Se nuotate su fondali rocciosi attenzione al vermocane: ecco cosa fare in caso di urto con le sue setole urticanti
Questa specie sta diventando sempre più invasiva sulle acque del Mediterraneo a causa dell'aumento delle temperature del mare. Ecco alcuni consigli utili in caso di contatto.

Negli ultimi anni, il vermocane, nome scientifico Hermodice carunculata, conosciuto anche come “verme di fuoco” o “verme di mare”, è diventato una presenza sempre più preoccupante nei mari italiani, in particolare nelle acque calde del Sud Italia come Sicilia, Calabria e Puglia.
Sebbene non rappresenti una minaccia letale per l’uomo, il contatto con il vermocane può causare fastidi significativi e, in alcuni casi, complicazioni.
Cos’è il Vermocane?
Il vermocane è un verme marino polichete, caratterizzato da un corpo cilindrico segmentato, lungo in media tra i 15 e i 30 cm, anche se alcuni esemplari possono raggiungere il metro di lunghezza.
La sua colorazione vivace, che varia dal rosso al marrone con riflessi iridescenti e setole bianche, lo rende facilmente riconoscibile, ma anche attraente per chi non ne conosce la pericolosità. Le setole, fragili e ricche di tossine urticanti, sono il principale strumento di difesa e attacco del vermocane, in grado di provocare irritazioni dolorose al contatto.
Questo predatore vorace si nutre di piccoli organismi marini, coralli, polipi e persino pesci intrappolati nelle reti da pesca, rappresentando una minaccia non solo per l’ecosistema marino, ma anche per i pescatori e i bagnanti.
Quali sono i pericoli per l’essere umano?
Il contatto con il vermocane, anche accidentale, può causare una serie di sintomi dovuti alle sue setole urticanti, che rilasciano una neurotossina al momento della rottura.

In caso di contatti con le sue setole urticanti si può sentire un forte gonfiare, un arrossamento o prurito. La zona colpita può infiammarsi, con edema e irritazione persistente che possono durare ore o giorni.
Inoltre in alcuni casi si possono avere delle reazioni gravi, seppur in soggetti sensibili, caratterizzate da sintomi sistemici come nausea, vertigini, febbre o reazioni allergiche. In tali situazioni, è consigliabile consultare un medico.
Cosa fare in caso di contatto?
In caso di contatto con un vermocane, è fondamentale agire rapidamente per minimizzare i sintomi e prevenire complicazioni. Una cosa importante da fare è cercare di rimuovere quanto più possibile le setole dalla pelle, senza strofinare. In alternativa, si può provare a utilizzare una carta rigida (come una carta di credito) per raschiare via le setole delicatamente.
Poi occorre lavare la zona con acqua di mare per rimuovere eventuali residui. Evitare assolutamente l’acqua dolce, che potrebbe attivare le tossine rimaste. Qualora si verificassero forti bruciori o rigonfiamenti importanti bisogna applicare una crema cortisonica può alleviare i sintomi. Consultare un medico se il dolore è intenso o se compaiono sintomi sistemici come nausea o vertigini.