad altezze così estreme?

Tutto deriva dalla sua incredibile capacità di adattamento. Questo pennuto possiede un sistema respiratorio altamente efficiente, con polmoni capaci di estrarre ossigeno anche dall’aria rarefatta delle grandi quote.

Il suo piumaggio denso offre anche una protezione contro le temperature gelide, che in alta quota possono scendere ben al di sotto dello zero. Mentre vola attorno le vette himalayane l’oca indiana sfrutta le correnti d’aria ascensionali riducendo lo sforzo e dimostrando una straordinaria capacità di navigazione e adattamento.

Inoltre la concentrazione di emoglobina nel sangue gli consente un più efficiente trasporto di ossigeno nei tessuti muscolari durante la fase migratoria. Insomma un mix di elementi che gli permettono di affrontare altezze considerevoli.

Oca indiana.
Il suo piumaggio denso offre anche una protezione contro le temperature gelide, che in alta quota possono scendere ben al di sotto dello zero.

La sua migrazione, che copre migliaia di chilometri due volte l’anno, rappresenta una delle più grandi sfide affrontate da un uccello migratore. Non sorprende che in alcune culture asiatiche venga ammirata come emblema di forza e perseveranza.

Minacce e stato di conservazione

Nonostante le sue incredibili capacità, l’oca indiana, purtroppo, non è immune alle minacce moderne. La perdita di habitat, il cambiamento climatico e la caccia illegale mettono a rischio le sue popolazioni.

Gli sforzi di conservazione, come la protezione delle zone umide che utilizza come siti di sosta e riposo, sono essenziali per garantire che questo magnifico uccello continui a solcare i cieli per le generazioni future.