Le vipere italiane sono pericolose? Cosa fare in caso di morso?

Fra le varie specie di serpenti presenti in Italia, sicuramente la vipera è quella maggiormente temuta. Va detto che questo animale, in realtà, non è così pericoloso come viene dipinto dal credo popolare.

Vipere italiane
Le vipere italiane sono dei serpenti corti, raramente superano gli 80 cm. La coda è più corta, in proporzione, rispetto a quella delle altre famiglie di serpenti presenti nel nostro Paese

Fra le varie specie di serpenti presenti in Italia, sicuramente la vipera è quella maggiormente temuta. Va detto che questo animale, in realtà, non è così pericoloso come viene dipinto dal credo popolare.

È vero infatti che il morso ha rilevanza medica, ma allo stesso tempo la letalità delle specie nostrane non arriva neanche all’1%. Le vipere italiane non sono considerate mortali per una persona adulta ed in buona salute, mentre più a rischio sono bambini, anziani, persone con altre patologie pregresse ed eventuali soggetti allergici.

Le vipere presenti in Italia

Le vipere italiane sono dei serpenti corti, raramente superano gli 80 cm. La coda è più corta, in proporzione, rispetto a quella delle altre famiglie di serpenti presenti nel nostro Paese (vedremo in seguito che questo è un carattere da prendere con le molle).

Al contrario, la testa è ben distinta dal corpo e ricoperta da molte squame di piccole dimensioni.

Gli occhi hanno la tipica pupilla verticale che conferisce a questi animali un’aria minacciosa. Essendo comunque serpenti velenosi presentano denti aguzzi, utilizzate per iniettare il veleno nella vittima.

Nella parte alta della mascella le vipere hanno dei denti mobili, connessi alle ghiandole velenifere.

Come si riconosce una vipera?

Riconoscere una vipera al primo sguardo può non essere semplicissimo, soprattutto per chi non è ferrato sull’argomento. Diversamente da ciò che si sente di solito, la forma della testa e della coda non sono caratteri affidabili per l’identificazione ad un occhio non esperto: il mantra testa a triangolo e coda corta è di fatto inattendibile.

Vipere
La presenza di un gran numero di piccole squame sul capo è una delle caratteristiche che differenzia le vipere italiane dagli altri serpenti.

Non a caso, molte specie di serpenti non viperidi, quando si sentono minacciate, sono in grado di appiattire la testa, dandole la classica forma triangolare. Allo stesso modo, anche la conformazione e lunghezza della coda è un carattere difficilmente interpretabile per coloro che non hanno dimestichezza nel riconoscimento di questi rettili.

La presenza di un gran numero di piccole squame sul capo è una delle caratteristiche che differenzia le vipere italiane dagli altri serpenti.

La vipera attacca realmente l’uomo?

La risposta è no. Le vipere non attaccano mai l’uomo. Anzi, quelle presenti in Italia sono rettili dal carattere schivo, mai aggressivo. Ricorrono al morso solo per difesa, in situazioni molto rare.

Per sfuggire ai predatori questi serpenti sfruttano soprattutto il loro mimetismo, restando immobili per passare inosservati. Qualora un disturbatore si avvicinasse troppo, la vipera cerca di scappare e nascondersi, sfruttando il rifugio più vicino.

Se però tutte le vie di fuga fossero bloccate la vipera ricorrerà all’assunzione di atteggiamenti intimidatori, come il rigonfiamento del corpo e la postura difensiva, con l’emissione di determinati suoni che possono precedere un eventuale morso.

Generalmente i rari casi di morsi che si verificano in Italia sono causati da soggetti imprudenti, per aver involontariamente calpestano l’animale rannicchiato fra la vegetazione. In altri casi i morsi sono provocati da comportamenti imprudenti di persone che addirittura provano a toccare l’animale. Si tratta di un comportamento da evitare, in ogni caso.

Cosa succede se si viene morsi dalle vipere?

Rispondere a questa domanda non è facile, poiché sono davvero tantissime le variabili che possono poi determinare i vari tipi di reazione. Gli esperti, inoltre, aggiungono che i veleni dei serpenti combinano diverse associazioni enzimatiche ed è quindi impossibile fare un discorso generale su di essi.

La prima cosa da fare sempre è avvisare i soccorsi, mantenendo la calma, senza compiere azioni inconsulte, tipo succhiare il veleno o posizionare laccio emostatico, visto che aumenta l'assorbimento del veleno per via linfatica.

Sarebbe bene anche togliere eventuali anelli, bracciali o simili, visto che i morsi interessano per lo più gli arti, che si gonfiano notevolmente. Sarebbe bene applicare un bendaggio compressivo alla zona colpita, nel tentativo di bloccare la circolazione linfatica, senza pero fermare quella sanguigna.

Vipere
Per sfuggire ai predatori questi serpenti sfruttano soprattutto il loro mimetismo, restando immobili per passare inosservati. Qualora un disturbatore si avvicinasse troppo, la vipera cerca di scappare e nascondersi, sfruttando il rifugio più vicino.

Inoltre, da alcuni anni, si trovano in commercio dei dispositivi che emettono impulsi elettrici con lo scopo di degradare alcuni enzimi presenti nel veleno. Tali sistemi sono stato creati come primo rimedio in caso di morso di serpenti velenosi o punture di imenotteri e vanno quindi usati immediatamente dopo un eventuale morso.

Non ricorrere mai a medicinali senza controllo medico. Il famigerato siero non è più acquistabile da anni ormai e può dare reazioni peggiori di quelle causate da un morso delle specie di vipera italiane.

Non ricorrere all'antidoto senza una dovuta somministrazione in ambito ospedaliero e in casi gravi, previa un’accurata analisi della situazione da parte del personale medico.